Musica e parole nell'anteprima della Notte Bianca della Poesia (FOTO)
La formazione “Il Cenacolo”, i versi ed il canto hanno inaugurato l’edizione 2017 della manifestazione
sabato 23 settembre 2017
11.12
Un emozionante connubio di note e versi ha acceso ufficialmente i riflettori sulla settima edizione della Notte Bianca della Poesia, kermesse frutto dell'energia creativa dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, del supporto del Comune di Giovinazzo e della collaborazione con l'Associazione Regionale Pugliesi a Milano, presieduta da Agostino Picicco.
Nella sua anteprima di ieri sera in Sala Marano, condotta dalla speaker di Canale 100, Laura Palasciano, tanti sono stati i momenti piacevoli riservati al pubblico. Tra questi, il concerto della giovane e talentuosa Brass Ensemble "Il Cenacolo", che nel suo inno alla musica e con la sua carica travolgente, anche merito della direzione del Maestro Salvatore Barile, ha coinvolto la platea a suon di jazz, blues, swing, non dimenticando alcuni dei capolavori intramontabili del repertorio classico.
Cinque le esibizioni con cui gli straordinari ragazzi della formazione composta da trombe, tromboni, tube e percussioni, quasi tutti tra i 12 ed i 24 anni e provenienti dall'indirizzo musicale dalla Scuola Media "Monterisi" di Bisceglie, hanno incantato il pubblico. Sin dall'inizio, con le energiche "Eye of the Tiger" e "Rocky", proseguendo con l'omaggio a Nino Rota del "Tema di Gelsomina" e del "Tema di Otto e Mezzo" o con le ritmate "Can't take my eyes over you" e "Bohemian Rhapsody", passando per la versione da brivido di "Georgia on my mind", riarrangiata dall'eccezionale trombettista Giuseppe Todisco, e terminando "My way" e "What a wonderful world" si è creata una sintonia speciale tra il gruppo e gli spettatori, rapiti dalla passione con cui hanno eseguito brani ed improvvisazioni.
La carica poetica percepita attraverso la loro musica è proseguita nella declamazione di versi di Giuseppe Francavilla. L'attore ha letto con trasporto alcune delle poesie tratte dalla raccolta "Ubriaco di vita. I miei giorni" della poetessa biscegliese Assunta Spedicato e dal libro "Religioso silenzio" della molfettese Maria Addamiano, entrambe presenti ed estremamente grate a Francavilla per aver dato vita ai loro versi con la sua intensa interpretazione.
Un'atmosfera delicata e romantica, creata anche dalla bella voce di Federica Monte, che ha cantato a cappella "La vie en rose" e "Il cielo in una stanza", due brani resi celebri ed immortali proprio dalla forza poetica del testo e della musica.
«Sia la poesia che la musica riescono a combinare elementi che creano il bello – ha affermato il Vicesindaco Michele Sollecito, intervenuto al posto di Tommaso Depalma, impegnato a Guastalla per rappresentare Giovinazzo -. È significativo – ha concluso – che questo bello trovi espressione prima di tutto in questo edificio, che è stato rivalutato e restituito alla comunità».
«Delle sette edizioni, questa è senza dubbio la migliore che abbiamo organizzato – ha dichiarato con soddisfazione Nicola De Matteo, Delegato all'Istituto Vittorio Emanuele II e Presidente dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo -. Domani nei cinque luoghi del percorso rispetteremo il silenzio che fa da sfondo a questo centro splendido storico, lasciando che siano i poeti i soli a sussurrare parole».
La «contaminazione», come l'ha definita proprio De Matteo, attraverso il flusso propulsore che parte della poesia, è appena iniziata. Si diffonderà stasera e pervaderà il centro storico, luogo che naturalmente custodisce la vocazione della città alla bellezza dell'arte e della cultura.
Negli scatti di Marzia Morva alcuni dei momenti più intensi della serata.
Nella sua anteprima di ieri sera in Sala Marano, condotta dalla speaker di Canale 100, Laura Palasciano, tanti sono stati i momenti piacevoli riservati al pubblico. Tra questi, il concerto della giovane e talentuosa Brass Ensemble "Il Cenacolo", che nel suo inno alla musica e con la sua carica travolgente, anche merito della direzione del Maestro Salvatore Barile, ha coinvolto la platea a suon di jazz, blues, swing, non dimenticando alcuni dei capolavori intramontabili del repertorio classico.
Cinque le esibizioni con cui gli straordinari ragazzi della formazione composta da trombe, tromboni, tube e percussioni, quasi tutti tra i 12 ed i 24 anni e provenienti dall'indirizzo musicale dalla Scuola Media "Monterisi" di Bisceglie, hanno incantato il pubblico. Sin dall'inizio, con le energiche "Eye of the Tiger" e "Rocky", proseguendo con l'omaggio a Nino Rota del "Tema di Gelsomina" e del "Tema di Otto e Mezzo" o con le ritmate "Can't take my eyes over you" e "Bohemian Rhapsody", passando per la versione da brivido di "Georgia on my mind", riarrangiata dall'eccezionale trombettista Giuseppe Todisco, e terminando "My way" e "What a wonderful world" si è creata una sintonia speciale tra il gruppo e gli spettatori, rapiti dalla passione con cui hanno eseguito brani ed improvvisazioni.
La carica poetica percepita attraverso la loro musica è proseguita nella declamazione di versi di Giuseppe Francavilla. L'attore ha letto con trasporto alcune delle poesie tratte dalla raccolta "Ubriaco di vita. I miei giorni" della poetessa biscegliese Assunta Spedicato e dal libro "Religioso silenzio" della molfettese Maria Addamiano, entrambe presenti ed estremamente grate a Francavilla per aver dato vita ai loro versi con la sua intensa interpretazione.
Un'atmosfera delicata e romantica, creata anche dalla bella voce di Federica Monte, che ha cantato a cappella "La vie en rose" e "Il cielo in una stanza", due brani resi celebri ed immortali proprio dalla forza poetica del testo e della musica.
«Sia la poesia che la musica riescono a combinare elementi che creano il bello – ha affermato il Vicesindaco Michele Sollecito, intervenuto al posto di Tommaso Depalma, impegnato a Guastalla per rappresentare Giovinazzo -. È significativo – ha concluso – che questo bello trovi espressione prima di tutto in questo edificio, che è stato rivalutato e restituito alla comunità».
«Delle sette edizioni, questa è senza dubbio la migliore che abbiamo organizzato – ha dichiarato con soddisfazione Nicola De Matteo, Delegato all'Istituto Vittorio Emanuele II e Presidente dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo -. Domani nei cinque luoghi del percorso rispetteremo il silenzio che fa da sfondo a questo centro splendido storico, lasciando che siano i poeti i soli a sussurrare parole».
La «contaminazione», come l'ha definita proprio De Matteo, attraverso il flusso propulsore che parte della poesia, è appena iniziata. Si diffonderà stasera e pervaderà il centro storico, luogo che naturalmente custodisce la vocazione della città alla bellezza dell'arte e della cultura.
Negli scatti di Marzia Morva alcuni dei momenti più intensi della serata.