Pistole al peperoncino: nuove dotazioni per la Polizia Locale
A Giovinazzo arrivano le "pepper gun": saranno acquistate 4 armi con spray antiaggressione e 18 ricariche
mercoledì 13 novembre 2024
Arrivano le pistole al peperoncino per il personale della Polizia Locale di Giovinazzo, un'arma in più per garantire la sicurezza e per difendersi dalle aggressioni. Il Comune con una determina ha provveduto all'acquisto di 4 "pepper gun", pistole con spray antiaggressione, e 18 ricariche professionali autodifesa "pepper gun".
Le pattuglie in servizio esterno del comandante del corpo, il commissario superiore Vito Bovino, avranno anche la dotazione della pistola che spara peperoncino, un'arma in più per aumentare la sicurezza degli agenti, chiamati spesso a lavorare in condizioni di piena emergenza e che necessitano di strumenti per la propria sicurezza, e anche, per la deterrenza. Tre, quest'anno, le aggressioni subite, in particolar modo nel periodo estivo, nei quotidiani servizi di controllo del territorio.
Il primo episodio risale al 16 maggio scorso, quando un 49enne del posto - poi arrestato in flagranza di reato - aggredì il comandante del corpo giovinazzese che lo aveva invitato ad indossare il casco protettivo. Il 9 giugno, invece, due baresi di 54 e 25 anni, padre e figlio, poi denunciati, aggredirono fisicamente uno dei due agenti in servizio, mentre l'ultimo caso risale al 21 agosto, quando un 39enne indiano, anche lui deferito, tirò una pentola di cibo bollente alla vice comandante.
Una serie di episodi che hanno indotto Palazzo di Città a «dotare gli appartenenti al corpo della Polizia Locale degli strumenti di autotutela, aventi scopi e natura esclusivamente difensivi». Un corpo, quello di Giovinazzo, che guarda alla modernità e ad una maggiore presenza nelle forme di presidio del territorio cittadino.
Le pattuglie in servizio esterno del comandante del corpo, il commissario superiore Vito Bovino, avranno anche la dotazione della pistola che spara peperoncino, un'arma in più per aumentare la sicurezza degli agenti, chiamati spesso a lavorare in condizioni di piena emergenza e che necessitano di strumenti per la propria sicurezza, e anche, per la deterrenza. Tre, quest'anno, le aggressioni subite, in particolar modo nel periodo estivo, nei quotidiani servizi di controllo del territorio.
Il primo episodio risale al 16 maggio scorso, quando un 49enne del posto - poi arrestato in flagranza di reato - aggredì il comandante del corpo giovinazzese che lo aveva invitato ad indossare il casco protettivo. Il 9 giugno, invece, due baresi di 54 e 25 anni, padre e figlio, poi denunciati, aggredirono fisicamente uno dei due agenti in servizio, mentre l'ultimo caso risale al 21 agosto, quando un 39enne indiano, anche lui deferito, tirò una pentola di cibo bollente alla vice comandante.
Una serie di episodi che hanno indotto Palazzo di Città a «dotare gli appartenenti al corpo della Polizia Locale degli strumenti di autotutela, aventi scopi e natura esclusivamente difensivi». Un corpo, quello di Giovinazzo, che guarda alla modernità e ad una maggiore presenza nelle forme di presidio del territorio cittadino.