È morto Tony Duri, pioniere della ristorazione di Giovinazzo
Aveva 87 anni. Apripista per tanti colleghi, è stato il primo a credere nel centro storico. Domani i funerali
mercoledì 10 agosto 2022
16.01
Giovinazzo dice addio ad un uomo che ha rappresentato una delle colonne dell'imprenditoria locale nel campo della ristorazione. Si è spento questa mattina Tony Duri, 87 anni, fondatore assieme al figlio Maurizio di un elegante quanto raffinato locale, La Creperia, di cui è sempre stato l'anima. Per tutti era il «Signor Tony».
Originario di Napoli, cresciuto nel "Pallonetto" di Santa Lucia (anche se poi ha vissuto circa 15 anni a Catania), persona giocosa, briosa e gioviale, ha lavorato fin da giovanissimo nel settore alberghiero e della ristorazione, vantando collaborazioni con i più grandi operatori del settore: parigini, viennesi, londinesi e romani degli intramontabili anni '60, tutti cultori del buon bere e mangiare che insieme ad altri movimenti diedero il loro apporto alla nascita dell'indimenticabile "dolce vita".
Arrivato a Giovinazzo nel 1975, è stato capo barman all'hotel Riva del Sole. Per lui, chef e sommelier, vedere l'affascinante centro storico e innamorarsene è stato un tutt'uno. Si è trasformato in imprenditore coraggioso, pioniere intraprendente, il primo a credere nelle potenzialità della città vecchia, creando nel 1993, ai piedi di Palazzo Zurlo, con le magnifiche bifore, la sua chicca, quella Creperia diventata un luogo di culto. Al suo fianco c'è sempre stata la moglie Elisabette Auteri.
Qui, come in quei luoghi divenuti celebri, non c'era a splendere che un'unica stella. Quella di Tony Duri, un innovatore nel suo campo, un apripista per tanti colleghi, un volto noto. 87 anni vissuti intensamente, una famiglia numerosa e una passione: il lavoro. Domani l'ultimo saluto, alle ore 10.30, nella chiesa San Domenico.
Originario di Napoli, cresciuto nel "Pallonetto" di Santa Lucia (anche se poi ha vissuto circa 15 anni a Catania), persona giocosa, briosa e gioviale, ha lavorato fin da giovanissimo nel settore alberghiero e della ristorazione, vantando collaborazioni con i più grandi operatori del settore: parigini, viennesi, londinesi e romani degli intramontabili anni '60, tutti cultori del buon bere e mangiare che insieme ad altri movimenti diedero il loro apporto alla nascita dell'indimenticabile "dolce vita".
Arrivato a Giovinazzo nel 1975, è stato capo barman all'hotel Riva del Sole. Per lui, chef e sommelier, vedere l'affascinante centro storico e innamorarsene è stato un tutt'uno. Si è trasformato in imprenditore coraggioso, pioniere intraprendente, il primo a credere nelle potenzialità della città vecchia, creando nel 1993, ai piedi di Palazzo Zurlo, con le magnifiche bifore, la sua chicca, quella Creperia diventata un luogo di culto. Al suo fianco c'è sempre stata la moglie Elisabette Auteri.
Qui, come in quei luoghi divenuti celebri, non c'era a splendere che un'unica stella. Quella di Tony Duri, un innovatore nel suo campo, un apripista per tanti colleghi, un volto noto. 87 anni vissuti intensamente, una famiglia numerosa e una passione: il lavoro. Domani l'ultimo saluto, alle ore 10.30, nella chiesa San Domenico.