Nasce "Nothing is impossible", l'associazione per aiutare Lisa de Ceglia
Voluta dalla famiglia per la raccolta fondi a favore della 28enne in coma
martedì 6 febbraio 2018
11.33
I familiari di Lisa de Ceglia hanno fondato l'associazione Nothing is impossible #unamanoperLisa con l'intento di includere tutte le iniziative che mirano alla raccolta fondi per le cure mediche.
In questi giorni la generosità ed il coinvolgimento dei concittadini sono stati travolgenti, pertanto l'associazione mira a veicolare ogni proposta proveniente da privati, associazioni, Enti o aziende con lo scopo di una migliore, più delicata e più trasparente gestione. Si invitano i generosi cittadini che vogliano partecipare alla causa, a non supportare iniziative non ufficiali.
A tal fine, sono stati creati canali di contatto mail - unamanoperlisa@gmail.com - ed una pagina Facebook, Nothing is Impossible #unamanoperLisa, sulla quale verranno pubblicate tutte le iniziative ufficiali.
Chi è Lisa?
Lisa ha 28 anni e, a causa di una emorragia cerebrale su malformazione arterovenosa, oggi verte in stato di coma. Attraverso questa associazione, la famiglia chiede sostegno per poterle garantire le cure necessarie presso un centro di neuro riabilitazione all'avanguardia situato in Austria.
In questi giorni la generosità ed il coinvolgimento dei concittadini sono stati travolgenti, pertanto l'associazione mira a veicolare ogni proposta proveniente da privati, associazioni, Enti o aziende con lo scopo di una migliore, più delicata e più trasparente gestione. Si invitano i generosi cittadini che vogliano partecipare alla causa, a non supportare iniziative non ufficiali.
A tal fine, sono stati creati canali di contatto mail - unamanoperlisa@gmail.com - ed una pagina Facebook, Nothing is Impossible #unamanoperLisa, sulla quale verranno pubblicate tutte le iniziative ufficiali.
Chi è Lisa?
Lisa ha 28 anni e, a causa di una emorragia cerebrale su malformazione arterovenosa, oggi verte in stato di coma. Attraverso questa associazione, la famiglia chiede sostegno per poterle garantire le cure necessarie presso un centro di neuro riabilitazione all'avanguardia situato in Austria.