Mimmo Brancato analizza il voto del Partito Democratico
Il Segretario cittadino dice la sua sull'esito delle Elezioni politiche del 4 marzo
sabato 10 marzo 2018
«Il risultato elettorale conseguito il 4 marzo scorso sicuramente ci dice che il Partito Democratico esce sconfitto in maniera indiscutibile da questa tornata.L'intera proposta elettorale del centro-sinistra è stata bocciata dai molti cittadini che nella segretezza delle urne hanno preferito affidarsi, per un rilancio delle proprie speranze ed esigenze, a quei partiti e movimenti politici che in questi anni hanno percepito i segnali di rabbia e paura che gli elettori da tempo non perdevano occasione di evidenziare».
Così Mimmo Brancato, Segretario cittadino del PD analizza quanto accaduto nelle Elezioni politiche. Un'analisi schietta, di un ragazzo cresciuto nell'associativismo cittadino e che ha imparato nel tempo a cogliere i segnali che arrivano dal basso, senza cercare troppe giustificazioni.
«Credo sia fondamentale ripartire dal recupero del rapporto di fiducia fra classe dirigente e la base - ha continuato Brancato che proverà a rilanciare la proposta cittadina dei Democratici -, bisogna ritornare a far Politica fra la gente e per la gente, abbandonare gli studi televisivi e preferire le strade e i quartieri ai social network; bisogna avviare con umiltà e pazienza un processo di ricostruzione, riconquistare la fiducia dei cittadini».
Brancato ha poi voluto vedere la luce in fondo al tunnel, cercando di spronare i suoi a riprendere con maggior vigore un processo di rinnovamento in parte già iniziato: «In ogni sconfitta - ha sottolineato - va sempre cercato lo spunto per ripartire e tornare a vincere e quindi, anche se non è da prendere come una vittoria, considero il risultato conseguito a Giovinazzo (17% rispetto al dato regionale che si ferma al 14%) un dato confortante, dal quale dover ripartire sapendo di poter contare su una base consistente che crede in noi.
Da qualche mese abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento totale - ha quindi rimarcato - che punta alla creazione di un progetto politico che metta le esigenze e le necessità della nostra comunità al centro di qualsiasi programma amministrativo in modo tale che la politica torni ad essere un servizio a disposizione della gente e non uno strumento personalistico ed egoistico utile a privilegiare sempre gli stessi».
Un passaggio che ci sentiamo di condividere, che condisce e impreziosisce un'analisi schietta. Il PD, non solo quello giovinazzese, ha bisogno di tutto ciò di cui Brancato parla, di tornare ad essere forza popolare capace di intercettare il consenso dei ceti più deboli. Una forza riformista, che sgretoli potentati interni e ritorni (o re-impari) ad essere autenticamente social-democratica, nell'accezione più nobile ed europea del termine.
Così Mimmo Brancato, Segretario cittadino del PD analizza quanto accaduto nelle Elezioni politiche. Un'analisi schietta, di un ragazzo cresciuto nell'associativismo cittadino e che ha imparato nel tempo a cogliere i segnali che arrivano dal basso, senza cercare troppe giustificazioni.
«Credo sia fondamentale ripartire dal recupero del rapporto di fiducia fra classe dirigente e la base - ha continuato Brancato che proverà a rilanciare la proposta cittadina dei Democratici -, bisogna ritornare a far Politica fra la gente e per la gente, abbandonare gli studi televisivi e preferire le strade e i quartieri ai social network; bisogna avviare con umiltà e pazienza un processo di ricostruzione, riconquistare la fiducia dei cittadini».
Brancato ha poi voluto vedere la luce in fondo al tunnel, cercando di spronare i suoi a riprendere con maggior vigore un processo di rinnovamento in parte già iniziato: «In ogni sconfitta - ha sottolineato - va sempre cercato lo spunto per ripartire e tornare a vincere e quindi, anche se non è da prendere come una vittoria, considero il risultato conseguito a Giovinazzo (17% rispetto al dato regionale che si ferma al 14%) un dato confortante, dal quale dover ripartire sapendo di poter contare su una base consistente che crede in noi.
Da qualche mese abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento totale - ha quindi rimarcato - che punta alla creazione di un progetto politico che metta le esigenze e le necessità della nostra comunità al centro di qualsiasi programma amministrativo in modo tale che la politica torni ad essere un servizio a disposizione della gente e non uno strumento personalistico ed egoistico utile a privilegiare sempre gli stessi».
Un passaggio che ci sentiamo di condividere, che condisce e impreziosisce un'analisi schietta. Il PD, non solo quello giovinazzese, ha bisogno di tutto ciò di cui Brancato parla, di tornare ad essere forza popolare capace di intercettare il consenso dei ceti più deboli. Una forza riformista, che sgretoli potentati interni e ritorni (o re-impari) ad essere autenticamente social-democratica, nell'accezione più nobile ed europea del termine.