Omicidio Spera, in carcere anche il 16enne
Convalidato il fermo. Intanto gli arrestati non parlano: interrogatori di garanzia con scena muta
giovedì 30 luglio 2015
11.52
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno notificato al 16enne facente parte il gruppo di fuoco che ha ferito mortalmente Gaetano Spera lo scorso 24 marzo, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo.
Il minore è accusato di concorso in omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco insieme al 19enne Vito Arciuli ed ai suoi presunti gregari (Luca Lafronza di 23 anni, Ignazio Chimenti di 26 anni e Pio Mauro Sparno di 32 anni, tutti incensurati).
Dopo il fermo di polizia giudiziaria operato dai militari lo stesso giorno in cui hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli altri quattro del commando, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno notificato ieri il provvedimento cautelare.
Intanto, davanti al giudice per le indagini preliminari, durante l'interrogatorio di garanzia, Vito Arciuli, Luca Lafronza, Ignazio Chimenti e Pio Mauro Sparno, arrestati per l'omicidio di Gaetano Spera, hanno fatto scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Secondo i militari molfettesi, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, il 21enne sarebbe stato ucciso «al fine di imporre il predominio del gruppo Arciuli - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - nel controllo delle attività di pesca» lungo il litorale da Giovinazzo a Santo Spirito.
Il minore è accusato di concorso in omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco insieme al 19enne Vito Arciuli ed ai suoi presunti gregari (Luca Lafronza di 23 anni, Ignazio Chimenti di 26 anni e Pio Mauro Sparno di 32 anni, tutti incensurati).
Dopo il fermo di polizia giudiziaria operato dai militari lo stesso giorno in cui hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli altri quattro del commando, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno notificato ieri il provvedimento cautelare.
Intanto, davanti al giudice per le indagini preliminari, durante l'interrogatorio di garanzia, Vito Arciuli, Luca Lafronza, Ignazio Chimenti e Pio Mauro Sparno, arrestati per l'omicidio di Gaetano Spera, hanno fatto scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Secondo i militari molfettesi, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, il 21enne sarebbe stato ucciso «al fine di imporre il predominio del gruppo Arciuli - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - nel controllo delle attività di pesca» lungo il litorale da Giovinazzo a Santo Spirito.