Nicola Giotti vicepresidente nazionale di Confartigianato settore dolciario
Soddisfazione di tutto il settore pugliese. Presidente sarà il veneto Cristiano Luigi Gaggion
martedì 8 ottobre 2024
Il veneto Cristiano Luigi Gaggion è il nuovo presidente di Confartigianato Dolciario. Ad affiancarlo nel ruolo di vice presidenti saranno il giovinazzese Nicola Giotti (Puglia) e Antonio Fragomeni (Calabria). A completare il consiglio nazionale saranno Paolo Michetti, Giorgio Venudo, Massimo Rivoltini, Barbara Serrani, Alessandro Del Trotti, Massimo Peruzzi e Claudio Commissari.
Soddisfazione di Nicola Giotti che ha ribadito, da noi intercettato telefonicamente, la sua totale dedizione «ad un progetto di crescita dell'intero settore, cercando di essere ancor di più ambasciatore della nostra terra, che tanto ha da dare ancora».
«Ritengo fondamentale – ha sottolineato il Presidente Gaggion – rilanciare il massimo coinvolgimento di tutti i dirigenti, perché sono convinto che la partecipazione e il confronto siano la base per lo sviluppo di strategie e la loro successiva realizzazione. È mia intenzione impostare il lavoro dei prossimi 4 anni con una logica della condivisione delle decisioni Presterò attenzione a un nuovo approccio comunicativo che coinvolga i vari livelli del Sistema Confartigianato, per convergere su obiettivi e decisioni, da cui potranno nascere le successive azioni».
«La maggior parte delle norme che regolano sia i mercati sia l'attività produttiva del settore alimentare – ha aggiunto il nuovo Presidente di Confartigianato Dolciario – sono di origine europea, e alle istituzioni italiane rimane spesso un piccolo margine per regolamentare ciò che non è già disciplinato. I mestieri rappresentati dal nostro direttivo coprono una vasta e varia gamma di prodotti, e questo impone la massima attenzione nel presidio costante dell'ambito normativo, sia esso nazionale che europeo, al fine di intercettare sul nascere le norme e formulare proposte per migliorarle, a tutela degli interessi generali del settore artigiano alimentare, ma soprattutto per quelli settoriali rappresentati nel nostro gruppo di mestiere. In questo contesto, garantisco la mia disponibilità e il mio impegno a presidiare l'ambito legislativo nazionale e comunitario, prestando attenzione ai nuovi provvedimenti che impattano sul nostro mercato, ma anche ai temi storici, tra i quali la sicurezza alimentare, i "novel food", i prodotti coltivati (ad esempio la carne), l'etichettatura, ma anche altri più recenti, in primis la sostenibilità, che può essere declinata in molteplici sfaccettature applicabili al nostro settore».
Secondo il Presidente Gaggion «l'agroalimentare rappresenta un settore strategico per la nostra economia, nonché uno degli elementi più importanti del Made in Italy, ovvero quel complesso di prodotti di qualità esportati e apprezzati nel mondo, e che contribuiscono a diffondere l'immagine dell'Italia come paese dove è alta la qualità della vita. Le imprese artigiane del settore alimentare sono una parte importante dell'economia locale e rappresentano, con i loro prodotti, un valore aggiunto molto apprezzato in chiave turistica, tanto da essere uno dei principali motivi di scelta della destinazione da parte dei visitatori. Le nostre imprese e i nostri prodotti sono l'espressione del radicamento nel territorio, geograficamente, culturalmente, ma anche storicamente, e questo fa di noi anche portatori di altri elementi intangibili: informazioni, cultura, storia, saperi, tradizioni, ecc. Questi sono fattori su cui dovremmo lavorare, perché sono sempre più percepiti come un valore aggiunto del prodotto ed elemento distintivo e di attrazione territoriale. Il turista cerca, infatti, sempre più un legame intimo e profondo tra il prodotto e la terra che lo esprime. Il cliente tende sempre più a vivere l'esperienza dell'acquisto come un fatto emozionale, in un rapporto di personalizzazione della relazione commerciale, ambito in cui noi artigiani abbiamo ampi margini di crescita e di guadagno, ottenendo, in molti casi, anche la fidelizzazione a medio e lungo termine, ovvero a vacanza terminata. Per questa ragione, le nostre imprese dovrebbero maggiormente dialogare con gli operatori dell'accoglienza e del turismo in generale, al fine di costruire un'offerta strutturata e completa, che rappresenti, esprima e valorizzi il bello e il buono del loro territorio. L'idea è dunque quella di organizzare momenti di studio, condivisione e progettazione di format e materiali pronti per essere replicati e utilizzati dal territorio per l'avvio di progetti in chiave turistica. Su questo versante, il mio impegno sarà rafforzare il legame tra gruppo dirigente e associazioni territoriali. Nell'ambito delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro si esplica uno dei principali ruoli dei dirigenti: la rappresentanza dell'associazione nazionale. Su questo tema, garantisco fin da ora il mio impegno a presidiare i tavoli nazionali di trattativa, garantendo il massimo coinvolgimento dei colleghi dirigenti e delle strutture associative territoriali».
