Mons. Cornacchia tra i ragazzi delle scuole superiori giovinazzesi

Ieri la visita pastorale agli studenti del Liceo "Spinelli" e dell'IPSIA "Banti"

domenica 5 maggio 2019 9.55
A cura di Gianluca Battista
Nell'androne della scuola o in aula magna, poco importava. L'importante era ascoltare quest'uomo dai capelli bianchi, che porta al collo il simbolo eterno dell'amore inteso come il più grande dono mai fatto all'uomo.

Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ha compiuto ieri mattina, 4 maggio, la sua visita pastorale agli studenti del Liceo Classico e Scientifico OSA "Matteo Spinelli" e dell'IPSIA "Banti". Un incontro, a cui hanno partecipato anche i docenti, suddiviso in più parti, per far arrivare il suo messaggio al maggior numero di giovani.

Un messaggio carico di speranza, che ha inteso ribadire l'importanza dell'impegno quotidiano come rampa di lancio per qualsiasi sogno, senza mai dimenticare gli altri, l'unione con i compagni e la necessità di una crescita che sappia guardare al prossimo come ad una risorsa e non come ad un pericolo. E su questo Mons. Cornacchia è stato chiarissimo, ribadendo in tempi come i nostri, l'esigenza per un buon cattolico di accogliere, di tendere la mano al fratello in difficoltà.

Il suo discorrere è arrivato diretto agli studenti, che per qualche ora hanno abbandonato il loro essere sempre "connessi" virtualmente e che hanno potuto interagire con Sua Eccellenza, pronto a calarsi con l'entusiasmo del buon padre di famiglia in mezzo a loro.

La visita pastorale ai due istituti d'istruzione secondaria superiore di Giovinazzo chiude di fatto un ciclo di incontro con la rete scolastica locale, vista dalla Chiesa cattolica come importante ed insostituibile agenzia educativa che formerà menti e coscienze per il futuro.

Oltre agli uffici diocesani, la visita è stata possibile grazie all'impegno del dirigente scolastico, Carmelo D'Aucelli, ed alle due docenti di Religione, Rosa Mastrofilippo e Marisa Chiapparini.

Una volta di più, il prelato ha mostrato di saper catturare l'attenzione delle giovani generazioni e di essere in grande sintonia con loro, conoscendone inclinazioni e speranze ed interpretandone bene ambizioni ed obiettivi.