Mimmo Bavaro cucina il pranzo dell'Immacolata per Viva

Menù prettamente pugliese per il giorno festivo

giovedì 8 dicembre 2016 11.28
A cura di Gianluca Battista
Domenico Bavaro, per tutti Mimmo. Uno chef intelligente, che ha fatto dell'arte dell'intaglio di frutta ed ortaggi il suo fiore all'occhiello, allievo del maestro veneto Beppo Tonon.

Mimmo a Giovinazzo è sinonimo di cucina di alta qualità, capace di unire i sapori genuini della tradizione della nostra regione con presentazioni raffinate. Per lui mare o terra non importa, non fa differenza. Ha gusto, genio e quel pizzico d'intuito che lo porta a scelte ed abbinamenti sempre azzeccati, che sanno piacevolmente spiazzare i clienti della sua ormai decennale attività nel cuore del centro storico.

Gli abbiamo chiesto di cucinare virtualmente il pranzo del giorno dell'Immacolata ed ha di buon grado accettato proponendo un menù gustosissimo per tutti i lettori di GiovinazzoViva.

Come antipasto ci ha proposto «mazzancolle scottate su una crema di circerchie, con finocchietto selvatico per dare un profumo delicato al complesso». Equilibrio, pesce e legume, unioni solo apparentemente azzardate, ma che realizzano un connubio perfetto al palato.

Per primo piatto Mimmo Bavaro ci ha proposto «un tortello con ripieno di patate e burrata con crema di zucca, prodotto rintracciabile su tutti i banchi di frutta e verdura in questo periodo. Insieme un capocollo di Martina Franca e la croccantezza data da lamelle di mandorle tostate».

Quanto al secondo, Mimmo non ha dubbi: «proporrei del pesce, perché è tradizionalmente un piatto delle festività pugliesi. Direi una darna di ombrina scottata (la cottura dev'essere fatta in 10-15 minuti) condita con semplicità: olio, sale, pepe e servita su bietole a vapore, pomodoro verde ed olive. Leggero, tipicamente mediterraneo, ma buonissimo».

Non abbiamo potuto esimerci dal chiedere ad uno chef così bravo una ipotesi di dolce per questa ricorrenza. E lui ci ha detto deciso: «beh, un buon tortino di mandorle amare adagiato su crema inglese».

A questo punto il menù è completo e griffato da un professionista del settore che ha cucinato anche per alti prelati in Vaticano. A voi il piacere di provarci o di immaginare come sarebbe gustarlo.

Buon appetito!