Soddisfazione di Nicola Giotti che ha ribadito, da noi intercettato telefonicamente, la sua totale dedizione «ad un progetto di crescita dell'intero settore, cercando di essere ancor di più ambasciatore della nostra terra, che tanto ha da dare ancora».
«Ritengo fondamentale – ha sottolineato il Presidente Gaggion – rilanciare il massimo coinvolgimento di tutti i dirigenti, perché sono convinto che la partecipazione e il confronto siano la base per lo sviluppo di strategie e la loro successiva realizzazione. È mia intenzione impostare il lavoro dei prossimi 4 anni con una logica della condivisione delle decisioni Presterò attenzione a un nuovo approccio comunicativo che coinvolga i vari livelli del Sistema Confartigianato, per convergere su obiettivi e decisioni, da cui potranno nascere le successive azioni».
«La maggior parte delle norme che regolano sia i mercati sia l'attività produttiva del settore alimentare – ha aggiunto il nuovo Presidente di Confartigianato Dolciario – sono di origine europea, e alle istituzioni italiane rimane spesso un piccolo margine per regolamentare ciò che non è già disciplinato. I mestieri rappresentati dal nostro direttivo coprono una vasta e varia gamma di prodotti, e questo impone la massima attenzione nel presidio costante dell'ambito normativo, sia esso nazionale che europeo, al fine di intercettare sul nascere le norme e formulare proposte per migliorarle, a tutela degli interessi generali del settore artigiano alimentare, ma soprattutto per quelli settoriali rappresentati nel nostro gruppo di mestiere. In questo contesto, garantisco la mia disponibilità e il mio impegno a presidiare l'ambito legislativo nazionale e comunitario, prestando attenzione ai nuovi provvedimenti che impattano sul nostro mercato, ma anche ai temi storici, tra i quali la sicurezza alimentare, i "novel food", i prodotti coltivati (ad esempio la carne), l'etichettatura, ma anche altri più recenti, in primis la sostenibilità, che può essere declinata in molteplici sfaccettature applicabili al nostro settore».
Secondo il Presidente Gaggion «l'agroalimentare rappresenta un settore strategico per la nostra economia, nonché uno degli elementi più importanti del Made in Italy, ovvero quel complesso di prodotti di qualità esportati e apprezzati nel mondo, e che contribuiscono a diffondere l'immagine dell'Italia come paese dove è alta la qualità della vita. Le imprese artigiane del settore alimentare sono una parte importante dell'economia locale e rappresentano, con i loro prodotti, un valore aggiunto molto apprezzato in chiave turistica, tanto da essere uno dei principali motivi di scelta della destinazione da parte dei visitatori. Le nostre imprese e i nostri prodotti sono l'espressione del radicamento nel territorio, geograficamente, culturalmente, ma anche storicamente, e questo fa di noi anche portatori di altri elementi intangibili: informazioni, cultura, storia, saperi, tradizioni, ecc. Questi sono fattori su cui dovremmo lavorare, perché sono sempre più percepiti come un valore aggiunto del prodotto ed elemento distintivo e di attrazione territoriale. Il turista cerca, infatti, sempre più un legame intimo e profondo tra il prodotto e la terra che lo esprime. Il cliente tende sempre più a vivere l'esperienza dell'acquisto come un fatto emozionale, in un rapporto di personalizzazione della relazione commerciale, ambito in cui noi artigiani abbiamo ampi margini di crescita e di guadagno, ottenendo, in molti casi, anche la fidelizzazione a medio e lungo termine, ovvero a vacanza terminata. Per questa ragione, le nostre imprese dovrebbero maggiormente dialogare con gli operatori dell'accoglienza e del turismo in generale, al fine di costruire un'offerta strutturata e completa, che rappresenti, esprima e valorizzi il bello e il buono del loro territorio. L'idea è dunque quella di organizzare momenti di studio, condivisione e progettazione di format e materiali pronti per essere replicati e utilizzati dal territorio per l'avvio di progetti in chiave turistica. Su questo versante, il mio impegno sarà rafforzare il legame tra gruppo dirigente e associazioni territoriali. Nell'ambito delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro si esplica uno dei principali ruoli dei dirigenti: la rappresentanza dell'associazione nazionale. Su questo tema, garantisco fin da ora il mio impegno a presidiare i tavoli nazionali di trattativa, garantendo il massimo coinvolgimento dei colleghi dirigenti e delle strutture associative territoriali».