Photored e sanzioni sulla ex 16 Adriatica, per il PD «due violazioni e... due misure»
Una nota della segreteria richiama alla mente campagne elettorali passate e punta il dito sull'atteggiamento del sindaco Depalma
mercoledì 8 aprile 2020
13.33
Come era inevitabile, da qualche settimana fanno discutere le contravvenzioni elevate dalla Polizia Locale sulla ex strada statale 16 Adriatica, nel tratto che collega Giovinazzo al quartiere barese di Santo Spirito.
Fanno discutere soprattutto la politica locale, che si affronta in campo aperto senza esclusione di colpi. È, per esempio, il caso della nota della Segreteria del Partito Democratico, che attacca il Sindaco, Tommaso Depalma, reo di aver usato due pesi e due misure a seconda della convenienza.
«È quanto meno curioso - scrivono dal PD -, ma sarebbe più corretto affermare pretestuoso e contraddittorio, che il Sindaco Depalma richiami i photored installati dalla precedente Amministrazione nel lontano anno 2011, per difendere il proprio operato relativo agli autovelox introdotti ormai da qualche mese sulla ex statale 16 che da Giovinazzo conduce a Santo Spirito e che ha portato ad elevare ad oggi circa 2.500 multe.
A proposito - ricordano i Democratici giovinazzesi - il Sindaco afferma: "gli avvocati devono fare il loro lavoro. Se ritengono di dover ricorrere è giusto che lo facciano…Voglio solo ricordare che negli scorsi anni, nel 2011 per l'esattezza, con il Photored la stragrande maggioranza dei ricorsi non è stata accolta".
Ma non sono gli stessi Photored tanto contestati e avversati dall'attuale primo cittadino nel 2011, tanto da farne cavallo di battaglia della propria campagna elettorale? Ma non trattavasi solo di sistemi "per vessare i cittadini e fare cassa"?», si chiedono i Dem.
Vi sarebbero, dunque, due pesi e due misure per sanzioni che probabilmente avevano lo stesso scopo, con l'aggravante, secondo il Partito Democratico di una ipocrisia di fondo: «Oggi, invece - si legge ancora nella nota -, sono efficaci sistemi per sanzionare e ove possibile correggere comportamenti di guida scorretti, tanto da fargli affermare che così come accaduto nel 2011 con i "maledetti" photored, i ricorsi dinanzi al Giudice non sarebbero accolti. E poco importa - aggiungono dal PD - se la ex Strada Statale 16 sia stata di fatto trasformata in un percorso ad ostacoli e insidioso, con corsie strettissime, tombini nel bel mezzo della carreggiata che nella migliore delle ipotesi danneggiano pneumatici e cerchioni, plurimi accessi laterali pericolosi e senza spazio di manovra per immettersi su strada; il tutto pronto ad essere immortalato dal "Grande Fratello" autovelox».
L'Amministrazione comunale ha più volte spiegato che tecnicamente non si tratta di autovelox veri e propri ma di un «sistema elettronico che calcola la velocità media con l'ausilio di postazioni fisse», ma questo non convince affatto il Partito Democratico, che infatti chiosa con un attacco con una punta ironica: «"Perché è evidente" – espressione tanto cara al primo cittadino- che quando si tratta degli altri è volontà di "tartassare" i cittadini, quando si parla del proprio operato è cosa buona e giusta!».
Fanno discutere soprattutto la politica locale, che si affronta in campo aperto senza esclusione di colpi. È, per esempio, il caso della nota della Segreteria del Partito Democratico, che attacca il Sindaco, Tommaso Depalma, reo di aver usato due pesi e due misure a seconda della convenienza.
«È quanto meno curioso - scrivono dal PD -, ma sarebbe più corretto affermare pretestuoso e contraddittorio, che il Sindaco Depalma richiami i photored installati dalla precedente Amministrazione nel lontano anno 2011, per difendere il proprio operato relativo agli autovelox introdotti ormai da qualche mese sulla ex statale 16 che da Giovinazzo conduce a Santo Spirito e che ha portato ad elevare ad oggi circa 2.500 multe.
A proposito - ricordano i Democratici giovinazzesi - il Sindaco afferma: "gli avvocati devono fare il loro lavoro. Se ritengono di dover ricorrere è giusto che lo facciano…Voglio solo ricordare che negli scorsi anni, nel 2011 per l'esattezza, con il Photored la stragrande maggioranza dei ricorsi non è stata accolta".
Ma non sono gli stessi Photored tanto contestati e avversati dall'attuale primo cittadino nel 2011, tanto da farne cavallo di battaglia della propria campagna elettorale? Ma non trattavasi solo di sistemi "per vessare i cittadini e fare cassa"?», si chiedono i Dem.
Vi sarebbero, dunque, due pesi e due misure per sanzioni che probabilmente avevano lo stesso scopo, con l'aggravante, secondo il Partito Democratico di una ipocrisia di fondo: «Oggi, invece - si legge ancora nella nota -, sono efficaci sistemi per sanzionare e ove possibile correggere comportamenti di guida scorretti, tanto da fargli affermare che così come accaduto nel 2011 con i "maledetti" photored, i ricorsi dinanzi al Giudice non sarebbero accolti. E poco importa - aggiungono dal PD - se la ex Strada Statale 16 sia stata di fatto trasformata in un percorso ad ostacoli e insidioso, con corsie strettissime, tombini nel bel mezzo della carreggiata che nella migliore delle ipotesi danneggiano pneumatici e cerchioni, plurimi accessi laterali pericolosi e senza spazio di manovra per immettersi su strada; il tutto pronto ad essere immortalato dal "Grande Fratello" autovelox».
L'Amministrazione comunale ha più volte spiegato che tecnicamente non si tratta di autovelox veri e propri ma di un «sistema elettronico che calcola la velocità media con l'ausilio di postazioni fisse», ma questo non convince affatto il Partito Democratico, che infatti chiosa con un attacco con una punta ironica: «"Perché è evidente" – espressione tanto cara al primo cittadino- che quando si tratta degli altri è volontà di "tartassare" i cittadini, quando si parla del proprio operato è cosa buona e giusta!».