Omaggio alla poesia ed al talento
Presentata all'Hotel St.Martin la raccolta di poesie di Fausta Squatriti. Spazio anche alle eccellenze giovinazzesi in Francia
venerdì 12 agosto 2016
12.07
Giovinazzo è diventata ancora una volta un piccolo angolo di Francia. Ieri sera, presso la sala convegni dell'Hotel St. Martin, a pochi passi dalle mura aragonesi, si è rinnovato quel legame speciale e privilegiato che unisce da qualche anno la nostra città al Paese transalpino, rendendola nuovamente luogo propizio ad incontri di altissima rilevanza artistico-letteraria.
Occasione è stata la presentazione della raccolta di poesie "Anthologie 1960-2012" della milanese Fausta Squatriti, pubblicato dalla casa editrice francese l'Harmattan, voluta dal vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, emozionato padrone di casa. Presente all'incontro la giovinazzese Bianca Maria Altomare, che, oltre ad aver selezionato i componimenti e coordinato il lavoro editoriale, ne ha curato la traduzione. A moderare abilmente la serata, l'illustre Prof. Francesco Fiorentino, Ordinario di Letteratura francese presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
È stata una chiacchierata distesa e piacevole tra gli ospiti, che ha spaziato tra tanti temi interessanti, partendo dal ricordo dell'incontro tra Bianca Maria Altomare e Fausta Squatriti. Un incontro voluto dal destino, dato che da lì sarebbero nate quell'amicizia e quell'intesa che avrebbero portato alla collaborazione editoriale tra le due ed alla pubblicazione dell' "Anthologie". «Mi piace definire questa raccolta come il "Diario intimo di un incontro" - ha affermato la Altomare -, perché, nel lavoro di selezione delle poesie, ho scoperto un'artista eclettica e fiorente ed io stessa mi sono innamorata dei suoi componimenti, in cui ritrovo un po' di me stessa».
Della Squatriti, che nasce come artista di arti figurative e si è successivamente aperta anche alla poesia, sono state evocate la capacità profetica, evidente nella trattazione di tematiche attuali, come lo sfruttamento della donna e dell'ambiente o ancora la migrazione, e la sua predilezione per uno stile concreto, ricco di figure e di concretezza. «Le mie muse ispiratrici sono stati i maestri anglosassoni del '900, che hanno fatto delle figure il loro tratto distintivo - ha spiegato la Squatriti -». Ispirazione diventata inclinazione, trasmessa ai suoi allievi negli anni di insegnamento presso l'Accademia delle Belle Arti di Milano. «Le parole sono come le figure nel linguaggio visivo - ha precisato -: ci diciamo una parola, ma poi pensiamo subito ad una figura che possa chiarirne il concetto».
La lettura di qualche componimento, in italiano ed in francese, ha fatto poi assaporare al pubblico la finezza dello stile della poetessa e l'efficacia della traduzione.
Il tributo alla Francia è proseguito con l'intervento di Valentina Mezzina, docente di italiano nelle scuole francesi, che si è formata nell'Ateneo barese ed ha scelto di far decollare la propria carriera nella capitale francese. Con la guida precisa e puntuale del Prof. Fiorentino, si riflettuto sul modello educativo transalpino, che insiste sulla formazione del cittadino ai valori della Repubblica e della laicità, fino alle possibili cause dei recenti attentati ed al ruolo fondamentale dei docenti nel processo di integrazione degli immigrati di seconda e terza generazione, i quali non si riconoscono in quei valori e scelgono la via della radicalizzazione.
A conclusione della serata, una buona notizia per i ragazzi giovinazzesi, annunciata dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, promotore ed organizzatore dell'incontro. Tra qualche mese, sarà inaugurato un polo culturale presso l'ex scuola professionale Santarella, che comprenderà una biblioteca cittadina aperta agli studenti che vorranno fare ricerche o semplicemente trovare un'oasi tranquilla dove poter studiare. Accordi sono previsti con l'Università di Bari per la costituzione di un fondo, aperto già ufficialmente ieri sera con la donazione di alcuni libri da parte della poetessa Squatriti.
Un'amicizia, quella tra Italia e Francia, che trova terreno fertile nella nostra città e fornisce un'opportunità di rilancio della nostra realtà attraverso il confronto, l'analisi della situazione socio-culturale e la condivisione di idee ed esperienze.
