Pasti per persone sole, istruzioni per l'uso
Tutte le spiegazioni dell'Assessore Michele Sollecito
lunedì 30 novembre 2015
10.49
È da qualche giorno apparso, sul sito del Comune di Giovinazzo, un nuovo avviso. Non è passato inosservato perché riguarda la possibilità di ricevere pasti caldi per persone sole.
«L'Amministrazione Comunale - si legge -, in collaborazione con la Ladisa S.p.A. e con il Gruppo del Volontariato Vincenziano, ha avviato, per il periodo scolastico, il servizio di fornitura pasti per persone sole (prive di assistenza familiare) in situazione di grave difficoltà socio-assistenziale accertata dal Servizio Sociale Professionale». E l'invito è proprio a rivolgersi a quel Servizio presso l'Assessorato alla Solidarietà Sociale.
Ma come funzionerà? Lo abbiamo voluto chiedere all'Assessore al ramo, Michele Sollecito, il quale ci ha spiegato: «Il servizio è gratuito. Chi è interessato - ha sottolineato - può rivolgersi al Servizio Sociale Professionale, che valuta, di volta in volta, se ci sono i requisiti necessari a ricevere il pasto».
Quindi non vi sarà alcuna mensa, ed è bene evidenziarlo, ma «verrà consegnato il pranzo caldo in contenitori termici monouso - ha chiarito Sollecito -. Ciascuno potrà così portare il pasto a casa. Il luogo previsto per la consegna - ha poi specificato il Vicesindaco - è il centro di ascolto del volontariato Vincenziano, che si trova di fronte alla scuola per l'infanzia "San Tommaso"».
In tanti ci hanno anche chiesto quanto durerà questo servizio e l'Assessore ha così risposto: «La durata è pari a quello del servizio mensa scolastico (fino a maggio, ndr), con le peculiarità che ho indicato. Inoltre - ha evidenziato con schiettezza il numero due a Palazzo di Città -, preciso che si tratta di un servizio sperimentale. Se non si inizia, non si può mai sapere dove intervenire per migliorare ulteriormente».
Un passaggio assai importante, che fa chiarezza su quanto accadrà di qui a poco a Giovinazzo. Le migliorie al servizio verranno col tempo, ma da tanta parte della popolazione questa notizia è stata accolta con profonda soddisfazione. In tempi in cui la crisi economica ancora morde ed i rapporti umani spesso vanno in crisi, spalancando le porte della solitudine, tutto ciò può rappresentare un presidio di solidarietà fondamentale per molte persone sole.
Quella solidarietà, forse lo abbiamo dimenticato, di cui l'Italia è portatrice sana, nonostante le sue mille contraddizioni.
«L'Amministrazione Comunale - si legge -, in collaborazione con la Ladisa S.p.A. e con il Gruppo del Volontariato Vincenziano, ha avviato, per il periodo scolastico, il servizio di fornitura pasti per persone sole (prive di assistenza familiare) in situazione di grave difficoltà socio-assistenziale accertata dal Servizio Sociale Professionale». E l'invito è proprio a rivolgersi a quel Servizio presso l'Assessorato alla Solidarietà Sociale.
Ma come funzionerà? Lo abbiamo voluto chiedere all'Assessore al ramo, Michele Sollecito, il quale ci ha spiegato: «Il servizio è gratuito. Chi è interessato - ha sottolineato - può rivolgersi al Servizio Sociale Professionale, che valuta, di volta in volta, se ci sono i requisiti necessari a ricevere il pasto».
Quindi non vi sarà alcuna mensa, ed è bene evidenziarlo, ma «verrà consegnato il pranzo caldo in contenitori termici monouso - ha chiarito Sollecito -. Ciascuno potrà così portare il pasto a casa. Il luogo previsto per la consegna - ha poi specificato il Vicesindaco - è il centro di ascolto del volontariato Vincenziano, che si trova di fronte alla scuola per l'infanzia "San Tommaso"».
In tanti ci hanno anche chiesto quanto durerà questo servizio e l'Assessore ha così risposto: «La durata è pari a quello del servizio mensa scolastico (fino a maggio, ndr), con le peculiarità che ho indicato. Inoltre - ha evidenziato con schiettezza il numero due a Palazzo di Città -, preciso che si tratta di un servizio sperimentale. Se non si inizia, non si può mai sapere dove intervenire per migliorare ulteriormente».
Un passaggio assai importante, che fa chiarezza su quanto accadrà di qui a poco a Giovinazzo. Le migliorie al servizio verranno col tempo, ma da tanta parte della popolazione questa notizia è stata accolta con profonda soddisfazione. In tempi in cui la crisi economica ancora morde ed i rapporti umani spesso vanno in crisi, spalancando le porte della solitudine, tutto ciò può rappresentare un presidio di solidarietà fondamentale per molte persone sole.
Quella solidarietà, forse lo abbiamo dimenticato, di cui l'Italia è portatrice sana, nonostante le sue mille contraddizioni.