Per de Gennaro Sindaco: chi sono e cosa propongono

Intervista con i candidati della lista che appoggia l'avvocato nella corsa verso Palazzo di Città

mercoledì 7 giugno 2017
A cura di Gianluca Battista
Ancora una intervista con i gruppi che parteciperanno alle ormai imminenti elezioni amministrative di domenica prossima, 11 giugno. Questa volta è toccato ai ragazzi della lista Per de Gennaro Sindaco (o X de Gennaro Sindaco, fate voi) raccontare la loro visione della politica locale, il loro progetto e le loro idee per Giovinazzo. Si tratta di una intervista "collettiva", un po' anomala perché le risposte sono state date da tutti, per sottolineare come il percorso sia condiviso. Ecco cosa è emerso.

Si tende a credere che una lista civica che porta il nome di una candidato Sindaco sia una lista vuota di contenuti. Invece ci pare di poter dire che non sia affatto così nel vostro caso…

X de Gennaro Sindaco è una lista di assoluto spessore, in cui sono presenti candidati che fanno parte dello "staff del sindaco", che hanno partecipato direttamente alla stesura ed organizzazione del programma elettorale e che hanno coordinato la comunicazione dell'intera coalizione. La lista X de Gennaro Sindaco è l'espressione della "rivoluzione gentile", della necessità di proporre un diverso modo di far politica, basato sulla condivisione dei principi del rispetto, dell'equità, della serietà e della sobrietà.

Cosa caratterizza fortemente la vostra azione politica? Qualcosa che demarchi un confine netto tra voi e chi è vostro antagonista?

La nostra azione politica è orientata a favorire la coesione sociale attraverso un percorso di partecipazione che discende da anni di lavoro sul territorio svolto anche dalle varie anime associative presenti nella nostra coalizione. A differenza delle altre forze in campo, nate a pochi giorni dalla data delle elezioni, noi ci siamo letteralmente fatti in quattro per redigere il primo programma partecipato a Giovinazzo. Un programma scritto dopo oltre 75 incontri, 5 tavoli programmatici (ambiente, urbanistica, sociale, economia e sport, cultura e turismo) e che ha visto coinvolte oltre 100 persone tra esperti, professionisti ed amministratori e che ha portato alla stesura di 29 progetti per la città.
Aggiungiamo che ci differenzia anche il fatto che noi, al nostro interno, non abbiamo alcun dinosauro della politica giovinazzese (a buon intenditor poche parole!).

Tra le vostre fila diversi giovani. Quanto di vostro c'è in quell'(Im)Patto Generazionale proposto dalla coalizione di cui fate parte?

La connotazione della nostra lista è fortemente giovanile: basti pensare che abbiamo la più giovane tra tutti i candidati di questa tornata elettorale ed è una donna così come sono donne anche l'altra metà dei nostri candidati! E c'è tanto di noi in quell'(Im)Patto Generazionale! Da noi i giovani decidono perché vogliamo che siano loro a convincere i propri genitori, zii, nonni e parenti a fare la cosa giusta e cioè a votare Daniele de Gennaro, che –permettici di dire- è un gran bel candidato: professionale, instancabile e carismatico.

Oggi Giovinazzo è finalmente nei circuiti turistici nazionali e non, ma c'è ancora tanto da fare. Quale ricetta proponete per attrarre visitatori e, perché no, investitori in questo settore?

Giovinazzo ha vissuto e vive di esperienze "spot", ovvero poche giornate di gloria (in alcuni casi per giunta sovradimensionate) senza una vera e propria pianificazione e senza che il turista si fermi per qualche giorno in più. Giovinazzo ha bisogno di valorizzare le tante eccellenze che vanta nel mondo della cultura che, guarda caso, ci appoggiano, e che in questi anni, specie con l'attuale amministrazione, sono andate in sofferenza (vedi il Giovinazzo Rock Festival, il nostro concorso internazionale di cortometraggi scomparso o il teatro costretto ad andare in scena nei bar, etc). Ci sentiamo pronti ad organizzare al meglio queste attività spalmandole durante l'intero anno, prevedendo un turismo di qualità legato all'accoglienza puntuale e professionale, sfruttando la risorsa mare fino ad ora abbandonata, i percorsi eno-gastronomici legati alle nostre tradizioni (che addirittura potremmo insegnare, promuovendo i prodotti tipici) e puntando decisamente sull'agricoltura di qualità 2.0, attraverso filiere corte e biologiche e perché no, insegnando alle giovani generazioni a prendersi cura di un terreno e dei suoi frutti.

Date un voto alla vostra campagna elettorale iniziata ormai molti mesi fa.

9, ma solamente perché 10 "pare brutto".

Cosa vi sentite di promettere ai giovinazzesi per i primi vostri eventuali 100 giorni di governo cittadino?

Le urgenze saranno rappresentate ovviamente –per questioni temporali- dall'organizzazione dell'estate giovinazzese e dei suoi eventi (ed in primis del Corteo Storico), dal monitoraggio e dalla eventuale rimodulazione della raccolta dei rifiuti porta a porta in considerazione delle criticità legate al periodo estivo (pulizia spiagge e lungomari, caldo, aumento dei visitatori, etc) e, ovviamente, dall'avvio delle attività necessarie per la redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale. Quel PUG che come ben saprete è fermo agli anni '80 e che oramai è divenuto anacronistico e non più aderente agli intervenuti mutamenti demografici, sociali ed economici. Noi, con la nostra coalizione, ci siamo candidati alla riscrittura dello stesso perché siamo gli unici a volerlo e a saperlo fare. Attraverso il nuovo strumento urbanistico tutto si potrà rendere contendibile e finalmente le zone costiere potranno offrire servizi alla balneazione ad al turismo, divenendo il vero volano del nuovo ed auspicato rilancio economico di Giovinazzo.

Qual è il vostro obiettivo primario in vista del voto dell'11 giugno?

Far capire ai giovinazzesi, anche quelli più scettici, che una buona politica è possibile, che non è proficuo non occuparsi della politica perché in ogni caso lei si occuperà di te. Vorremmo far capire che non c'è più tempo da perdere, perché la nostra città non può più perdere ulteriore terreno rispetto a città vicine come Bitonto che in soli 5 anni ha preso il largo distanziandoci e non di poco, senza tra l'altro possedere la risorsa mare. La nostra è una vera e propria rivoluzione fatta di professionalità, di giovani che decidono e si responsabilizzano facendo cultura affinché Giovinazzo risplenda ancora.