"Parole abusate", il 2 novembre il secondo appuntamento

In Sala San Felice il prof. Biagio Salvemini parlerà di mutamenti nel Mediterraneo e turismo possibile

martedì 31 ottobre 2017
Torna il 2 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala San Felice, l'appuntamento con il ciclo di lezioni della "Scuola di impegno civile e politico", dal titolo "Le parole abusate", ideato dal Comitato "Per la Salute Pubblica", dall'Associazione Culturale Socrate in collaborazione con la Fondazione Gramsci ed il patrocinio del Comune di Giovinazzo. Questa la presentazione dell'evento.

Da tempo si è individuato nel turismo uno dei fattori di trasformazione più potenti della nostra epoca. Intanto, dell'habitat civile ed umano. Ai suoi comandamenti – reali o presunti – non sfugge la politica.

Basta dare uno sguardo ai programmi di qualsiasi partito, per accorgersi che al primo posto sta un futuro di turismo: per i giovani come promessa di lavoro, per le città e le comunità come destino, per i territori come mutazione.

Alle nostre latitudini questo significa innanzitutto "mare". Bisogna riscoprirlo, reinventarlo e con esso ripensare città e borghi, le nostre coste, riorientare case e strade, ripensare orari e magari – come si fa da tempo – allungarli, scambiare il giorno con la notte, per spremere quest'ultima al massimo. Con sorpresa, a volte dolore, ci accorgiamo che questi mutamenti non sono affatto indolori. Che magari il nostro vivere col mare o sul mare si è tradotto in violenza al paesaggio, manomissione e stravolgimento radicali del tessuto sociale, scomparsa dolorosa di mestieri e figure, dissoluzione stessa di parole e linguaggi (cosa significano oggi a Giovinazzo o nei paesi viciniori termini come "pescatore", "commerciante").

Il più delle volte ci accorgiamo che in queste avventure scomposte e dissennate abbiamo perduto proprio il controllo sul nostro futuro, sul nostro habitat. Per riconquistare padronanza e orientamento di questi processi, fondamentale è recuperare coscienza, memoria dei mutamenti avvenuti, provare a capire da quando si sono prodotti e conoscere intanto come i nostri nonni e padri, e magari i loro progenitori, abitavano queste rive, percorrevano e animavano l'Adriatico, lo usavano e intanto rispettavano.

Attraverso una serie di dati e date cercheremo, intanto a Giovinazzo, cause e origini dei mutamenti più significativi intervenuti nel nostro rapporto col mare.

Ad aiutarci nel ritrovare rotta e coordinate di un nuovo viaggio in Adriatico, nel riscoprire segreti e miracoli dei traffici che l'uomo intratteneva un tempo con questo mare, tra le sue coste e le campagne, provvederà il prof. Biagio Salvemini, docente di Storia moderna nell'università di Bari, studioso tra i più noti e attenti a figure e mutamenti della Puglia e del Mediterraneo.