Nuovo corso per il Gal Fior d'Olivi
Firmato l’allargamento a sei comuni per puntare un finanziamento da 8 milioni di euro
lunedì 26 settembre 2016
Cambia il Gruppo d'Azione Locale Fior d'Olivi che, quasi sette anni dopo la sua nascita, allarga i propri confini per adeguarsi ai nuovi scenari e resistere al taglio numerico dei Gruppi d'Azione Locale pugliesi.
Dietro la nuova strategia c'è il dimezzamento dei fondi europei per il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 della nostra regione, con la profezia dell'Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia che sarebbero sopravvissuti solo gli ambiti territoriali vicini al limite massimo dei 200.000 abitanti.
Così si passerà da 25 a 15 Gal e Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi lavoreranno assieme ai territori di Palo del Colle, Grumo Appula e Binetto provenienti dal Gal Conca Barese. L'accordo per il nuovo "Fior d'Olivi" è stato siglato sabato, nel Torrione Angioino di Bitonto, dal Presidente Gal Nicola Mercurio, dal nostro sindaco Tommaso Depalma, dai primi cittadini Ninni Gemmato di Terlizzi, Michele d'Atri di Grumo Appula, Anna Zaccheo di Palo del Colle, e dall'Assessore al Turismo di Binetto Donatella Burdi.
«I Comuni hanno superato i campanilismi – ha dichiarato Tommaso Depalma -, non hanno più paura di mettersi insieme. Hanno capito che senza aree vaste non ci si può più mettere in gioco, e che stare insieme può essere il valore aggiunto che può farci fare la differenza».
E assieme ai Comuni ci sono circa cento soci interessati al nuovo Piano di Azione Locale, ad un nuovo partenariato pubblico – privato; il capitale sociale di 20.000 euro è così distribuito: solo il 15% proviene dai sei Comuni che avranno pari dignità, un altro 15% da altri enti pubblici come l'Università di Bari, un 20% da confederazioni sindacali agricole (Cia, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura), un altro 20% da confederazioni sindacali non agricole (Lega Coop, Confcooperative, Confesercenti, Confcommercio, Sistema Commercio Impresa, Cna e Confsal), un 20% da soci privati non agricoli e il restante 10% da soci privati agricoli. Ognuna delle cinque fasce di soci esprimerà un proprio rappresentante nel consiglio d'amministrazione che resterà in carica per tre anni.
Oggi verrà presentata in Regione la domanda di partecipazione al bando di selezione per l'accesso ai finanziamenti PRS per la promozione e valorizzazione del territorio. L'esito si conoscerà entro fine ottobre e in caso di successo il Piano di Azione Locale beneficerà di 8 milioni di euro da utilizzare, dal gennaio 2017 al 2020, nello sviluppo e nell'innovazione delle filiere corte, nel turismo sostenibile, nella valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico, tre delle dodici aree a disposizione scelte ascoltando le richieste del territorio.
La convinzione dei partner è che con il nuovo assetto si possa lavorare al meglio per intercettare un turismo di tipo esperienziale.
Dietro la nuova strategia c'è il dimezzamento dei fondi europei per il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 della nostra regione, con la profezia dell'Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia che sarebbero sopravvissuti solo gli ambiti territoriali vicini al limite massimo dei 200.000 abitanti.
Così si passerà da 25 a 15 Gal e Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi lavoreranno assieme ai territori di Palo del Colle, Grumo Appula e Binetto provenienti dal Gal Conca Barese. L'accordo per il nuovo "Fior d'Olivi" è stato siglato sabato, nel Torrione Angioino di Bitonto, dal Presidente Gal Nicola Mercurio, dal nostro sindaco Tommaso Depalma, dai primi cittadini Ninni Gemmato di Terlizzi, Michele d'Atri di Grumo Appula, Anna Zaccheo di Palo del Colle, e dall'Assessore al Turismo di Binetto Donatella Burdi.
«I Comuni hanno superato i campanilismi – ha dichiarato Tommaso Depalma -, non hanno più paura di mettersi insieme. Hanno capito che senza aree vaste non ci si può più mettere in gioco, e che stare insieme può essere il valore aggiunto che può farci fare la differenza».
E assieme ai Comuni ci sono circa cento soci interessati al nuovo Piano di Azione Locale, ad un nuovo partenariato pubblico – privato; il capitale sociale di 20.000 euro è così distribuito: solo il 15% proviene dai sei Comuni che avranno pari dignità, un altro 15% da altri enti pubblici come l'Università di Bari, un 20% da confederazioni sindacali agricole (Cia, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura), un altro 20% da confederazioni sindacali non agricole (Lega Coop, Confcooperative, Confesercenti, Confcommercio, Sistema Commercio Impresa, Cna e Confsal), un 20% da soci privati non agricoli e il restante 10% da soci privati agricoli. Ognuna delle cinque fasce di soci esprimerà un proprio rappresentante nel consiglio d'amministrazione che resterà in carica per tre anni.
Oggi verrà presentata in Regione la domanda di partecipazione al bando di selezione per l'accesso ai finanziamenti PRS per la promozione e valorizzazione del territorio. L'esito si conoscerà entro fine ottobre e in caso di successo il Piano di Azione Locale beneficerà di 8 milioni di euro da utilizzare, dal gennaio 2017 al 2020, nello sviluppo e nell'innovazione delle filiere corte, nel turismo sostenibile, nella valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico, tre delle dodici aree a disposizione scelte ascoltando le richieste del territorio.
La convinzione dei partner è che con il nuovo assetto si possa lavorare al meglio per intercettare un turismo di tipo esperienziale.