Natalicchio all'attacco: «La nostra piazza non si svuota. Siamo ancora qui»

Presentazione delle liste e comizio per il "professore" che ne ha per Depalma e de Gennaro

lunedì 15 maggio 2017 05.00
A cura di Gianluca Battista
Non sappiamo ancora se la sua "estate" verrà, ma di certo Antonello Natalicchio appare in forma e punta dritto ad un suo terzo mandato da Sindaco.

Ieri sera il comizio in piazza Vittorio Emanuele II, non prima che un video proiettato avesse finito di presentare tutti i candidati Consiglieri della quattro liste collegate al suo nome.

Il "professore" non le ha mandate a dire, come era successo già nella sua primissima uscita pubblica di questa campagna elettorale, ma la novità sta nel fatto che questa volta ha tirato qualche stoccata anche a Daniele de Gennaro ed a Sinistra Italiana.

Obiettivo preferito del suo discorso, e c'era da aspettarselo, l'Amministrazione comunale uscente ed il Sindaco, Tommaso Depalma, «capace solo di chiacchiere, tante chiacchiere, solo chiacchiere». Proiettando una foto di un incidente accaduto lungo la ex strada statale 16 Adriatica, interessata dalla ciclovia per Santo Spirito non ancora completata, Natalicchio ha poi attirato l'attenzione dei suoi simpatizzanti sui problemi che «quelle chiacchiere possono poi provocare». Il riferimento ad una intervista rilasciata al collega Enzo Tamborra per Repubblica da parte di Depalma, in cui parlava proprio di ciclabili, è stato quindi l'input per parlare degli errori degli attuali amministratori.

Tre i passaggi chiave riassumibili giornalisticamente: un Documento Programmatico Preliminare ed una zona C3 quasi pronta lasciati dalla sua Amministrazione in eredità a Depalma e soci, senza che questi siano riusciti a sfruttarne le potenzialità, un Piano delle Coste insostenibile, prima approvato in Giunta e poi ritirato dallo stesso primo cittadino ed infine la vicenda della discarica di San Pietro Pago, con un'ordinanza di sopralzo, anch'essa poi ritirata. «Depalma - ha detto Natalicchio - ha pasticciato, prima tentando di mettersi d'accordo con Daneco, facendole realizzare sopralzi illegittimi, poi ha ritirato tutto ed oggi non sa nemmeno quanti rifiuti sono entrati a Giovinazzo durante il suo mandato».

Duri gli attacchi anche su tassazione elevata imposta dall'Amministrazione (aumentata del 250% con Depalma, secondo i dati forniti dal PD), Farmacia comunale e bando di gara per la messa in sicurezza della Casa di Riposo "San Francesco", su cui a sua volta è sempre stato attaccato.

Su quest'ultimo caso, tuttavia, Natalicchio non ha risparmiato nemmeno Daniele de Gennaro, accusato di averlo accomunato a Depalma e di non «essersi letto gli atti fino in fondo. Sostengono cose che non conoscono - ha rimarcato -, frutto solo dei loro pregiudizi». Il professore ha spiegato che «sin dall'8 giugno 2012 questi signori (l'Amministrazione Depalma, ndr) hanno revocato una nostra gara. Il 29 aprile 2015 - ha raccontato dal palco - questa Amministrazione candida ad un finanziamento un progetto di restyling di 2 milioni di euro.

In realtà - ha attaccato Natalicchio - il loro progetto tiene a rustico il secondo piano, gli anziani non ci sono più, i lavoratori sono fuori. Con quella gara non avranno nessuna autorizzazione».

Un buco nell'acqua, quindi, secondo Natalicchio, come quello sulla Farmacia comunale. Il candidato Democratico ha spiegato che «quella farmacia, quando era gestita da noi era in buono stato. Noi abbiamo preso la licenza, e l'abbiamo messa a gara. L'aggiudicatario ci ha dato 200.000 euro - ha rimarcato -, che ha versato alle casse comunali. Poi ci ha concesso il 49% della farmacia. Quel 49% nel 2012 era valutato 750.000 euro. Abbiamo messo nel patrimonio comunale, quindi, 950.000 euro.

Poi ce n'è un'altra di Amministrazione - ha proseguito -: la gara l'ha fatta fare alla Regione, lui (il Sindaco, ndr) e gli amici suoi stanno facendo i lavori», è quanto affermato.

A rimarcare una distanza incolmabile con la coalizione depalmiana, Natalicchio ha poi detto: «La vostra è una gestione privatistica, non la nostra. Non accettiamo lezioni da nessuno, tanto meno da chi è andato a contrattare qualche minuscolo contratto per se stesso e le sue aziende».

