Movida, Giovinazzo inizia col piede sbagliato
Domenica 27 aprile parcheggio selvaggio a Ponente. I residenti: «Un autentico far west»
mercoledì 30 aprile 2025
Tra occasione per migliorare l'economia cittadina e far lavorare tante persone e malamovida il confine è davvero labile. Lo è di più in una Giovinazzo che si appresta a vivere una delle stagioni estive in cui le previsioni raccontano di record di presenze come in tutto il Barese.
Ma se il turismo, quello serio, qualificato, che non è visita mordi e fuggi, è un aspetto da tutelare ed incentivare, quanto visto domenica scorsa, 27 aprile, a Ponente, ha poco a che vedere con l'interesse generale e va bene a pochi. Ci riferiamo alle numerose segnalazioni giunteci in tempo reale da tanti lettori ed a quanto abbiamo assistito: sull'ultima parte del lungomare Marina Italiana, complice il cantiere alle mura di cinta del cimitero comunale sul suo prolungamento che porta sulla litoranea, è stato per tante ore parcheggio selvaggio.
L'apertura di alcuni locali sul mare ed il richiamo di una domenica finalmente primaverile hanno fatto riversare migliaia di giovani sulla costa, con effetti però a tratti disastrosi. Auto parcheggiate ovunque, sul lungomare in località Trincea, senza che nessuno intervenisse per ore. Caos, qualche discussione di troppo, regole zero.
«Ciò a cui abbiamo assistito - ci dicono alcuni residenti di via Crocifisso - è stato un autentico far west, con auto in doppia fila sul lungomare, divieti ignorati e passi carrabili occupati man mano che si scendeva verso il centro e nelle altre strade. No, non è ciò di cui abbiamo bisogno», hanno sentenziato.
In realtà l'area mercatale e tutto piazzale Salvo D'Acquisto erano pieni, quindi un buon segno perché ormai in tanti hanno capito che si può parcheggiare tranquillamente lì e scendere a piedi verso il mare, ma resta l'amarezza per quanto constatato proprio a ridosso di piazzale Marrano. Una vergogna quel groviglio di auto parcheggiate senza criterio, una vergogna il menefreghismo di chi pensa che Giovinazzo sia solo un posto per sorseggiare drink e "fare casino" con gli amici.
No, non è turismo, non è questo a cui aspirano gli stessi amministratori e su questo punto bisognerà correre ai ripari presto, perché dal 1° maggio inizia la stagione estiva. Lo dicevamo in anticipo mesi fa, lo ribadiamo a maggior ragione oggi.
Ed a Levante - saltiamo volutamente di palo in frasca per sottolineare l'esigenza di accogliere al meglio un turismo che non sia mordi e fuggi - trovati i fondi per i lavori di riparazione di quanto devastato dal mare in gennaio, bisogna accelerare l'iter nei limiti consentiti dalla legge per riattivare la pubblica illuminazione, nonostante si tratti di un intervento complesso. Ne va dell'incolumità delle persone, tantissime provenienti da fuori. L'estate a Giovinazzo non inizia in luglio, come vorrebbe far credere qualcuno. Inizia ora e si concluderà in ottobre.
Ma se il turismo, quello serio, qualificato, che non è visita mordi e fuggi, è un aspetto da tutelare ed incentivare, quanto visto domenica scorsa, 27 aprile, a Ponente, ha poco a che vedere con l'interesse generale e va bene a pochi. Ci riferiamo alle numerose segnalazioni giunteci in tempo reale da tanti lettori ed a quanto abbiamo assistito: sull'ultima parte del lungomare Marina Italiana, complice il cantiere alle mura di cinta del cimitero comunale sul suo prolungamento che porta sulla litoranea, è stato per tante ore parcheggio selvaggio.
L'apertura di alcuni locali sul mare ed il richiamo di una domenica finalmente primaverile hanno fatto riversare migliaia di giovani sulla costa, con effetti però a tratti disastrosi. Auto parcheggiate ovunque, sul lungomare in località Trincea, senza che nessuno intervenisse per ore. Caos, qualche discussione di troppo, regole zero.
«Ciò a cui abbiamo assistito - ci dicono alcuni residenti di via Crocifisso - è stato un autentico far west, con auto in doppia fila sul lungomare, divieti ignorati e passi carrabili occupati man mano che si scendeva verso il centro e nelle altre strade. No, non è ciò di cui abbiamo bisogno», hanno sentenziato.
In realtà l'area mercatale e tutto piazzale Salvo D'Acquisto erano pieni, quindi un buon segno perché ormai in tanti hanno capito che si può parcheggiare tranquillamente lì e scendere a piedi verso il mare, ma resta l'amarezza per quanto constatato proprio a ridosso di piazzale Marrano. Una vergogna quel groviglio di auto parcheggiate senza criterio, una vergogna il menefreghismo di chi pensa che Giovinazzo sia solo un posto per sorseggiare drink e "fare casino" con gli amici.
No, non è turismo, non è questo a cui aspirano gli stessi amministratori e su questo punto bisognerà correre ai ripari presto, perché dal 1° maggio inizia la stagione estiva. Lo dicevamo in anticipo mesi fa, lo ribadiamo a maggior ragione oggi.
Ed a Levante - saltiamo volutamente di palo in frasca per sottolineare l'esigenza di accogliere al meglio un turismo che non sia mordi e fuggi - trovati i fondi per i lavori di riparazione di quanto devastato dal mare in gennaio, bisogna accelerare l'iter nei limiti consentiti dalla legge per riattivare la pubblica illuminazione, nonostante si tratti di un intervento complesso. Ne va dell'incolumità delle persone, tantissime provenienti da fuori. L'estate a Giovinazzo non inizia in luglio, come vorrebbe far credere qualcuno. Inizia ora e si concluderà in ottobre.