Monossido di carbonio in un appartamento: intossicata un'intera famiglia
L'allarme è scattato nella serata di ieri in via don Sturzo: quattro persone sono state soccorse dal 118 e condotte in ospedale
martedì 23 gennaio 2024
12.10
Quattro persone, rimaste intossicate durante la tarda serata di ieri, sono state soccorse dal personale del 118 a causa di una presunta esalazione da monossido di carbonio all'interno di un appartamento di Giovinazzo, al rione 167, che ha richiamato sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, i colleghi del Nucleo N.B.C.R. di Bari.
L'episodio è avvenuto al quinto piano di uno stabile in via don Sturzo, alla periferia nord della città. In quel momento - erano all'incirca le ore 23.40 - nell'abitazione si trovavano un uomo, una donna e i loro due figli: l'allarme è scattato quando tutti gli occupanti dell'abitazione hanno iniziato ad accusare sintomi respiratori. Sul posto, col 118, sono intervenuti gli uomini del Distaccamento di Molfetta, che si sono resi conto di una concentrazione di monossido di carbonio nell'abitazione.
A quel punto sono stati allertati i caschi rossi del Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico di Bari, i quali, attraverso l'utilizzo di un sofisticato rilevatore di sostanze pericolose, hanno confermato la presenza del gas che deriva dalla combustione incompleta di idrocarburi. Le quattro persone sono state soccorse dal 118 e poi ricoverate in ospedale, (il marito al Policlinico, la moglie e i due figli al San Paolo), con sintomi da intossicazione, ma fortunatamente nessuno è grave.
Il sospetto - ma questa, sinora, è soltanto un'ipotesi dei Vigili del Fuoco che dovranno chiarire cosa abbia causato la fuga di gas - è che il problema sia scaturito dalla caldaia dell'appartamento: è stata chiusa per le varie verifiche del caso, per chiarire con precisione come sono andati i fatti e cosa abbia scaturito la fuga.
L'episodio è avvenuto al quinto piano di uno stabile in via don Sturzo, alla periferia nord della città. In quel momento - erano all'incirca le ore 23.40 - nell'abitazione si trovavano un uomo, una donna e i loro due figli: l'allarme è scattato quando tutti gli occupanti dell'abitazione hanno iniziato ad accusare sintomi respiratori. Sul posto, col 118, sono intervenuti gli uomini del Distaccamento di Molfetta, che si sono resi conto di una concentrazione di monossido di carbonio nell'abitazione.
A quel punto sono stati allertati i caschi rossi del Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico di Bari, i quali, attraverso l'utilizzo di un sofisticato rilevatore di sostanze pericolose, hanno confermato la presenza del gas che deriva dalla combustione incompleta di idrocarburi. Le quattro persone sono state soccorse dal 118 e poi ricoverate in ospedale, (il marito al Policlinico, la moglie e i due figli al San Paolo), con sintomi da intossicazione, ma fortunatamente nessuno è grave.
Il sospetto - ma questa, sinora, è soltanto un'ipotesi dei Vigili del Fuoco che dovranno chiarire cosa abbia causato la fuga di gas - è che il problema sia scaturito dalla caldaia dell'appartamento: è stata chiusa per le varie verifiche del caso, per chiarire con precisione come sono andati i fatti e cosa abbia scaturito la fuga.