«Noi scegliamo di abbracciare Giovinazzo»

I propositi di Abbracciamo la Città: «Per una Giovinazzo condivisa e non divisa»

mercoledì 28 settembre 2016
Una nuova realtà politica pronta ad abbracciare Giovinazzo per «essere vicini al paese, alla gente che lo vive restando aperti ad accogliere il contributo sincero e disinteressato di chiunque abbia voglia di condividere i nostri principi etici».

Così si presenta Abbracciamo la Città, la costituenda lista elettorale presieduta da Michele Poli (il vice presidente è Giovanni Amoia, il segretario è Francesco Marzella, la tesoriera è Giuseppina Piscitelli) e «nata dal desiderio - è scritto nello statuto - di mettersi in ascolto dei bisogni della gente e contribuire in tal modo a migliorare il paese».

Il movimento, in parte già impegnato nella recente campagna elettorale regionale nella ricerca di consensi a favore dell'ex prefetto Antonio Nunziante, brillantemente eletto consigliere regionale e successivamente designato vice presidente della Regione Puglia, è formato da persone che per la prima volta si affacciano al mondo della politica ma che, negli anni passati, hanno operato con passione nella società civile e nell'associazionismo.

Persone che non hanno timore di mettersi in gioco. E che adesso, in vista delle prossime amministrative, hanno scelto di abbracciare il coraggio, hanno scelto di abbracciare la città: «Il nome del movimento – si legge ancora - esprime in sintesi la nostra visione di città e l'intenzione di concretizzarla attraverso un progetto chiaro e preciso: focalizzare l'attenzione non solo sui suoi problemi, ma anche sulle sue aspirazioni, sulle sane spinte di crescita e di affermazione collettiva, facendo leva sul bisogno della gente di non abitare semplicemente il proprio territorio ma di viverlo affrontando in maniera solidale le problematiche comuni».

Abbracciamo la Città è pronta a scendere nelle piazze, con tutto il proprio entusiasmo, per «portare avanti delle valide aspirazioni attraverso un programma che non è il frutto di alchimie partitiche ma l'esito di un confronto, di una collaborazione, di una condivisione capaci di ridare senso al fare politica e di assimilare i luoghi dove essa si fa alle officine e ai laboratori artigianali. Sì, perché c'è bisogno di abilità artigianali per far quadrare i conti, non della lingua sciolta.

Servono artigiani dell'urbanistica, artigiani del turismo, artigiani della mobilità sostenibile. Il nostro comune impegno sarà quello di realizzare un programma basato su obiettivi concreti, capaci di ridestare, nei giovinazzesi, l'interesse per la politica, intesa come gestione del bene comune, come l'insieme di quelle azioni positive e virtuose in grado migliorare la qualità di vita delle nostre famiglie, capaci di restituire la città ai cittadini e i cittadini alla città, di offrire spazi non semplicemente da abitare ma da vivere.

Qualcuno ha scritto che l'abbraccio è stato inventato per far sapere al prossimo che gli si vuole bene, eventualmente anche senza dir nulla. Abbracciare avvicina ed esiste una sola cosa più bella dell'abbracciare la città...ovvero, riabbracciare la città!».