Multimedia Sepulchri: al servizio dell'arte
La Passione di Cristo in una performance live coordinata da una giovinazzese
sabato 19 marzo 2016
11.12
Manca davvero pochissimo alla Pasqua e fervono già i preparativi. Siamo già in piena Quaresima e prossimamente ci sarà l'Adorazione dell'Altare delle Reposizione. Ogni chiesa sarà adornata per accogliere i fedeli nella giornata del Giovedì santo. Una preghiera silenziosa, niente di più sacro.
L'atmosfera che si respira durante la Settimana Santa ha portato alla luce nuove idee, la possibilità di creare qualcosa di nuovo, di staccarsi dall'uniformità regale di questo momento solenne, per affrontare qualcosa di più profondo. Per questo è nato il Collettivo Multimedia Sepulchri.
Il Collettivo si è formato quasi per caso. In pochi mesi le semplici parole e idee hanno lasciato spazio ai fatti. Questo ha comportato l'incontro di un gruppo di artisti brillanti. Pur operando in diversi settori e con diversi stili, si sono uniti per un unico scopo: far parlare l'arte.
E questo attraverso la composizione jazz improvvisata di Gaetano Corallo e Giuseppe Savino, la street art e grafica di Michele Tota, la fotografia naturalistica e materica e la videografia di Cosmo Mario Andriani, le poesie a sfondo teologico di Alfonso Nannariello e Michele Venditto Tuozzolo e le musiche di Sergio Altamura. Il tutto coordinato dalla curatrice dell'evento, la giovinazzese Caterina Carrozzo, nostra preziosa rubrichista.
Provenienti quindi da diversi background, gli artisti creano il connubio perfetto per operare con sicurezza, creando una personale rappresentazione della Passione e del Sepolcro attraverso le forme artistiche di musica, pittura, poesia, fotografia e videografia, in una perfomance interamente live.
L'idea base è quella appunto di reinventare il tema della Passione, rompendo il silenzio che la caratterizza. Il sepolcro rimane comunque l'elemento principale, ma viene enfatizzato il suo carattere tragico, sintomo di dolore. Non è visto però come punto di arrivo, ma come transito verso la redenzione e la resurrezione. La calma e la sacralità tipiche di questo culto sono definitivamente annullate, le emozioni sono esasperate grazie ai contrasti di luci ed ombra, di musica, parole e immagini.
Oltre al concetto di Passione in senso stretto, si farà riferimento alla passione in senso personale. Ogni artista infatti presenterà la sua passione come oggetto visivo. Questo, come nel suo significato religioso, sta ad indicare una situazione che comporta dolore ma anche e soprattutto redenzione. Uno degli aspetti interessanti dell'evento è generato dal live painting, che dà la possibilità allo spettatore di entrare all'interno della performance stessa.
L'evento è inserito nel programma della Settimana Santa di Bitonto e si terrà nella Chiesa di Santa Caterina di Alessandria, resa disponibile dall'Associazione Agorà. Durerà tre giorni, dal 22 al 24 marzo prossimi.
Il primo giorno sarà possibile assistere al live painting ed all'intera performance live, comprendente quindi l'improvvisazione musicale, la poesia in sonoro e una creazione videografica. Nei giorni seguenti l'installazione creata dal vivo sarà esposta, con la presenza della videoproiezione, del live musicale e della poesia in sonoro.
Qualcosa di nuovo, che vede dietro le quinte una giovinazzese. Un motivo in più per fare un salto nella vicina Bitonto.
L'atmosfera che si respira durante la Settimana Santa ha portato alla luce nuove idee, la possibilità di creare qualcosa di nuovo, di staccarsi dall'uniformità regale di questo momento solenne, per affrontare qualcosa di più profondo. Per questo è nato il Collettivo Multimedia Sepulchri.
Il Collettivo si è formato quasi per caso. In pochi mesi le semplici parole e idee hanno lasciato spazio ai fatti. Questo ha comportato l'incontro di un gruppo di artisti brillanti. Pur operando in diversi settori e con diversi stili, si sono uniti per un unico scopo: far parlare l'arte.
E questo attraverso la composizione jazz improvvisata di Gaetano Corallo e Giuseppe Savino, la street art e grafica di Michele Tota, la fotografia naturalistica e materica e la videografia di Cosmo Mario Andriani, le poesie a sfondo teologico di Alfonso Nannariello e Michele Venditto Tuozzolo e le musiche di Sergio Altamura. Il tutto coordinato dalla curatrice dell'evento, la giovinazzese Caterina Carrozzo, nostra preziosa rubrichista.
Provenienti quindi da diversi background, gli artisti creano il connubio perfetto per operare con sicurezza, creando una personale rappresentazione della Passione e del Sepolcro attraverso le forme artistiche di musica, pittura, poesia, fotografia e videografia, in una perfomance interamente live.
L'idea base è quella appunto di reinventare il tema della Passione, rompendo il silenzio che la caratterizza. Il sepolcro rimane comunque l'elemento principale, ma viene enfatizzato il suo carattere tragico, sintomo di dolore. Non è visto però come punto di arrivo, ma come transito verso la redenzione e la resurrezione. La calma e la sacralità tipiche di questo culto sono definitivamente annullate, le emozioni sono esasperate grazie ai contrasti di luci ed ombra, di musica, parole e immagini.
Oltre al concetto di Passione in senso stretto, si farà riferimento alla passione in senso personale. Ogni artista infatti presenterà la sua passione come oggetto visivo. Questo, come nel suo significato religioso, sta ad indicare una situazione che comporta dolore ma anche e soprattutto redenzione. Uno degli aspetti interessanti dell'evento è generato dal live painting, che dà la possibilità allo spettatore di entrare all'interno della performance stessa.
L'evento è inserito nel programma della Settimana Santa di Bitonto e si terrà nella Chiesa di Santa Caterina di Alessandria, resa disponibile dall'Associazione Agorà. Durerà tre giorni, dal 22 al 24 marzo prossimi.
Il primo giorno sarà possibile assistere al live painting ed all'intera performance live, comprendente quindi l'improvvisazione musicale, la poesia in sonoro e una creazione videografica. Nei giorni seguenti l'installazione creata dal vivo sarà esposta, con la presenza della videoproiezione, del live musicale e della poesia in sonoro.
Qualcosa di nuovo, che vede dietro le quinte una giovinazzese. Un motivo in più per fare un salto nella vicina Bitonto.