Mobilio e rifiuti abbandonati: che scempio sulla provinciale 107

La denuncia di un lettore: «Sono lì da giorni»

venerdì 5 aprile 2019 05.30
A cura di Gianluca Battista
Hanno abbandonato divani e mobilio sulla provinciale 107 che porta da Giovinazzo e Terlizzi. La foto risale a martedì scorso, 2 aprile, ma quegli scarti forse di un trasloco e quei rifiuti sono ancora lì, alla discesa del ponte sulla 16 bis, nei pressi di un piccolo trullo (nu pagghiere come si dice da queste parti), a due passi dall'uscita di Giovinazzo Nord.

Lo scempio è grande ed è per questo che abbiamo deciso di non farlo rientrare in un semplice report ma di inserire questa notizia in cronaca, perché si tratta di un fatto gravissimo. Un fatto segnalatoci da un lettore che ci ha detto «quei rifiuti sono lì da giorni».

Un episodio da non trascurare, ma nient'affatto isolato: l'intera arteria che porta alla vicina Terlizzi è infatti costellata da mini-discariche con rifiuti di ogni genere, dall'indifferenziato agli scarti di lavorazioni edili, dal mobilio alla plastica, per finire agli elettrodomestici ed alle vernici.

Il tutto a poche centinaia di metri dal Dolmen di San Silvestro, che sarà anche poco aperto al pubblico, ma resta un sito di grande richiamo per i turisti, soprattutto stranieri, i quali su quella strada iniziano a vedersi, anche in bicicletta, bravi come sono a destagionalizzare le loro presenze in Italia.

La bestialità del gesto è evidente ed è tutto in quell'immagine che è un pugno dritto allo stomaco. Ma ci sono considerazioni da fare.

Come ci ha ricordato il nostro attento lettore, quella strada è di competenza della Città Metropolitana di Bari e parrebbe che un'auto dell'Ente sovracomunale con tecnici a bordo sia passata da quel luogo nei giorni scorsi. Ma nulla è cambiato, almeno fino ad oggi.

Che dalla Città Metropolitana ci si debba aspettare di più, in termini di pulizia e manutenzione delle ex provinciali, è assodato, ciò che invece va sottolineato ancora una volta (non è la prima che ci occupiamo della provinciale 107, basta guardare nel nostro archivio) è il livello di inciviltà devastante che alberga in tanti, giovinazzesi e non giovinazzesi.

Però, in questo caso i fatti ci paiono assai chiari: privati si sono sbarazzati di vecchi divani e di mobilio dopo una ristrutturazione. Oppure hanno pagato operai per eseguire "il lavoro sporco". Ed abbiamo contezza di alcuni che arrotondano, diciamo così, in questo modo.

Si tratta, però, di veri e propri reati ambientali che devono essere perseguiti anche penalmente (oggi ci sono i margini per farlo). Al Comune di Giovinazzo va il compito di sollecitare l'Ente metropolitano alla pulizia, certamente, ma va anche quello primario di mettere in campo tutte le risorse per individuare i responsabili sanzionandoli pesantemente (siano essi privati o aziende, insistiamo sul punto).

Siamo anche noi consci che si tratta di una battaglia impari e che questi delinquenti ambientali continuano a moltiplicarsi, forti di un diffuso senso di impunità. Sanzioni da poche decine di euro, pertanto, non li spaventano più. Chi ha orecchie per udire, ascolti il grido d'allarme di agricoltori, semplici cittadini, automobilisti e di noi cronisti. È tempo di riprenderci le nostre strade e le nostre campagne.