Peregrinatio Mariae a Giovinazzo: il programma

Un angolo di Lourdes sarà nella nostra cittadina

lunedì 26 febbraio 2024 16.43
A cura di Gianluca Battista
Arriverà quest'oggi, lunedì 26 febbraio, a Giovinazzo, la piccola statua della Madonna di Lourdes. La "Peregrinatio Mariae" sta toccando diversi comuni pugliesi e quest'oggi e domani toccherà la nostra diocesi.

IL PROGRAMMA
Quest'oggi, alle 19.15, ci sarà l'accoglienza del simulacro di Nostra Signora di Lourdes in piazza Vittorio Emanuele II e da lì partirà una processione di fedeli e rappresentanti delle confraternite che accompagneranno lo accompagneranno all'interno della parrocchia Sant'Agostino dove resterà per tutta la notte.
Martedì 27 febbraio, alle ore 7.00 momento di preghiera con i giovani ed alle 8.00 celebrazione eucaristica officiata da mons. Felice Di Molfetta, vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano. Poi alle 10.00 messa solenne presieduta da mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

Alle 11.15, poi, ci sarà il trasferimento dell'effigie all'Opera "don Grittani" di Molfetta, con passaggio nel reparto degli ospiti. Infine alle 12.45 passaggio alla Sottosezione di Molfetta dell'Unitalsi.

«È un momento di grazia - scrive don Cesare Pisani sulle pagine social della parrocchia Sant'Agostino - per tutta la nostra comunità e per l'intera città di Giovinazzo. Uniamoci come figli di un Dio che ha scelto una giovane fanciulla per raggiungere ed abbracciare Gesù, Via Verità e Vita!».


PREGRINATIO MARIAE: LE ORIGINI
Per scoprire l'origine della Peregrinatio Mariae, cioè del pellegrinaggio della Madonna, bisogna andare in Francia dove si usava celebrare, ogni quattro anni, un Congresso Mariano Nazionale.
Prima dell'ultimo congresso antecedente la seconda guerra mondiale, che si tenne nel 1938 a Boulogne-sur-Mer, vennero predisposte quattro statue sul modello della Madonna che lì veniva venerata. Le statue giunsero al Congresso per quattro vie differenti, attraversando il nord della Francia, dopo essere state benedette sulla soglia del Santuario di Notre Dame Des Ardens, da cui il nome di Via Ardente dato al pellegrinaggio.
Terminato il congresso, una delle statue ricominciò il suo viaggio per unire simbolicamente la grande assise di Boulogne con quella che si sarebbe dovuta tenere nel 1942 a Le Puy en Velay, nel centro della Francia.
Allo scoppio della guerra il pellegrinaggio venne sospeso e durante l'occupazione nazista la statua fu portata a Lourdes.
Il 28 marzo 1943, nel giorno in cui la Francia venne consacrata a Maria, la statua riprese La Via del Ritorno. É Il Grande Ritorno della Vergine, (Le Grand Retour de la Vierge) o Il Trionfo di Maria.
Anche le altre tre statue vennero rimesse in viaggio, quattro Vie Ardenti che percorsero la Francia in varie direzioni fino al 1948. Un pellegrinaggio preceduto da un gran crocifisso portato da un uomo, seguito da una fila interminabile di fedeli e, in fondo, dal carro della Madonna tirato a braccia da giovani con a fianco i Missionari del Ritorno detti anche i Routiers de la Vierge. Preghiera e penitenza è il messaggio di Fatima in queste gigantesche processioni che ricordano quelle di penitenza del Medioevo.
Sull'esempio della Francia, grandi movimenti mariani sorsero nell'America del Sud, in Canada, negli Stati Uniti, in Belgio, in Olanda e in Spagna.

LA MADONNA PELLEGRINA IN ITALIA
Il successo della manifestazione francese spinse anche le Diocesi italiane a imitarla.
Dal 1947 al 1949 in Italia la Peregrinatio Mariae fu un evento di massa religioso ed ecclesiale. Si diffuse in ben novantacinque Diocesi, coinvolgendo un totale di oltre ventidue milioni e mezzo di abitanti. Dal settembre 1948 L'Osservatore Romano iniziò a dedicare una rubrica ai viaggi della Madonna Pellegrina. Si trattava della statua della Vergine che passava di paese in paese, in pianura, sui sentieri in montagna, nelle borgate e nelle città; i fedeli di una parrocchia accompagnavano la statua in processione per affidarla a quelli della parrocchia confinante.