Molto più di una rassegna teatrale
«Giovinazzo Teatro» chiude con il concerto di Davide Geddo
domenica 7 settembre 2014
16.03
Emozioni in scena e bella musica. La rassegna «Giovinazzo Teatro», graziata da Giove pluvio in un'estate anomala, ed organizzata dalla «Fita» la federazione pugliese di teatro amatoriale, e dal «Moduloesse», giungerà questa sera all'epilogo della sua quindicesima edizione. Un'edizione che non ha lesinato emozioni ad ogni appuntamento, regalando al folto pubblico presente teatro di qualità ed una chiusura in musica di livello nazionale.
Ieri sera è andata in scena la commedia «Tante belle cose» della Compagnia «I sani da legare» di Tivoli, in provincia di Roma. Commedia frizzante, ma dai risvolti emotivi e soprattutto sociali. Orsina, interpretata dalla brava Antonietta Checchia, è una donna iperattiva ma sola, che accumula tanta roba inutile nel suo appartamento, scatenando l'ira dei condomini. L'incontro col suo alter ego maschile, un impacciato quanto romantico amministratore di condominio, portato sulla scena da Stefano Currò, segna la svolta per entrambi. Bravi anche Paolo Gnocchi e Barbara Seghetti, interpreti di una pièce di Edoardo Erba per la regia di Gianni Uda, dai dialoghi talvolta surreali, che ha il pregio di crescere e coinvolgere gli spettatori su tematiche importanti, quali l'esclusione sociale e la solitudine, senza mai dimenticare l'ironia. Altro punto forte dello spettacolo sono le musiche, scritte da Davide Geddo, cantautore di Albenga, in provincia di Savona, che sarà l'inconsueto quanto apprezzabile ospite dell'ultima imperdibile serata della rassegna. I giardini della Scuola primaria e per l'infanzia «San Giovanni Bosco» ospiteranno infatti questa sera un figlio della grande tradizione musicale ligure, capace di attingere da quella cultura e di trasformarla, riplasmandone i contenuti attraverso una voce graffiante e melodie mai banali.
Davide Geddo presenterà il suo secondo album «Non sono mai stato qui», accompagnato dalla sua inseparabile chitarra, a scandire nell'aria fresca settembrina quell'idea della vita, un po' leggera ed un pò malinconica, quasi patrimonio genetico dei grandi cantautori liguri. Gli arrangiamenti rappresentano un'altra chicca a cui fare massima attenzione per palati fini. Questo è una sorta di esperimento per «Giovinazzo Teatro», voluto dalla presidentessa «Fita», Anna Maria Carella, ed appoggiato da Franco Martini, motore inesauribile della rassegna stessa. Chiusura con una speranza: Giovinazzo ha alla sua periferia un gigante addormentato, il Cineteatro Ulisse. Quello sarebbe un contenitore perfetto per ospitare nuove rassegne, compagnie professionali, angoli di cultura sotto il cielo di una cittadina che ha fame di spettacolo.
Ieri sera è andata in scena la commedia «Tante belle cose» della Compagnia «I sani da legare» di Tivoli, in provincia di Roma. Commedia frizzante, ma dai risvolti emotivi e soprattutto sociali. Orsina, interpretata dalla brava Antonietta Checchia, è una donna iperattiva ma sola, che accumula tanta roba inutile nel suo appartamento, scatenando l'ira dei condomini. L'incontro col suo alter ego maschile, un impacciato quanto romantico amministratore di condominio, portato sulla scena da Stefano Currò, segna la svolta per entrambi. Bravi anche Paolo Gnocchi e Barbara Seghetti, interpreti di una pièce di Edoardo Erba per la regia di Gianni Uda, dai dialoghi talvolta surreali, che ha il pregio di crescere e coinvolgere gli spettatori su tematiche importanti, quali l'esclusione sociale e la solitudine, senza mai dimenticare l'ironia. Altro punto forte dello spettacolo sono le musiche, scritte da Davide Geddo, cantautore di Albenga, in provincia di Savona, che sarà l'inconsueto quanto apprezzabile ospite dell'ultima imperdibile serata della rassegna. I giardini della Scuola primaria e per l'infanzia «San Giovanni Bosco» ospiteranno infatti questa sera un figlio della grande tradizione musicale ligure, capace di attingere da quella cultura e di trasformarla, riplasmandone i contenuti attraverso una voce graffiante e melodie mai banali.
Davide Geddo presenterà il suo secondo album «Non sono mai stato qui», accompagnato dalla sua inseparabile chitarra, a scandire nell'aria fresca settembrina quell'idea della vita, un po' leggera ed un pò malinconica, quasi patrimonio genetico dei grandi cantautori liguri. Gli arrangiamenti rappresentano un'altra chicca a cui fare massima attenzione per palati fini. Questo è una sorta di esperimento per «Giovinazzo Teatro», voluto dalla presidentessa «Fita», Anna Maria Carella, ed appoggiato da Franco Martini, motore inesauribile della rassegna stessa. Chiusura con una speranza: Giovinazzo ha alla sua periferia un gigante addormentato, il Cineteatro Ulisse. Quello sarebbe un contenitore perfetto per ospitare nuove rassegne, compagnie professionali, angoli di cultura sotto il cielo di una cittadina che ha fame di spettacolo.