Nuovi recuperi di tartarughe nei primi giorni del 2015
Un esemplare lungo 84 centimetri è stato recuperato nei pressi del residence Andromeda
lunedì 5 gennaio 2015
12.26
Incessante attività per il centro di recupero tartarughe marine di Molfetta con l'arrivo dei primi tre ospiti del 2015.
La prima tartaruga, di circa 25 centimetri di carapace, è stata recuperata con un piccolo amo nella bocca dalla Capitaneria di Porto di Barletta. Arrivata al centro molfettese in stato ipotermico sarà sottoposta nei prossimi giorni ad un piccolo intervento chirurgico. Le altre due sono state recuperate al largo di Trani dalla marineria biscegliese durante battute di pesca a strascico.
Una caretta caretta è stata recuperata dal motopesca "Argonauta" di Andrea e Domenico Napoletano mentre una più grande, che presenta 85 centimetri di lunghezza carapace e del peso di circa 70 chilogrammi è stata recuperata dal motopesca "Nuova Giovanna" di Michele Monopoli e Pietro Dell'Olio. Entrambe le tartarughe sono state consegnate a Pasquale Salvemini, del WWF e responsabile del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. Le due tartarughe sono in buone condizioni di salute, come è emerso dalla visita veterinaria, e resteranno per qualche tempo presso la locale struttura per essere monitorate per poi tornare il libertà.
A questi primi recuperi, però, vanno aggiunti i primi spiaggiamenti di carcasse di caretta caretta lungo le nostre coste. Sono sette al momento quelle censite tra Barletta, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo e Santo Spirito. La più grande con carapace di 84 centimetri di lunghezza è stata rinvenuta nei pressi del residence Andromeda a Giovinazzo. Le tartarughe si trovavano in avanzato stato di decomposizione, condizione che impedisce l'esecuzione della necroscopie. Molte di esse presentavano il prolasso cloacale, segno valutabile macroscopicamente e riconducibile alla morte per annegamento.
Pasquale Salvemini ha indicato tra gli obiettivi per il nuovo anno quello di continuare con la sensibilizzazione degli operatori della pesca per cercare di ottenere nuove collaborazioni al fine di salvaguardare il più possibile questi animali. Anche nel 2015 il centro molfettese apre le porte a scolaresche di tutte le età con la finalità di educare al rispetto dell'ambiente e far conoscere questi animali spesso considerati lontani.
Non mancheranno, inoltre, le liberazioni della tartarughe ricoverate presso il centro di recupero.
La prima tartaruga, di circa 25 centimetri di carapace, è stata recuperata con un piccolo amo nella bocca dalla Capitaneria di Porto di Barletta. Arrivata al centro molfettese in stato ipotermico sarà sottoposta nei prossimi giorni ad un piccolo intervento chirurgico. Le altre due sono state recuperate al largo di Trani dalla marineria biscegliese durante battute di pesca a strascico.
Una caretta caretta è stata recuperata dal motopesca "Argonauta" di Andrea e Domenico Napoletano mentre una più grande, che presenta 85 centimetri di lunghezza carapace e del peso di circa 70 chilogrammi è stata recuperata dal motopesca "Nuova Giovanna" di Michele Monopoli e Pietro Dell'Olio. Entrambe le tartarughe sono state consegnate a Pasquale Salvemini, del WWF e responsabile del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. Le due tartarughe sono in buone condizioni di salute, come è emerso dalla visita veterinaria, e resteranno per qualche tempo presso la locale struttura per essere monitorate per poi tornare il libertà.
A questi primi recuperi, però, vanno aggiunti i primi spiaggiamenti di carcasse di caretta caretta lungo le nostre coste. Sono sette al momento quelle censite tra Barletta, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo e Santo Spirito. La più grande con carapace di 84 centimetri di lunghezza è stata rinvenuta nei pressi del residence Andromeda a Giovinazzo. Le tartarughe si trovavano in avanzato stato di decomposizione, condizione che impedisce l'esecuzione della necroscopie. Molte di esse presentavano il prolasso cloacale, segno valutabile macroscopicamente e riconducibile alla morte per annegamento.
Pasquale Salvemini ha indicato tra gli obiettivi per il nuovo anno quello di continuare con la sensibilizzazione degli operatori della pesca per cercare di ottenere nuove collaborazioni al fine di salvaguardare il più possibile questi animali. Anche nel 2015 il centro molfettese apre le porte a scolaresche di tutte le età con la finalità di educare al rispetto dell'ambiente e far conoscere questi animali spesso considerati lontani.
Non mancheranno, inoltre, le liberazioni della tartarughe ricoverate presso il centro di recupero.