È morto Mauro Di Natale, il maestro del ferro
Assessore e consigliere comunale negli anni '80, aveva 86 anni. I funerali domani mattina nella chiesa Immacolata
mercoledì 16 aprile 2025
15.50
È morto questa mattina nella sua casa a Giovinazzo, dove viveva con la moglie, Mauro Di Natale. Aveva compiuto 86 anni e in città era considerato il maestro del ferro: l'imprenditore, da sempre coinvolto nella realtà amministrativa, sociale e sportiva del territorio cittadino, ha ricoperto anche ruoli istituzionali negli anni '80.
Nato a Bisceglie nel 1939, uno dei tanti figli di questa terra, Di Natale era un grande creativo e ha iniziato nel settore della carpenteria, prima di specializzarsi, con la sua Di Natale s.r.l., dal 1984, nella realizzazione di opere in ferro e di serramenti in alluminio, raccogliendo commesse da tutt'Italia. Il suo lavoro, da decenni, è sempre stato manuale: forgia, incudine, martello, forza e ingegno. Non solo: ha segnato alcune pagine importanti della storia dello sport e della politica locale.
Assessore e consigliere democristiano nel corso degli anni '80 e 90', il maestro del ferro ha legato il suo nome alle stagioni più belle del calcio giovinazzese, alla guida dell'Unione Sportiva dal 1976 al 1985. Di lui si ricordano le presidenze del Comitato Feste Patronali, dal 1986 al 1989 e dal 2004 al 2006, con il ripristino del casale. Nel 2019 è stato premiato in consiglio con una pergamena in segno di gratitudine: è stato un uomo che ha fatto del bene investendo tutto il suo tempo.
Nella sua carriera ha realizzato innumerevoli opere. Una lunga presenza sul mercato che ha saputo trasferire ai suoi figli. Al di là dell'abilità nel mestiere del ferro, è riuscito a dare una anima ad un materiale senza vita. Così lo ricordano i tanti estimatori. I funerali si terranno domani alle ore 11.00 nella chiesa Immacolata.
Nato a Bisceglie nel 1939, uno dei tanti figli di questa terra, Di Natale era un grande creativo e ha iniziato nel settore della carpenteria, prima di specializzarsi, con la sua Di Natale s.r.l., dal 1984, nella realizzazione di opere in ferro e di serramenti in alluminio, raccogliendo commesse da tutt'Italia. Il suo lavoro, da decenni, è sempre stato manuale: forgia, incudine, martello, forza e ingegno. Non solo: ha segnato alcune pagine importanti della storia dello sport e della politica locale.
Assessore e consigliere democristiano nel corso degli anni '80 e 90', il maestro del ferro ha legato il suo nome alle stagioni più belle del calcio giovinazzese, alla guida dell'Unione Sportiva dal 1976 al 1985. Di lui si ricordano le presidenze del Comitato Feste Patronali, dal 1986 al 1989 e dal 2004 al 2006, con il ripristino del casale. Nel 2019 è stato premiato in consiglio con una pergamena in segno di gratitudine: è stato un uomo che ha fatto del bene investendo tutto il suo tempo.
Nella sua carriera ha realizzato innumerevoli opere. Una lunga presenza sul mercato che ha saputo trasferire ai suoi figli. Al di là dell'abilità nel mestiere del ferro, è riuscito a dare una anima ad un materiale senza vita. Così lo ricordano i tanti estimatori. I funerali si terranno domani alle ore 11.00 nella chiesa Immacolata.