No Triv: Giovinazzo chiama, Dubrovnik risponde
I due Consigli Comunali contro le trivelle in Adriatico
venerdì 7 agosto 2015
03.00
Il mar Adriatico come una risorsa da amare, da conservare e preservare. Luogo della memoria, delle tradizioni, ma anche veicolo per un turismo ecosostenibile, che valorizzi il territorio.
È questo l'intento del movimento "No Triv", che sta smuovendo opinione pubblica, associazioni e politica sul tema delle richieste di trivellazioni avanzate da alcune compagnie petrolifere. Il Governo guidato da Matteo Renzi ne ha concesse alcune ed il fronte contro queste decisioni si è andato allargando, soprattutto da quando è stato reso noto che vi sarebbero altre richieste in tal senso.
Anche diversi Consigli Comunali pugliesi hanno votato un ordine del giorno che invita il neo-Governatore, Michele Emiliano, a portare avanti le istanze della popolazione contro questi provvedimenti presi da Palazzo Chigi. In particolare, l'ultima seduta della massima assise cittadina, ha portato tutte le forze politiche verso una posizione comune di ferma opposizione alle concessioni.
Domenica scorsa, poi, durante la "Regata dei Gonfaloni" in cala Porto, è giunta una notizia che ha rafforzato l'idea che si stia andando verso la giusta direzione. A comunicarla è stata Francesco Cervone, Consigliere di maggioranza, lì in veste di Direttore Sportivo dell'Associazione Vogatori, il quale ha sottolineato come fosse ospite a Giovinazzo un suo omologo (in quel caso si trattava di un Consigliere di opposizione, ndr) di Dubrovnik, vogatore dell'equipaggio croato. Quest'ultimo ha ribadito che il Consiglio Comunale della splendida città dell'altra sponda adriatica si è schierato, anch'esso, contro le trivellazioni in una recente assemblea pubblica.
Anche la Croazia, quindi, dopo alcuni tentennamenti, inizia a schierarsi con questo ampio fronte che va via via assumendo dimensioni continentali. In Adriatico stop all'attività di ricerca del petrolio, per salvaguardare fauna e flora marina, ma soprattutto per continuare a portare avanti un turismo che metta la bellezza di questo mare al centro del proprio indotto.
Una richiesta forte che qualcuno, nelle stanze dei bottoni, dovrà prima o poi ascoltare.
È questo l'intento del movimento "No Triv", che sta smuovendo opinione pubblica, associazioni e politica sul tema delle richieste di trivellazioni avanzate da alcune compagnie petrolifere. Il Governo guidato da Matteo Renzi ne ha concesse alcune ed il fronte contro queste decisioni si è andato allargando, soprattutto da quando è stato reso noto che vi sarebbero altre richieste in tal senso.
Anche diversi Consigli Comunali pugliesi hanno votato un ordine del giorno che invita il neo-Governatore, Michele Emiliano, a portare avanti le istanze della popolazione contro questi provvedimenti presi da Palazzo Chigi. In particolare, l'ultima seduta della massima assise cittadina, ha portato tutte le forze politiche verso una posizione comune di ferma opposizione alle concessioni.
Domenica scorsa, poi, durante la "Regata dei Gonfaloni" in cala Porto, è giunta una notizia che ha rafforzato l'idea che si stia andando verso la giusta direzione. A comunicarla è stata Francesco Cervone, Consigliere di maggioranza, lì in veste di Direttore Sportivo dell'Associazione Vogatori, il quale ha sottolineato come fosse ospite a Giovinazzo un suo omologo (in quel caso si trattava di un Consigliere di opposizione, ndr) di Dubrovnik, vogatore dell'equipaggio croato. Quest'ultimo ha ribadito che il Consiglio Comunale della splendida città dell'altra sponda adriatica si è schierato, anch'esso, contro le trivellazioni in una recente assemblea pubblica.
Anche la Croazia, quindi, dopo alcuni tentennamenti, inizia a schierarsi con questo ampio fronte che va via via assumendo dimensioni continentali. In Adriatico stop all'attività di ricerca del petrolio, per salvaguardare fauna e flora marina, ma soprattutto per continuare a portare avanti un turismo che metta la bellezza di questo mare al centro del proprio indotto.
Una richiesta forte che qualcuno, nelle stanze dei bottoni, dovrà prima o poi ascoltare.