Una serata per apprezzare un talento cristallino come quello di Fausta Squatriti ed omaggiare due ragazze giovinazzesi affermatesi oltralpe. Una serata per ribadire che anche in riva al basso Adriatico fioriscono cultura di qualità e storie di vita belle da raccontare.
Occasione è stata la presentazione della raccolta di poesie "Anthologie 1960-2012" della milanese Fausta Squatriti, pubblicato dalla casa editrice francese l'Harmattan, voluta dal vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, emozionato padrone di casa. Presente all'incontro la giovinazzese Bianca Maria Altomare, che, oltre ad aver selezionato i componimenti e coordinato il lavoro editoriale, ne ha curato la traduzione. A moderare abilmente la serata, l'illustre Prof. Francesco Fiorentino, Ordinario di Letteratura francese presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
È stata una chiacchierata distesa e piacevole tra gli ospiti, che ha spaziato tra tanti temi interessanti, partendo dal ricordo dell'incontro tra Bianca Maria Altomare e Fausta Squatriti. Un incontro voluto dal destino, dato che da lì sarebbero nate quell'amicizia e quell'intesa che avrebbero portato alla collaborazione editoriale tra le due ed alla pubblicazione dell' "Anthologie". «Mi piace definire questa raccolta come il "Diario intimo di un incontro" - ha affermato la Altomare -, perché, nel lavoro di selezione delle poesie, ho scoperto un'artista eclettica e fiorente ed io stessa mi sono innamorata dei suoi componimenti, in cui ritrovo un po' di me stessa».
Della Squatriti, che nasce come artista di arti figurative e si è successivamente aperta anche alla poesia, sono state evocate la capacità profetica, evidente nella trattazione di tematiche attuali, come lo sfruttamento della donna e dell'ambiente o ancora la migrazione, e la sua predilezione per uno stile concreto, ricco di figure e di concretezza. «Le mie muse ispiratrici sono stati i maestri anglosassoni del '900, che hanno fatto delle figure il loro tratto distintivo - ha spiegato la Squatriti -». Ispirazione diventata inclinazione, trasmessa ai suoi allievi negli anni di insegnamento presso l'Accademia delle Belle Arti di Milano. «Le parole sono come le figure nel linguaggio visivo - ha precisato -: ci diciamo una parola, ma poi pensiamo subito ad una figura che possa chiarirne il concetto».
La lettura di qualche componimento, in italiano ed in francese, ha fatto poi assaporare al pubblico la finezza dello stile della poetessa e l'efficacia della traduzione.
Il tributo alla Francia è proseguito con l'intervento di Valentina Mezzina, docente di italiano nelle scuole francesi, che si è formata nell'Ateneo barese ed ha scelto di far decollare la propria carriera nella capitale francese. Con la guida precisa e puntuale del Prof. Fiorentino, si riflettuto sul modello educativo transalpino, che insiste sulla formazione del cittadino ai valori della Repubblica e della laicità, fino alle possibili cause dei recenti attentati ed al ruolo fondamentale dei docenti nel processo di integrazione degli immigrati di seconda e terza generazione, i quali non si riconoscono in quei valori e scelgono la via della radicalizzazione.
A conclusione della serata, una buona notizia per i ragazzi giovinazzesi, annunciata dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, promotore ed organizzatore dell'incontro. Tra qualche mese, sarà inaugurato un polo culturale presso l'ex scuola professionale Santarella, che comprenderà una biblioteca cittadina aperta agli studenti che vorranno fare ricerche o semplicemente trovare un'oasi tranquilla dove poter studiare. Accordi sono previsti con l'Università di Bari per la costituzione di un fondo, aperto già ufficialmente ieri sera con la donazione di alcuni libri da parte della poetessa Squatriti.
Un'amicizia, quella tra Italia e Francia, che trova terreno fertile nella nostra città e fornisce un'opportunità di rilancio della nostra realtà attraverso il confronto, l'analisi della situazione socio-culturale e la condivisione di idee ed esperienze.
Una serata per apprezzare un talento cristallino come quello di Fausta Squatriti ed omaggiare due ragazze giovinazzesi affermatesi oltralpe. Una serata per ribadire che anche in riva al basso Adriatico fioriscono cultura di qualità e storie di vita belle da raccontare.