Natalicchio su Levante: «Si predica bene e si razzola male»
Il professore mette sotto accusa l'opera ed i materiali utilizzati
lunedì 8 maggio 2017
2.13
«Massì, che ci importa se predichiamo bene e razzoliamo male. Massì, ma che ce frega se facciamo gli amministratori sgargianti con i progetti e le realizzazioni degli altri. Massì, tanto chi se ne accorge!»
Così inizia un post di Antonello Natalicchio sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Sotto accusa la riqualificazione del Lungomare di Levante, secondo il candidato di Partito Democratico, Nuova Giovinazzo, Unione di Centro e Con Antonello-Sinistra Protagonista, affatto riuscita. Il professore punta il dito sulla reale fruibilità per portatori di handicap, sulle scritte ancora presenti lungo le antiche mura (in foto) e sul materiale utilizzato per realizzare alcune opere accessorie.
«Ah, beh - continua Natalicchio -. Forse forse se ne accorgono i cittadini che ogni giorno mettono il naso fuori di casa e registrano tutto nella mente. Perché pensare che si abbia a che fare con dei fessi è solo la pia illusione di chi crede di scamparla sempre. Vogliamo dare spazio ai diversamente abili a parole? Bene, perché in quello che vedete non c'è niente che poi effettivamente lo concretizzi. E allora ecco come rovinare l'ennesima opera pubblica immaginata e finanziata grazie all'impegno dell'amministrazione Natalicchio.
Chissà cosa direbbe - si chiede - chi ha riconosciuto il premio nel vedere che per la fretta di tagliare un nastro e per discutibili scelte realizzative i materiali stanno già trasudando ruggine (anche quelli che garantiscono la sicurezza come i mancorrenti e gli agganci della passerella), gli alberi sono secchi e le plafoniere già intaccate - tutte - dalla salsedine. E vogliamo parlare delle mura lasciate sporche e della pavimentazione molto poco rispettosa delle esigenze di chi è costretto a muoversi con deambulatori o carrozzelle?
Ah, no, ma parlano già i fatti».
Così inizia un post di Antonello Natalicchio sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Sotto accusa la riqualificazione del Lungomare di Levante, secondo il candidato di Partito Democratico, Nuova Giovinazzo, Unione di Centro e Con Antonello-Sinistra Protagonista, affatto riuscita. Il professore punta il dito sulla reale fruibilità per portatori di handicap, sulle scritte ancora presenti lungo le antiche mura (in foto) e sul materiale utilizzato per realizzare alcune opere accessorie.
«Ah, beh - continua Natalicchio -. Forse forse se ne accorgono i cittadini che ogni giorno mettono il naso fuori di casa e registrano tutto nella mente. Perché pensare che si abbia a che fare con dei fessi è solo la pia illusione di chi crede di scamparla sempre. Vogliamo dare spazio ai diversamente abili a parole? Bene, perché in quello che vedete non c'è niente che poi effettivamente lo concretizzi. E allora ecco come rovinare l'ennesima opera pubblica immaginata e finanziata grazie all'impegno dell'amministrazione Natalicchio.
Chissà cosa direbbe - si chiede - chi ha riconosciuto il premio nel vedere che per la fretta di tagliare un nastro e per discutibili scelte realizzative i materiali stanno già trasudando ruggine (anche quelli che garantiscono la sicurezza come i mancorrenti e gli agganci della passerella), gli alberi sono secchi e le plafoniere già intaccate - tutte - dalla salsedine. E vogliamo parlare delle mura lasciate sporche e della pavimentazione molto poco rispettosa delle esigenze di chi è costretto a muoversi con deambulatori o carrozzelle?
Ah, no, ma parlano già i fatti».