Onofrio Romano alla Scuola di impegno Civile e Politico
Il professore di Sociologia generale in Sala San Felice alle ore 18.00
giovedì 30 novembre 2017
12.46
Terzo appuntamento con la Scuola di impegno Civile e Politico intitolata a Pino de Musso e curata dal Comitato "Per la Salute Pubblica", in collaborazione con l'Associazione culturale Progetto Socrate e con la Fondazione Gramsci di Puglia e con il patrocinio del Comune di Giovinazzo.
Questo pomeriggio, alle ore 18.00, la Sala San Felice ospiterà il prof. Onofrio Romano, docente di Sociologia generale nell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, il quale si soffermerà sul tema "Populismo: nuovo spettro globale".
Un tema assai delicato, che sembra pervadere anche il dibattito politico italiano in vista delle elezioni politiche, con netta divisione tra chi lo rigetta in ogni sua forma e chi sostiene che, di fatto, non esiste e che sia solo un fantasma agitato da chi non vuol perdere i propri privilegi.
«In un rapidissimo volger di tempo - si legge nella presentazione dell'evento -, una ventata populistica ha mutato il volto e le agende d'ogni paese, mettendo a soqquadro anche i sistemi politici più collaudati e fin qui imitati: dalla Gran Bretagna della Brexit, alla Francia di Macron, agli USA di Trump, alla Germania della AfD. In Italia, culla con la Seconda Repubblica del populismo postmoderno, non ci accontentiamo di una sola versione. Varie ricette si contendono i favori di critici e pubblico: alla Berlusconi, alla Grillo, alla Salvini, alla Renzi ecc.».
Quella di questo pomeriggio è un'occasione per ascoltare chi conosce a fondo l'argomento e trarne spunti interessanti. Come sempre, poi, il dibattito sarà aperto alle più disparate riflessioni dei presenti.
Questo pomeriggio, alle ore 18.00, la Sala San Felice ospiterà il prof. Onofrio Romano, docente di Sociologia generale nell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, il quale si soffermerà sul tema "Populismo: nuovo spettro globale".
Un tema assai delicato, che sembra pervadere anche il dibattito politico italiano in vista delle elezioni politiche, con netta divisione tra chi lo rigetta in ogni sua forma e chi sostiene che, di fatto, non esiste e che sia solo un fantasma agitato da chi non vuol perdere i propri privilegi.
«In un rapidissimo volger di tempo - si legge nella presentazione dell'evento -, una ventata populistica ha mutato il volto e le agende d'ogni paese, mettendo a soqquadro anche i sistemi politici più collaudati e fin qui imitati: dalla Gran Bretagna della Brexit, alla Francia di Macron, agli USA di Trump, alla Germania della AfD. In Italia, culla con la Seconda Repubblica del populismo postmoderno, non ci accontentiamo di una sola versione. Varie ricette si contendono i favori di critici e pubblico: alla Berlusconi, alla Grillo, alla Salvini, alla Renzi ecc.».
Quella di questo pomeriggio è un'occasione per ascoltare chi conosce a fondo l'argomento e trarne spunti interessanti. Come sempre, poi, il dibattito sarà aperto alle più disparate riflessioni dei presenti.