Quanto al programma del possibile governo cittadino, Natalicchio ha sottolineato quanto a suo avviso ci sia da lavorare, ma i punti essenziali passano da un nuovo Piano Urbanistico Generale, concepito guardando alle nuove esigenze sociali e lavorative che nascono in ambito metropolitano, una riconversione delle ex AFP completa (condivide anche l'idea di un parco naturale in Lama Castello con gli altri candidati) ed un marketing territoriale che passi essenzialmente dalla valorizzazione dell'arte (paventata l'idea di un percorso del romanico) e da un nuovo Piano delle coste, che guardi a chi ha già attività senza penalizzare chi vuol fornire servizi.

Interessante anche la proposta di una Cittadella dello Sport, che secondo il candidato Dem potrebbe fornire servizi ad ogni tipologia di turista o visitatore.

La chiosa è stata divisa in due momenti. Dapprima Natalicchio ha ricordato come l'antipolitica sia un concetto frutto della globalizzazione, «e di una idea leaderistica prettamente americana, in cui non importano i valori di riferimento, ma conta un uomo che " vende un racconto"», per aggregare tutti dietro la sua figura apparentemente carismatica. E questo uomo, a Giovinazzo, sarebbe incarnato da Depalma, secondo il professore «fintamente contro la politica tradizionale, proveniente da Alleanza Nazionale e con Forza Italia dentro», che «ormai ha paura» ed ha fatto accordi con tutti.

Poi il candidato di PD, UDC, Nuova Giovinazzo e Con Antonello, ha stuzzicato de Gennaro e Sinistra Italiana, quest'ultima secondo lui complice nel 2012 dell'ascesa di Depalma.

Di de Gennaro non ha gradito il "colpo basso" di aver organizzato in contemporanea un comizio di quartiere, così come il Sindaco, affermando poi con fierezza: «nonostante tutto, la nostra piazza non si svuota, noi siamo ancora qui». Ed infine ha ammonito tutto il mondo della sinistra, dove ci sarebbe qualcuno che negli anni scorsi ha «scavato fossati».

«Compagni ed amici cattolici - ha esclamato chiudendo e rivolgendosi a SI e associazionismo che segue de Gennaro -: non avete fatto alleanza con noi. Adesso fate in modo di non cadere in una specie di sindrome di Stoccolma, per cui anziché il liberatore, cominciate a corteggiare il vostro carnefice».


I NOMI DI TUTTI I CANDIDATI CONSIGLIERI

Partito Democratico

1. Adesso Eleonora Alessandra
2. Fiorentino Natalina in Dumas
3. Popescu Katia Irina detta Irina
4. De Santis Rosanna
5. Fiorentino Teresa
6. Milillo Erica Angela
7. Mondino Loredana in de Musso
8. Stallone Maria Giuseppa detta Mariapia
9. Altieri Antonio
10. Annese Luigi
11. Brancato Cosimo detto Mimmo
12. Camporeale Giovanni detto Gianni
13. Rucci Savino Alberto
14. Saracino Francesco
15. Sciancalepore Angelo
16. Sterlacci Giuseppe

Con Antonello Area Progressista

1. Gravina Silvia
2. De Palo Anna
3. Palmiotto Antonella
4. Scivetti Maria
5. Minore Mariangela
6. La Grasta Carmela
7. Teofilo Maria Clarissa
8. Caravella Pasquale detto Lino
9. Dagostino Gaetano
10. Facchini Domenico
11. Fiorentino Oronzo
12. Mortellaro Domenico
13. Rotondella Donato
14. Viscoso Gaetano
15. Volpicella Antonello
16. Ciani Annamaria

Nuova Giovinazzo

1. Amoia Mario
2. Antonacci Rosa
3. Barbollla Olimpia
4. Bavaro Antonio
5. Cortese Filippo
6. Delfino Gaetano
7. Illuzzi Marianna
8. Lasorsa Angela Eliana
9. Montebello Celestina
10. Narciso Alessandra
11. Ranieri Leonardo
12. Riccardi Beppe
13. Spadavecchia Michele
14. Tattoli Francesca
15. Turturro Ilaria
16. Colonna Federica Maria

Unione di Centro

1. Capasa Antonio.
2. Mastropasqua Angela.
3. Bruno Giovanni.
4. Taurino Salvatore.
5. Lisena Michela detta Caterina.
6. Amato Adalgisa.
7. Martins da Silva Attolico Ingrith Marcelly.
8. Carelli Anita.
9. Depalo Angela.
10. Petroli Giuseppe.
11. De Cesare Giorgio.
12. Bitritto Michele.