Pappagallo ritrovato in un lido: il WWF cerca il proprietario
Un esemplare di parrocchetto monaco tutelato dalla normativa Cites provvisto di anello di identificazione
venerdì 17 giugno 2022
12.28
I volontari del WWF Puglia, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno recuperato un esemplare di parrocchetto monaco, un pappagallo originario del sud America e molto diffuso alle nostre latitudini grazie alla sua facilità di adattamento, che si era spinto all'interno di un lido sulla costa fra i comuni di Giovinazzo e Molfetta.
Il parrocchetto monaco, un esemplare di uno sfarzoso verde brillante, con il petto grigio-brunastro, è un tipo di pappagallo domestico tra i più popolari. Si tratta di un pappagallo originario del sud America ma, da alcuni esemplari riusciti a sfuggire alla cattività, si sono create varie colonie in Europa. Anche in Italia, specie a Molfetta, ci sono numerose popolazioni e colonie folte di monaci in varie zone che nidificano e mostrano una elevata capacità di adattamento al nostro habitat.
I volontari del WWF, guidati dal referente regionale Pasquale Salvemini, hanno constatato che l'animale, tutelato dalla normativa Cites, era in buone condizioni di salute, socievole, seppur disorientato - forse smarrito da una settimana -, ed era provvisto dell'anello di identificazione (SK 20 60, nel numero mancano le ultime tre cifre, nda) rilasciato da un allevatore sloveno. Inoltre sono stati avvisati i Carabinieri del Nucleo Cites di Bari per verificare eventuali denunce di smarrimento.
Attualmente l'uccello si trova presso il rifugio del locale WWF in attesa che il legittimo proprietario prenda contatti al numero 346.60.62.937 al fine di acquisirne nuovamente il possesso. Pertanto il WWF invita coloro i quali siano in possesso del certificato Cites e dell'identificativo SK 20 60 a mettersi in contatto con loro.
Il parrocchetto monaco, un esemplare di uno sfarzoso verde brillante, con il petto grigio-brunastro, è un tipo di pappagallo domestico tra i più popolari. Si tratta di un pappagallo originario del sud America ma, da alcuni esemplari riusciti a sfuggire alla cattività, si sono create varie colonie in Europa. Anche in Italia, specie a Molfetta, ci sono numerose popolazioni e colonie folte di monaci in varie zone che nidificano e mostrano una elevata capacità di adattamento al nostro habitat.
I volontari del WWF, guidati dal referente regionale Pasquale Salvemini, hanno constatato che l'animale, tutelato dalla normativa Cites, era in buone condizioni di salute, socievole, seppur disorientato - forse smarrito da una settimana -, ed era provvisto dell'anello di identificazione (SK 20 60, nel numero mancano le ultime tre cifre, nda) rilasciato da un allevatore sloveno. Inoltre sono stati avvisati i Carabinieri del Nucleo Cites di Bari per verificare eventuali denunce di smarrimento.
Attualmente l'uccello si trova presso il rifugio del locale WWF in attesa che il legittimo proprietario prenda contatti al numero 346.60.62.937 al fine di acquisirne nuovamente il possesso. Pertanto il WWF invita coloro i quali siano in possesso del certificato Cites e dell'identificativo SK 20 60 a mettersi in contatto con loro.