Nonna Angela prepara i sasanelli

Profumo di tradizione nella ricetta casalinga dei dolci tipici della festa di Ognissanti

domenica 28 ottobre 2018
Il territorio dell'Alta Murgia ne rivendica la paternità, ma non è azzardato dire che i sasanelli sono patrimonio dell'intera Area Metropolitana di Bari, ed in qualche modo della Puglia, e figurano al primo posto della classifica dei dessert più amati del periodo della Festa di Ognissanti e della commemorazione dei defunti per il loro sapore speziato ed il trionfo di aromi tipicamente autunnali che li caratterizza.
Tondeggianti, scuri e rugosi all'esterno, ma soffici e gustosi all'interno, i sasanelli sono dolci rustici ed al tempo stesso raffinati, irresistibili se preparati in casa dalle mani capaci ed amorevoli delle massaie, che con la loro arte semplice riescono a dare quel tocco in più di insuperabile bontà.
Per questo, abbiamo chiesto ad Angela Stallone di svelarci la ricetta di questa delizia dolciaria tutta nostra, lei che, come tante instancabili casalinghe e nonne, è custode di tradizioni intramontabili, espressione di una cultura contadina. Nonna Angela ci ha aperto le porte della sua cucina senza esitazione, per farci vedere dal vivo come si preparano "le sassanìidde'.

Angela, innanzitutto grazie di averci accolti nel suo regno. Ci dice quali sono gli ingredienti per preparare i sasanelli?

Vi do la ricetta per una grande quantità di dolcetti. Allora, 1 kg di farina, 200 gr. di zucchero, 100 gr. di olio extravergine d'oliva, 400 gr. di mandorle, 20 gr. di ammoniaca, cioccolato fondente quanto se ne vuole, cannella, limone e mandarino grattugiati quanto basta. Non bisogna però dimenticare l'ingrediente fondamentale: il vincotto di fichi. Circa ½ litro, se il liquido è denso, ma bisogna calcolare quanto versarne in base alla consistenza dell'impasto.

Come cominciamo?

Prima di iniziare, bisogna preparare il lavoro. Tostiamo i 400 gr. di mandorle, ne sbollentiamo un altro po' per togliere la buccia e passiamo anche queste in forno. Poi, naturalmente, grattugiamo gli agrumi.

Questa è la fase preliminare. Come continuiamo il procedimento?

Mettiamo sul ripiano le mandorle, ridotte a pezzettini con il mattarello, la farina e lo zucchero. Dopo aggiungiamo gli aromi: la cannella, il limone ed il mandarino. La quantità varia dalle preferenze di ciascuno, ma in linea di massima più se ne mette meglio è, perché questo si devono sentire le spezie.

Cos'altro aggiungiamo in seguito?

Adesso aggiungiamo il cioccolato fondente a pezzettini, sempre quanto se ne vuole ma non troppo per non far dilatare l'impasto. Poi al centro formiamo una piccola duna ed all'interno versiamo l'olio, l'ammoniaca e cominciamo ad amalgamare bene, perché lo zucchero deve penetrare dappertutto.

Manca il re degli ingredienti di questo dolce: il vincotto...

Sì, è arrivato il suo momento. Non lo versiamo tutto da subito, dobbiamo vedere quanto si colora il preparato e fare attenzione che non diventi troppo morbido. A poco a poco che versiamo, amalgamiamo e formiamo una specie di rotolo.

Chiarissimo. Sembra che tutti gli ingredienti siano stati aggiunti. Cosa ci resta da fare?

Se abbiamo unito bene il tutto, dobbiamo solo creare la forma. Prendiamo un po' di impasto e creiamo piccole palline. Se si attaccano alle mani, ci aiutiamo con un po' d'olio. Le mettiamo in una teglia su carta da forno e sopra poniamo due pezzi di mandorle che prima abbiamo sbucciato e tostato, premendo leggermente sulla pallina. Poi in forno a 180° per circa mezz'ora. Ecco qua, abbiamo finito.

Profumi e ricordi ci hanno accarezzato mentre aspettavamo che i sasanelli fossero pronti. I profumi erano quelli degli aromi semplici ma decisi degli ingredienti ed i ricordi sgorgavano dal racconto emozionato di nonna Angela, che prepara da sempre e con amore questa prelibatezza nel periodo autunnale per figli, nipoti, parenti ed amici. Anche il vincotto lo produce lei stessa seguendo un procedimento lungo e minuzioso, da quei fichi di cui prima aveva cura il marito Giuseppe ed adesso il figlio Pasquale.

Tasselli di vita che parlano di duro lavoro, sacrificio ed autenticità e sono garanzia assoluta di qualità e genuinità, che risalta alla vista ed al gusto.
Sotto il nostro articolo, le foto con tutte le fasi del procedimento.
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