Migranti ospitati a Molfetta? L'operazione coperta dall'8 x 1000
Le spiegazioni del presidente di Caritas Italiana don Francesco Soddu
venerdì 31 agosto 2018
Sta facendo discutere in tutta la Diocesi la proposta di Mons. Domenico Cornacchia di ospitare due nuclei familiari sbarcati in Italia dalla Nave Diciotti. Un tema che sta coinvolgendo tutta l'opinione pubblica, talvolta con toni grotteschi, al limite del razzista, altre volte con atteggiamenti troppo rilassati, che non vanno nella direzione di una autentica solidarietà bensì della presa di posizione buonista, talvolta per raccattare voti per la propria parte politica.
Il nostro network sta cercando di tenere informati voi lettori (nella speranza che non vi fermiate ai titoli ma leggiate gli interi articoli) ora dopo ora e di capire quale soluzione sarà trovata per questi esseri umani. La redazione molfettese ha oggi pubblicato il pensiero, molto interessante, di don Francesco Soddu, presidente della Caritas Italiana. Questo è ciò che riportano i colleghi di MolfettaViva.
Si saprà solo nelle prossime ore se il centro Caritas di Molfetta "don Tonino Bello" ospiterà alcuni migranti approdati in Italia sulla Nave Diciotti il cui caso continua a tenere banco nelle cronache e nei dibattiti nazionali.
Ieri l'annuncio della Diocesi di Molfetta: Monsignor Domenico Cornacchia ha fatto pervenire la disponibilità della Curia ad accoglierli, come stanno facendo altri Vescovi in Italia tra cui quelli di Bari e Andria.
Ma sarà la Chiesa a farsi carico dell'operazione? La risposta arriva da don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana.
«L'intera operazione sarà coperta dai fondi 8 x 1000 messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa (vedi le varie iniziative avviate) con cui la Chiesa Italiana ha fatto suo l'appello del Papa, accogliendo negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, come dimostra anche l'esperienza del progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia" e dei corridoi umanitari».
Dal 28 agosto i cento migranti si trovano nella struttura di Rocca di Papa.
«Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi, oltre una ventina in tutta Italia da Nord a Sud, sia piccole che medie e grandi città, che accoglieranno nei prossimi giorni ciascuna un piccolo numero di migranti», è una nota della stessa Caritas.
Il nostro network sta cercando di tenere informati voi lettori (nella speranza che non vi fermiate ai titoli ma leggiate gli interi articoli) ora dopo ora e di capire quale soluzione sarà trovata per questi esseri umani. La redazione molfettese ha oggi pubblicato il pensiero, molto interessante, di don Francesco Soddu, presidente della Caritas Italiana. Questo è ciò che riportano i colleghi di MolfettaViva.
Si saprà solo nelle prossime ore se il centro Caritas di Molfetta "don Tonino Bello" ospiterà alcuni migranti approdati in Italia sulla Nave Diciotti il cui caso continua a tenere banco nelle cronache e nei dibattiti nazionali.
Ieri l'annuncio della Diocesi di Molfetta: Monsignor Domenico Cornacchia ha fatto pervenire la disponibilità della Curia ad accoglierli, come stanno facendo altri Vescovi in Italia tra cui quelli di Bari e Andria.
Ma sarà la Chiesa a farsi carico dell'operazione? La risposta arriva da don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana.
«L'intera operazione sarà coperta dai fondi 8 x 1000 messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa (vedi le varie iniziative avviate) con cui la Chiesa Italiana ha fatto suo l'appello del Papa, accogliendo negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, come dimostra anche l'esperienza del progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia" e dei corridoi umanitari».
Dal 28 agosto i cento migranti si trovano nella struttura di Rocca di Papa.
«Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi, oltre una ventina in tutta Italia da Nord a Sud, sia piccole che medie e grandi città, che accoglieranno nei prossimi giorni ciascuna un piccolo numero di migranti», è una nota della stessa Caritas.