Piove in discarica e torna l'incubo percolato (VIDEO)

Nuove pozze maleodoranti a San Pietro Pago. PVA: «Mobilitiamoci!»

venerdì 17 novembre 2017 00.01
A cura di Gianluca Battista
Un nuovo video testimonia ciò che in tanti avevano previsto: nella discarica di San Pietro Pago, la pozza di percolato si è riformata con le piogge di questi giorni. Un incubo che ritorna, così come la paura di inquinamento delle falde acquifere in zona.

Il video è stato girato nella mattinata di ieri, giovedì 16 novembre, e purtroppo non lascia dubbio alcuno. Non è bastata la rimozione avvenuta un mesetto fa. Il problema resta ed il rischio inquinamento ambientale anche.

Così PrimaVera Alternativa, che ci ha fornito il video, punta il dito contro l'Amministrazione comunale: «A distanza di pochi giorni dalla costosissima rimozione del percolato (pagata da noi giovinazzesi!), avvenuta alla presenza del Sindaco e di tutti i Consiglieri di maggiornaza (sic!) - scrivono -, il percolato è nuovamente tracimato, dando vita al "Lago della vergogna" che vedete nel video girato in mattinata!

Ve l'avevamo già detto un anno fa, ve l'abbiamo detto in piazza un mese fa, e infatti, alla prima pioggia siamo punto e a capo - evidenziano da PVA -. Non si può continuare ad agire con interventi tampone ed in emergenza, specie se qualcuno dall'emergenza continua a fare business!
Mobilitiamoci!».

Il riferimento è quindi anche all'azienda che avrebbe dovuto gestire la fase di post-gestione ed a cui sarebbe legata l'altro soggetto, quello che è intervenuto per cercare di tamponare la situazione creatasi in estate. Un copione, come aveva denunciato PVA durante una conferenza stampa, già visto in altre città italiane, da Ghemme, nel novarese, ad Andria.

La palla ripassa agli amministratori per cercare di operare in fretta. Il Sindaco, Tommaso Depalma, in una nostra recente intervista video aveva tentato di rassicurare la cittadinanza su un aspetto importante: l'iter di rescissione dei contratti con Daneco Impianti, oggi inadempiente anche perché in fase di fallimento, è ormai avviato e l'Amministrazione starebbe cercando una sponda nella Regione Puglia, non potendo affrontare la situazione da sola.

Non sembra esserci molto tempo, però. È importantissimo tenere puntati i riflettori su quello che a Giovinazzo è il problema dei problemi.

C'è bisogno di unire le forze, senza bandiere come ha più volte detto anche Daniele de Gennaro, e di rivendicare i diritti dei giovinazzesi, che hanno già pagato un dazio salatissimo per decenni. Ora è tempo di chiudere il cerchio.