Nuova discarica, individuati 28 ipotetici siti

Due sarebbero nel territorio di Giovinazzo

sabato 27 dicembre 2014 15.13
A cura di Gianluca Battista
Nuova discarica cercasi. La Provincia di Bari ha commissionato all'Ato (Ambito territoriale ottimale) una ricognizione su cave e siti in cui poter far nascere una nuova zona di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi.

In tutta l'ex provincia barese, secondo il servizio Edilizia Pubblica, Territorio e Ambiente della Provincia di Bari, che ha trasmesso il risultato delle valutazioni effettuate attraverso i database geografici, sono 28 i siti individuati come possibili discariche, risultati compatibili con i criteri di localizzazione presi in esame, su un totale di 426 siti oggetto di attività estrattiva censiti a livello regionale da sottoporre «nei tempi più celeri possibili, - è scritto nella lettera dello scorso 12 dicembre che l'Ato Bari ha inviato a Regione Puglia, Provincia di Bari e comuni dell'Ato - alla valutazione del comitato tecnico dell'Ato». Ricerca quindi, non vuol dire che la cosa si farà. Ma crescono le preoccupazioni dopo che alcuni media regionali ne hanno dato notizia.

Il territorio giovinazzese, sempre secondo questo monitoraggio, sarebbe interessato da due siti, mentre sta molto peggio Bitonto, nel cui territorio ne sono stati individuati ben sei. Quattro invece quelli selezionati nei comuni di Bari e Corato, tre i siti individuati a Palo del Colle, due a Ruvo di Puglia e Gioia del Colle, uno ciascuno ad Altamura, Bitetto, Bitritto, Casamassima e Monopoli. Cause di esclusione delle scelte sono stati la presenza di boschi e foreste, zone carsiche, quelle a rischio sismico e caratterizzate da protezione delle risorse idriche, quelle sottoposte a tutela da dissesti e calamità e quelle con vincoli ambientali e culturali.

Le politiche regionali e provinciali in fatto di rifiuti, i giovinazzesi lo sanno, non sono state delle migliori. Ora questa nuova esigenza a testimoniare una emergenza che inizia a diventare pressante. Prima o poi qualcuno dovrà pagare il conto di decennali scelte sbagliate. Speriamo non siano solo i cittadini.