Nicola Giotti dona un uovo al più grande cioccolatiere del mondo

Incontro a Roma con Stéphane Leroux, un'eminenza planetaria nel settore, colpito dalla tecnica dell'aerografo e dalla qualità dell'opera

giovedì 7 marzo 2019 10.53
A cura di Gianluca Battista
MOF ovvero Meilleurs Ouvriers de France. È questo il titolo di grande prestigio che il Paese d'oltralpe ha assegnato a Stéphane Leroux, probabilmente il miglior maestro cioccolatiere del mondo. Una vera e propria eminenza nel settore. Più di lui, nessun altro, insomma. Orgoglio di Francia, col titolo celebrato con tanto di cerimonia all'Eliseo, e mito assoluto per chi lavora in quell'ambito. Un punto di riferimento non solo per chi si approccia all'arte pasticcera, ma anche per coloro i quali sono già affermati da tempo.

Come nel caso del giovinazzese Nicola Giotti, maestro aerografista, ambasciatore di Puglia in tante rassegne che promuovono questa stupenda forma artistica che si sposa perfettamente con il sapere antico di preparare dolci di alto livello.

Nicola Giotti ha incontrato Leroux nella capitale, all'Aroma Academy di un altro mostro della pasticceria, il campione del mondo Davide Malizia. E la scorsa settimana gli ha regalato una delle sue creazioni, con il ritratto del suo volto, sostanzialmente perfetto.

Una perfezione che ha ammaliato il maestro cioccolatiere transalpino, rapito dalla tecnica difficilissima ormai brevettata dall'asso di casa nostra. Una tecnica che ha superato le difficoltà della forma ovoidale della superficie, dello spostamento dei pigmenti, dei riflessi. Tutto migliorato dall'apporto di due giganti dell'aerografia come Alberto Ponno e Giulia Riva, che a proposito di eccellenze, nel loro ambito, temono davvero poca concorrenza e che Giovinazzo ha ormai imparato a conoscere dopo il Festival Nazionale di Aerografia di due anni fa.

Dell'opera griffata Giotti, ma condita dai tanti preziosi insegnamenti di Ponno, restano impresse le proporzioni dei lineamenti, un tratto distintivo proprio del maestro che ha, più di tutti, saputo raccontare con l'aerografo la storia della Rossa di Maranello che fa palpitare i cuori di tanti italiani.

Leroux si è detto colpito dall'eccellenza di Giotti anche nella lavorazione del cioccolato, suo terreno prediletto ed ha chiesto alla rivista Pasticceria Internazionale di inserire nell'intervista che andrà a realizzare anche la storia di questo dono speciale venuto dalla Puglia.

Giotti diviene sempre più, al di là del suo ruolo in Confartigianato, un portatore sano di giovinazzesità nel mondo, uno che riesce a far vedere quanto bravi sappiamo essere in questa porzione d'Italia grazie a fatica, impegno, studio e dedizione. E le sue uova di cioccolato non sono più promozione per la sua attività, che non ne ha più bisogno da tempo, ma rappresentano uno spot per l'intera regione, con gli Enti pubblici che si avvalgono della sua consulenza per lanciare ancor di più il tacco della penisola in chiave turistico-attrattiva.

Ed ora anche in Francia sanno di cosa si tratta.