Pendolari come sardine nei regionali per Bari
E adesso c'è chi invita alla protesta contro l'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia
mercoledì 23 ottobre 2019
Ogni mattina stipati nei vagoni come sardine per raggiungere il posto di lavoro o l'università.
Lavoratori e studenti pendolari giovinazzesi sono da qualche settimana sul piede di guerra per le condizioni in cui sono costretti a viaggiare sulla linea ferroviaria che collega Giovinazzo a Bari Centrale. Ieri mattina l'ultima segnalazione alla nostra redazione, giunta dal presidente del Comitato Feste Patronali, Gaetano Dagostino, anch'egli pendolare per lavoro.
I regionali incriminati restano quelli che partono da Giovinazzo alle 7,40, 7,56 ed alle 8,10, ma anche in quello delle 7,26 talvolta si viaggia davvero scomodi. «C'è bisogno - ci dicono i viaggiatori - di implementare il servizio nelle prime ore del mattino, decisive per consentire al maggior numero di viaggiatori condizioni più umane, senza eliminare i treni a metà mattinata, utili per un'altra fascia dell'utenza. Paghiamo un abbonamento e vogliamo essere ascoltati».
In particolar modo, alcuni pendolari ci hanno scritto per invitare altri cittadini ad inviare mail di protesta all'Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità, Giovanni Giannini, ed allo stesso Governatore Michele Emiliano, affinché si trovino, in accordo con Trenitalia, soluzioni a questo problema che riguardano anche barlettani, tranesi, biscegliesi e molfettesi, costretti a sorbirsi condizioni di viaggio proibitive per più chilometri.
Una situazione che dal Gruppo FS minimizzano, ricordando come alcuni convogli viaggino vuoti in altre ore della mattinata.
I pendolari sono stanchi, dopo la soppressione dei treni in estate e la nuova situazione maturata a settembre, e l'auspicio di tutti loro è di ricevere risposte in tempi ristretti e di poter finalmente viaggiare senza sentirsi cittadini di serie B. Chissà che le prossime settimane non portino novità.
Lavoratori e studenti pendolari giovinazzesi sono da qualche settimana sul piede di guerra per le condizioni in cui sono costretti a viaggiare sulla linea ferroviaria che collega Giovinazzo a Bari Centrale. Ieri mattina l'ultima segnalazione alla nostra redazione, giunta dal presidente del Comitato Feste Patronali, Gaetano Dagostino, anch'egli pendolare per lavoro.
I regionali incriminati restano quelli che partono da Giovinazzo alle 7,40, 7,56 ed alle 8,10, ma anche in quello delle 7,26 talvolta si viaggia davvero scomodi. «C'è bisogno - ci dicono i viaggiatori - di implementare il servizio nelle prime ore del mattino, decisive per consentire al maggior numero di viaggiatori condizioni più umane, senza eliminare i treni a metà mattinata, utili per un'altra fascia dell'utenza. Paghiamo un abbonamento e vogliamo essere ascoltati».
In particolar modo, alcuni pendolari ci hanno scritto per invitare altri cittadini ad inviare mail di protesta all'Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità, Giovanni Giannini, ed allo stesso Governatore Michele Emiliano, affinché si trovino, in accordo con Trenitalia, soluzioni a questo problema che riguardano anche barlettani, tranesi, biscegliesi e molfettesi, costretti a sorbirsi condizioni di viaggio proibitive per più chilometri.
Una situazione che dal Gruppo FS minimizzano, ricordando come alcuni convogli viaggino vuoti in altre ore della mattinata.
I pendolari sono stanchi, dopo la soppressione dei treni in estate e la nuova situazione maturata a settembre, e l'auspicio di tutti loro è di ricevere risposte in tempi ristretti e di poter finalmente viaggiare senza sentirsi cittadini di serie B. Chissà che le prossime settimane non portino novità.