È morto l'eroe delle Notti Magiche. Addio a Totò Schillaci
Stroncato a 59 anni da un tumore al colon
mercoledì 18 settembre 2024
11.55
È stato il bomber dell'Italia dei Mondiali di calcio del 1990, l'eroe inaspettato dell'infanzia di tanti bimbi nati negli anni '80 e di schiere di ragazzini all'epoca adolescenti. I suoi occhi sgranati, la sua voglia di rivalsa su quelli che erano ritenuti mostri sacri, ma non si imposero.
Sorridente anche con la medaglia del terzo posto al collo, da noi, a casa nostra, al San Nicola, dopo aver vinto contro l'Inghilterra, sussulto ennesimo di un uomo venuto dal nulla che segnò un'estate ed un'epoca calcistica, quasi inconsapevolmente.
Totò Schillaci se ne è andato ad appena 59 anni, stroncato da un tumore al colon. Lo ha fatto dopo essersi allontanato dai riflettori, dopo essere tornato nell'ombra, purtroppo. Ma quei gol ad Italia '90, quei suoi occhi sgranati, quella sua felicità mista ad incredulità resteranno nella storia del calcio italiano e mondiale e soprattutto nella storia del costume di un Paese.
La voce di Bruno Pizzul saliva di tono e nelle case e nelle piazze italiane, all'improvviso, come un suo guizzo fatale per gli avversari. Era un attimo e ci sentivamo tutti più uniti, tutti più forti e più vicini grazie a questo ragazzo arrivato dalla Sicilia. Era l'eroe delle Notti Magiche, con l'inno di Bennato-Nannini che risuonava ovunque, a Giovinazzo le parate di ragazzini i estasi che seguivano "Cecchino". Lui, il manifesto di quella estate indimenticabile, su cui sono state realizzate anche serie televisive.
Ed è proprio così che vogliamo ricordarlo: occhi grandi e scuri al cielo, la maglia azzurra, sentimento di onnipotenza, il pubblico impazzito, il nostro balzo dai divani e la gioia immensa. Per una notte, per due, per una estate sino al risveglio di Napoli. Riposa in pace Totò. Era bello, era solo ieri, era un'estate fa.
Sorridente anche con la medaglia del terzo posto al collo, da noi, a casa nostra, al San Nicola, dopo aver vinto contro l'Inghilterra, sussulto ennesimo di un uomo venuto dal nulla che segnò un'estate ed un'epoca calcistica, quasi inconsapevolmente.
Totò Schillaci se ne è andato ad appena 59 anni, stroncato da un tumore al colon. Lo ha fatto dopo essersi allontanato dai riflettori, dopo essere tornato nell'ombra, purtroppo. Ma quei gol ad Italia '90, quei suoi occhi sgranati, quella sua felicità mista ad incredulità resteranno nella storia del calcio italiano e mondiale e soprattutto nella storia del costume di un Paese.
La voce di Bruno Pizzul saliva di tono e nelle case e nelle piazze italiane, all'improvviso, come un suo guizzo fatale per gli avversari. Era un attimo e ci sentivamo tutti più uniti, tutti più forti e più vicini grazie a questo ragazzo arrivato dalla Sicilia. Era l'eroe delle Notti Magiche, con l'inno di Bennato-Nannini che risuonava ovunque, a Giovinazzo le parate di ragazzini i estasi che seguivano "Cecchino". Lui, il manifesto di quella estate indimenticabile, su cui sono state realizzate anche serie televisive.
Ed è proprio così che vogliamo ricordarlo: occhi grandi e scuri al cielo, la maglia azzurra, sentimento di onnipotenza, il pubblico impazzito, il nostro balzo dai divani e la gioia immensa. Per una notte, per due, per una estate sino al risveglio di Napoli. Riposa in pace Totò. Era bello, era solo ieri, era un'estate fa.