Penultima domenica per visitare la mostra "Ave Mater Dolorosa"

L'esposizione di via Cattedrale resterà aperta dalle 18.30 alle 22.00

domenica 7 aprile 2019
A cura di Gianluca Battista
La mostra iconografica "Ave Mater Dolorosa" , curata da Saverio Amorisco in collaborazione con il Museo Diocesano di Molfetta, l'Arciconfraternita del Carmine e quella della Madonna degli Angeli sarà visitabile anche in questa prima domenica di aprile. Porte aperte nella chiesa del Carmine, in via Cattedrale, dalle ore 18.30 alle 22.00 circa.

Nella serie di eventi quaresimali in vista della periodo di Passione, la mostra rappresenta un unicum a cui far visita senza esitazione, così ben concepita da essere uno degli appuntamenti centrali del mese di aprile. Ha aperto i battenti il 16 marzo e chiuderà il 20 aprile, sabato Santo, e pertanto quella odierna è la penultima domenica di apertura al pubblico.

In esposizione diverse campane di vetro devozionali sul tema dell'Addolorata, con altre che rappresentano la Pietà, provenienti da alcuni comuni del barese e della provincia Bat, tutte realizzate tra il XIX ed gli inizi del '900.

Ed a proposito di Pietà, al centro della chiesa cinquecentesca del borgo antico giovinazzese, è esposta l'opera del '700 di Carlo Cinzio Altieri, che impressiona per bellezza, imponenza e particolari e che suscita un senso di smarrimento nel visitatore. Da vedere anche l'abito dell'Addolorata, finemente ricamato, "prestato" alla mostra dalla Confraternita di Maria SS della Purificazione che si occupa da tanto tempo della processione del Venerdì di Passione.

In terracotta policroma è invece realizzata la statua di Jusana Hopas, che stupirebbe soprattutto per la leggerezza dei lineamenti, se non fosse la creazione di un buddhista.

C'è tanto da vedere e vale la pena trascorrere un po' di tempo alla chiesa del Carmine a Giovinazzo per ammirare opere figlie della devozione popolare e della straordinaria bravura di artisti che sono vissuti nei secoli scorsi. La preghiera degli organizzatori è sempre la stessa: dato il tema ed il luogo, si chiede silenzio.