Olio, la Spagna si accorda con la Tunisia. E Sicolo scrive al Ministro
Il Presidente di Italia Olivicola chiede una presa di posizione italiana
giovedì 7 marzo 2019
«Mantenere forte la posizione dell'Italia, cui in base agli accordi pregressi spetta la guida del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), per far valere le ragioni del nostro Paese nell'interesse esclusivo di una visione dell'olivicoltura legata alla qualità del prodotto, alla salute dei consumatori e al valore aggiunto per i produttori».
È quanto chiesto ieri mattina dal Presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, in due distinte missive inviate al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, e per conoscenza alla Sottosegretaria Alessandra Pesce, e al Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Quest'anno, infatti, saranno rinnovate le cariche del COI, l'importante organismo internazionale che raccoglie tutti i Paesi produttori del mondo fondamentale per le regole e le discussioni del settore olivicolo.
«Da indiscrezioni insistenti, riportate anche da accreditati organi di stampa, sembra consolidarsi un asse tra Spagna e Tunisia, che fanno della quantità e non della qualità il proprio modello produttivo, per una proroga dell'attuale assetto che vede come Direttore esecutivo del COI, Abdellatif Ghedira, rappresentante dei produttori del Paese nordafricano, e come Direttore aggiunto lo spagnolo Jaime Lillo – ha scritto Sicolo nella sua lettera ai Ministri -. In base agli accordi pregressi, però, l'Italia dovrà esprimere i nuovi vertici di questo importante organismo».
«Alla luce delle sfide che ci attendono, e dei problemi che attanagliano il nostro settore, colpito da una fitopatia gravissima come la xylella, e da eventi calamitosi che hanno drasticamente ridotto la produzione, sarebbe importantissimo per il nostro Paese riuscire a guidare i processi futuri – ha scritto nella missiva il Presidente della più importante organizzazione della produzione olivicola italiana -. La posizione unitaria dell'Italia, in tutte le sue componenti, ha evitato che possibili provvedimenti gravemente dannosi per la qualità del nostro olio extravergine d'oliva, come l'abolizione del panel test, potessero essere assunti in questi anni a scapito dei produttori e dei consumatori».
Sicolo ha chiesto al Ministro Centinaio e alla Sottosegretaria Pesce di promuovere un incontro con la filiera italiana al completo per poter addivenire ad una posizione unitaria sulla questione.
È quanto chiesto ieri mattina dal Presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, in due distinte missive inviate al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, e per conoscenza alla Sottosegretaria Alessandra Pesce, e al Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Quest'anno, infatti, saranno rinnovate le cariche del COI, l'importante organismo internazionale che raccoglie tutti i Paesi produttori del mondo fondamentale per le regole e le discussioni del settore olivicolo.
«Da indiscrezioni insistenti, riportate anche da accreditati organi di stampa, sembra consolidarsi un asse tra Spagna e Tunisia, che fanno della quantità e non della qualità il proprio modello produttivo, per una proroga dell'attuale assetto che vede come Direttore esecutivo del COI, Abdellatif Ghedira, rappresentante dei produttori del Paese nordafricano, e come Direttore aggiunto lo spagnolo Jaime Lillo – ha scritto Sicolo nella sua lettera ai Ministri -. In base agli accordi pregressi, però, l'Italia dovrà esprimere i nuovi vertici di questo importante organismo».
«Alla luce delle sfide che ci attendono, e dei problemi che attanagliano il nostro settore, colpito da una fitopatia gravissima come la xylella, e da eventi calamitosi che hanno drasticamente ridotto la produzione, sarebbe importantissimo per il nostro Paese riuscire a guidare i processi futuri – ha scritto nella missiva il Presidente della più importante organizzazione della produzione olivicola italiana -. La posizione unitaria dell'Italia, in tutte le sue componenti, ha evitato che possibili provvedimenti gravemente dannosi per la qualità del nostro olio extravergine d'oliva, come l'abolizione del panel test, potessero essere assunti in questi anni a scapito dei produttori e dei consumatori».
Sicolo ha chiesto al Ministro Centinaio e alla Sottosegretaria Pesce di promuovere un incontro con la filiera italiana al completo per poter addivenire ad una posizione unitaria sulla questione.