Morti per legionella al Policlinico, inizia il processo e l'azienda chiede di essere esclusa
Le quattro morti sospette, fra cui quella di un giovinazzese di 79 anni, Gennaro Del Giudice, risalgono al 2018
venerdì 2 febbraio 2024
10.07
Il Policlinico di Bari ha chiesto al Tribunale di essere escluso come responsabile civile al processo per i quattro decessi, tra cui quello di Gennaro Del Giudice, di Giovinazzo, causate dalla legionella nel periodo tra il 2018 e 2020. Quattro gli imputati: Giovanni Migliore, Giuseppe Calabrese, Claudio Forte e Matilde Carlucci.
Il Policlinico di Bari era stato ammesso come responsabile civile all'udienza preliminare, così come erano stati ammessi come parte civile anche i famigliari delle vittime. L'avvocato del Policlinico, Giuseppe Modesti, ha infatti rilevato in udienza come, in sede di indagine, siano stati fatti accertamenti tecnici irripetibili ed un incidente probatorio senza che l'azienda abbia potuto partecipare. Il Tribunale deciderà se accogliere quest'eccezione nella prossima udienza, fissata il 7 marzo.
Gli imputati sono accusati - a vario titolo - di omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro delitto, per non avere disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica malgrado fosse stata accertata la presenza del batterio che avrebbe causato la morte dei pazienti ricoverati nei padiglioni Asclepios e Chini. L'inchiesta portò nel novembre 2020 al sequestro dei padiglioni (dissequestrati nel marzo 2021) e alla interdizione di tre dirigenti (annullata dal Riesame).
I pazienti per cui si ipotizza la morte per legionella come conseguenza della mancata bonifica dei reparti sono Gennaro Del Giudice (79 anni, morto il 10 giugno 2018), Domenico Martiradonna (68 anni, il 2 maggio 2019), Francesca Nuzzolese (74 anni, il 26 novembre 2019) e Vincenzo Ficco (55 anni, il 5 agosto 2020).
Il Policlinico di Bari era stato ammesso come responsabile civile all'udienza preliminare, così come erano stati ammessi come parte civile anche i famigliari delle vittime. L'avvocato del Policlinico, Giuseppe Modesti, ha infatti rilevato in udienza come, in sede di indagine, siano stati fatti accertamenti tecnici irripetibili ed un incidente probatorio senza che l'azienda abbia potuto partecipare. Il Tribunale deciderà se accogliere quest'eccezione nella prossima udienza, fissata il 7 marzo.
Gli imputati sono accusati - a vario titolo - di omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro delitto, per non avere disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica malgrado fosse stata accertata la presenza del batterio che avrebbe causato la morte dei pazienti ricoverati nei padiglioni Asclepios e Chini. L'inchiesta portò nel novembre 2020 al sequestro dei padiglioni (dissequestrati nel marzo 2021) e alla interdizione di tre dirigenti (annullata dal Riesame).
I pazienti per cui si ipotizza la morte per legionella come conseguenza della mancata bonifica dei reparti sono Gennaro Del Giudice (79 anni, morto il 10 giugno 2018), Domenico Martiradonna (68 anni, il 2 maggio 2019), Francesca Nuzzolese (74 anni, il 26 novembre 2019) e Vincenzo Ficco (55 anni, il 5 agosto 2020).