"Non una in meno", un flash mob al Parco Scianatico sulla violenza sulle donne

Ieri sera Terre di Giovinazzo ha fatto sentire la sua voce contro un fenomeno mai troppo sotto i riflettori

sabato 25 novembre 2017 13.00
A cura di Marzia Morva
Un incontro a più voci, "Non una in meno", per riflettere sul drammatico tema della violenza sulle donne si è svolto nel Parco Scianatico di Giovinazzo, ieri sera, 24 novembre, a cura del Movimento politico Terre di Giovinazzo, in collaborazione con l'Associazione Ginnastica Iris ed il Cus Bari, in occasione della "Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne" ,che si celebra oggi 25 novembre.

L'iniziativa, molto interessante perché ricca di contenuti utili ad una riflessione sul tema della violenza di genere, è stata ideata dal gruppo femminile del movimento politico, dalla Vicepresidentessa Luigia Bellifemine e da Valentina D'ambrosio, Annamaria Marrano e Carmela Casadibari.

La location del Parco Scianatico è stata da loro scelta perché in quel luogo, lo scorso anno, è stata installata dalla Fidapa una panchina rossa che ha reso omaggio alle donne vittime di violenza.

Dopo i saluti della Vicepresidentessa Luigia Bellifemine si è svolto, sul campo di calcetto, un flah mob a cura dell'allenatrice Monica Scivetti e delle giovani ginnaste dell'Iris.

L'evento è proseguito con il dibattito introdotto da Alfonso Arbore, Presidente del Consiglio comunale, che, unitamente ai saluti istituzionali da parte dell'Amministrazione Comunale, ha presentato la tematica ponendo in evidenza come il fenomeno "violenza" sia in aumento vertiginoso, nonostante siano tante le iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica.

Per il rispetto della parità di genere, sia Arbore che tutti gli ospiti intervenuti hanno sottolineato quanto sia di rilevante importanza puntare l'attenzione sui giovani e sulla scuola, con l'attuazione di progetti di valorizzazione del rispetto della "parità di genere" quale valore umano da interiorizzare. Tanti i ragazzi tra il pubblico che hanno seguito l'evento; tra loro un nutrito gruppo di studenti del Liceo Classico-Scientifico "M. Spinelli" di Giovinazzo.

In apertura è stato rivolto un caloroso applauso alle giovani atlete di ginnastica ritmica dell'Iris per il loro talento visto che gareggiano in serie A. Poi la parola è passata ad Alberto Boccuto del Cus Bari, allenatore della squadra di canottaggio, che ha presentato un video sulla regata "Via le mani", svoltasi a Roma qualche settimana fa e rivolta ad equipaggi sia maschili sia femminili.

Tutto ciò per rafforzare il messaggio "il canottaggio contro la violenza di genere" dal quale viene fuori la forza, la tenacia e la determinazione delle donne che praticano questo sport nel passato visto solo come attività sportiva maschile. Infatti, con oltre settanta anni di attività alle spalle, ora il Cus Bari ha tre equipaggi femminili. Un gruppo di liceali delle classi di quarta e di quinta ha dato il suo contributo nella riflessione in corso facendo un excursus letterario tra testi antichi come quello di Tacito, un testo poetico di William Shakespeare illustrato su un cartellone per giungere a testi di canzoni e video musicali che hanno espressamente raccontato la violenza sulle donne.

L'Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo, Teresa Discioscia, ha citato il decreto legge del 2011 approvato in Senato nel quadro della "Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne" e ha raccontato dell'esperienza di sua figlia, Maresciallo dei Carabinieri ad Enna, in Sicilia. Già partendo dal ruolo lavorativo ha sdoganato il concetto di un compito solo maschile, raccontando poi come la carabiniera sia stata il primo Maresciallo donna nella zona e che nel suo lavoro si occupa costantemente di violenza di genere, dimostrando di essere al pari dei colleghi uomini e riuscendo a superare quel gap che le donne pagane anche in ambito lavorativo.

Secondo la Discioscia, molto è stato fatto in tema di violenza di genere ma molto c'è ancora da fare, ponendo l'accento sull'importanza della famiglia, primo nucleo che deve educare e formare i giovani al valore del rispetto verso la donna persona-essere umano e non possesso né oggetto nelle mani degli uomini. Anch'ella ha fatto eco ad Arbore, ricordando la primaria funzione dell'educazione delle nuove generazioni attraverso l'impegno a scuola.

All'avvocato Domenico Gagliardi, ex Presidente della sezione di Molfetta di Amnesty International, il compito di entrare nello specifico delle leggi, della normativa in materia di violenza sulle donne, spiegando innanzitutto le diverse tipologie di violenza: fisica, psicologica, domestica, stalking e stupro etnico.

L'avvocato ha focalizzato l'attenzione dei presenti sulla denuncia che deve essere messa in atto dalle donne, anche se non è facile gestire le conseguenze che da quella denuncia scaturiscono, spiegando dal punto di vista penale le sfaccettature della problematica e del tentativo di risoluzione. La repressione, ha affermato l'avvocato, «è importante tanto quanto l'educazione al rispetto ed il supporto istituzionale» che deve attivarsi con l'apertura dello sportello antiviolenza. In un sistema d'Ambito territoriale, è molto importante quanto si sta per istituire a Molfetta con il Centro antiviolenza in memoria di Anna Maria Bufi, giovane donna che fu assassinata negli anni '90.

La conclusione dell'evento è toccata a Gaetano Spanò, Presidente del Movimento politico Terre di Giovinazzo che ha condotto i presenti ad una riflessione emozionale rivolta alla donna ed al rispetto che lei merita: «Il limite nella nostra testa - ha detto con forza - e c'è ancora tanto da fare», ha poi concluso.

Condivisione di obiettivi, complementarietà, sostegno al di là del genere e coinvolgimento delle giovani generazioni. Questo è il messaggio partito dal Parco Scianatico ieri sera sul tema della violenza sulle donne. Ed il testimone sarà raccolto stasera con la fiaccolata Fidapa che partirà dalle 18.00 dai piedi di Palazzo di Città.