Pochi pediatri a Giovinazzo: mamme molto preoccupate dalla situazione

Ci ha scritto una di loro sollevando un problema che sta per presentarsi

venerdì 10 gennaio 2020 21.54
A cura di Gianluca Battista
«Sono la mamma di due bambini che hanno rispettivamente 30 e 15 mesi di età e vi scrivo per porre la Vostra attenzione sulla situazione incresciosa che sta riguardando la popolazione pediatrica giovinazzese. I nostri cari bimbi, infatti, a partire dal 16 gennaio non avranno più tre pediatre, ma solo due che presteranno loro cure».

Il campanello d'allarme lo ha fatto suonare una nostra assidua lettrice, che ha voluto porre l'accento su una problematica di non poco conto per tanti giovani genitori giovinazzesi. «Se fino al 15 gennaio, infatti, a disposizione dei bambini c'erano tre pediatre, dal 16 gennaio una di esse non presterà più servizio sul territorio comunale, per cui i genitori dovranno scegliere una nuova dottoressa - è il racconto della mamma -. La beffa - specifica - è che una delle due ancora in servizio ha già raggiunto il numero massimo di pazienti, per cui i genitori dei pazienti della di quella andati in pensione saranno costretti ad indicare come pediatra l'unica collega possibile, molto giovane, senza avere possibilità di scelta».

Il problema ci era stato palesato qualche settimana fa da altre coppie, che chiedevano grosso modo la medesima cosa: chiarezza e soprattutto la possibilità che sul territorio cittadino possa operare almeno una terza professionista.

«Vi lascio, inoltre, immaginare la situazione che si creerà negli ambulatori pediatrici - rimarca preoccupata la nostra lettrice -. Suppongo ( e non sono la sola) che verranno presi d'assalto da un numero sempre maggiore di bambini - con possibilità pressoché inevitabile soprattutto in tenera età di trasmissione di virus e batteri- senza che le pediatre abbiano più la possibilità di ampliare i propri orari di ricevimento. Perché - si chiede amareggiata la giovane mamma - i nostri bimbi devono essere così penalizzati?».

Nelle prossime settimane cercheremo di far ulteriore chiarezza sulla situazione, cercando anche di sentire le istituzioni locali, la ASL e i medici impegnati già sul territorio cittadino.