PalaPalmiotto, botta e risposta tra PVA e assessore Depalo

Dura nota del gruppo di opposizione sulla mancata inaugurazione del nuovo impianto

lunedì 21 ottobre 2024
A cura di Gianluca Battista
«La solita propaganda dell'amministrazione Depalma, Sollecito, Depalo con video, foto, dichiarazioni roboanti, render piuttosto improbali (in foto un esempio), annuncia l'inizio dei lavori di ristrutturazione di quello che tutti a Giovinazzo conoscono come il "Palazzetto Vecchio"».

Inizia così una nota del gruppo di PrimaVera Alternativa sui lavori che non sono ancora terminati a quello che oggi è stato già ribattezzato "PalaPalmiotto". In una lunga operazione di restyling dell'intera area, l'amministrazione Depalma e poi l'esecutivo guidato da Sollecito hanno previsto la riqualificazione ed efficientamento della scuola "Marconi", poi la messa a norma del Palazzetto "Vecchio" (non l'aveva mai avuta, diverse amministrazioni sono andate avanti a botte di deroghe) ed infine la realizzazione di un nuovo piazzale attrezzato anche con giochi per famiglie.

QUATTRO ANNI DI LAVORI
«Quattro lunghi anni dopo - prosegue il comunicato di PVA apparso sui social - Son passati 4 anni da quei comunicati e da quei render, gli attori (Sindaco emerito Depalma, Sindaco Sollecito, Vicesindaco Depalo) son sempre gli stessi e ovviamente il risultato non cambia: il "Palazzetto vecchio" è ancora tristemente inutilizzabile! - è l'attacco - Nel frattempo, come tradizione vuole (Velostatzione docet!), con il Palazzetto ancora inutilizzabile, annunciate già due intitolazioni (sic!)!
Ma ciò che è più grave
- è la sottolineatura - è che questi insostenibili ritardi hanno seriamente compromesso cinque (5) stagioni sportive di società che erano il fiore all'occhiello della nostra comunità. È infatti accaduto che l'incapacità nel programmare e attuare interventi di ristrutturazione e di adeguamento degli impianti sportivi da parte di chi da 12 anni ci amministra si è trasformata in un'inaccettabile perdita di competitività sportiva delle nostre società, e soprattutto in una inaccettabile mortificazione del ruolo sociale-educativo che queste società, da sempre, hanno svolto sul territorio».

Un tema molto sentito in città, su cui sicuramente si accenderà un nuovo dibattito. Intanto abbiamo sentito l'assessore Gaetano Depalo sul tema, dopo averlo intervistato, nelle scorse settimane. Questa è la sua risposta.

LA REPLICA DI DEPALO
Abbiamo ascoltato nuovamente l'assessore Gaetano Depalo sul tema, anche alla luce della bitumazione avvenuta in questi giorni sul piazzale esterno:

«Ringrazio una parte dell'opposizione che mi dà sempre al possibilità di spiegare come stanno i fatti - ha detto ironico - Riscontro quanta poca conoscenza si abbia della materia e delle dinamiche amministrative e di cosa fosse prima la nostra Città rispetto ad oggi.
Ricordiamo tutti il campo di patate del "De Pergola", ora impianto completo amato da tutti e desiderato anche dalle società esterne alla nostra città e lo sarà ancora di più ora che sta divenendo la cittadella dello sport. Rammentiamo tutti il PalaPansini, riqualificato negli esterni, nella pista e nell'impianto luci, utilizzato ampiamente anche da società che provengono da comuni molto più grandi del nostro (il Bitonto Calcio a 5 femminile, campione di tutti lo utilizza, ndr).
Abbiamo dimenticato
- ha proseguito Depalo - i quartieri senza giochi poi riqualificati con aree ad hoc e zone fitness, mentre altre stanno sorgendo nelle aree degradate della città, come nella zona di via Papa Giovanni XXIII. L'elenco si può arricchire ma preferisco fermarmi qui.

Quanto al PalaPalmiotto - e vengo al punto - mi piace rammentare che le risorse che hanno portato alla sua nuova vita erano destinate alla Casa delle Tartarughe, area dove un altro finanziamento ha prodotto il bellissimo spazio- parcheggio che sta per essere inaugurato e di cui potranno usufruire tutti. Il PalaPalmiotto era una struttura inagibile e pericolosa, che oggi è divenuta un esempio per me fulgido di rigenerazione urbana. Un progetto
- ha concluso Depalo - che ha riqualificato un intero quartiere, non solo una struttura sportiva, e questo è accaduto anche durante una pandemia e con tantissime opere e cantieri frutto di finanziamenti arrivati in parallelo in città».