Michele Sollecito dalla A alla Z
Presentato ieri sera l'opuscolo su welfare e politiche educative
martedì 23 maggio 2017
07.00
Tutto in un opuscolo ed in una chiacchierata informale con amici di sempre e sostenitori. Nel suo stile, uno stile soft che punta tutto sul dialogo e sull'ascolto.
Michele Sollecito, Vicesindaco uscente ed Assessore alla Sanità, Solidarietà Sociale e Pubblica Istruzione, ha presentato ieri sera, presso il chiostro trecentesco dell'Hotel St.Martin, il suo opuscolo riepilogativo sull'attività di governo cittadino nel campo del welfare e delle politiche educative.
Un opuscolo che parte dalla lettera A di Ambito Territoriale e si conclude alla zeta di Zero Tolleranza al Gioco d'Azzardo. Quarantotto pagine in cui spiegare alla cittadinanza, con schiettezza, cosa è stato fatto e cosa non è riuscito, cosa è stato realizzato senza averlo inserito nel programma del 2012 e cosa non è stato possibile concludere.
Una presa di coscienza, un atto estremo di trasparenza verso la cittadinanza, la consapevolezza di essere entrati cinque anni fa con poche competenze e di averle acquisite grazie all'apporto di tanta gente ed al proprio impegno.
Con Sollecito c'erano ieri sera Francesco Minervini, fratello di Guglielmo, scrittore e docente di grande spessore umano, Francesco Fiorentino, docente di Letteratura Francese presso l'Università di Bari, e Giancarlo Visitilli, intellettuale, giornalista di "Repubblica" e grande esperto di cinema.
Per tutti gli interlocutori di Sollecito, Giovinazzo, vista dall'esterno, è divenuta più bella, più appetibile agli occhi di chi la visita. «Mi capita spesso di votare tappandomi il naso, non essendo contento di farlo - ha detto il prof.Fiorentino -. Per Michele voterei con gioia. I giovinazzesi dovrebbero votare lui e Depalma solo per orgoglio, per quell'orgoglio che sono riusciti a far riaffiorare».
Visitilli ha evidenziato come il rapporto con la città di Giovinazzo sia nata grazie al suo Festival del Cinema, che in questa cittadina ha trovato «porte aperte subito, contrariamente a quanto accade in altri posti dove ci sono intellettuali con la "puzzetta" sotto il naso».
Secondo la nota firma di "Repubblica", «nel barese si parla solo di due città: Giovinazzo, con Tom e Michele, ed un'altra (Bitonto, ndr), grazie a Michele e Rino».
Giovinazzo quindi esempio di buona politica, di politica inclusiva in cui anche l'urbanistica, come ha ricordato lo stesso Sollecito, dovrà piegarsi alle esigenze delle persone svantaggiate.
Quasi commosso Tommaso Depalma, visto il legame stretto con il suo vice e l'unione di intenti. «Sollecito -ha ribadito ancora una volta pubblicamente - è una eccellenza di questa città. Lui è stata la nostra opportunità».
In apertura, era stato il Vicepresidente regionale, Antonio Nunziante, ad evidenziare come nell'opuscolo ricorrano molto spesso il termine composto "bene comune" e la parola "legalità", a lui molto care, come il volontariato. Aspetti su cui Sollecito non sembra essersi tirato indietro in questi cinque anni, vista la folla di estimatori che ha gremito il chiostro del St.Martin.
Saluti e ringraziamenti di Michele Sollecito rivolti agli amici di sempre, ai funzionari, impiegati e dirigenti comunali, alla famiglia ed ai colleghi di LiberBook, la start-up giovinazzese da lui creata con altri 5 soci, i quali «hanno sopportato attacchi di ogni tipo a causa mia. A loro va il mio grazie per non essersi mai scomposti ed essere rimasti fedeli al nostro progetto nato nel 2013».
Chiosa per gli avversari politici: «voglio confrontarmi sui fatti, sulla politica - ha detto - e non intendo rispondere se non politicamente agli attacchi formulati nei miei confronti e che tanto male mi hanno fatto negli ultimi mesi».
Michele Sollecito, Vicesindaco uscente ed Assessore alla Sanità, Solidarietà Sociale e Pubblica Istruzione, ha presentato ieri sera, presso il chiostro trecentesco dell'Hotel St.Martin, il suo opuscolo riepilogativo sull'attività di governo cittadino nel campo del welfare e delle politiche educative.
Un opuscolo che parte dalla lettera A di Ambito Territoriale e si conclude alla zeta di Zero Tolleranza al Gioco d'Azzardo. Quarantotto pagine in cui spiegare alla cittadinanza, con schiettezza, cosa è stato fatto e cosa non è riuscito, cosa è stato realizzato senza averlo inserito nel programma del 2012 e cosa non è stato possibile concludere.
Una presa di coscienza, un atto estremo di trasparenza verso la cittadinanza, la consapevolezza di essere entrati cinque anni fa con poche competenze e di averle acquisite grazie all'apporto di tanta gente ed al proprio impegno.
Con Sollecito c'erano ieri sera Francesco Minervini, fratello di Guglielmo, scrittore e docente di grande spessore umano, Francesco Fiorentino, docente di Letteratura Francese presso l'Università di Bari, e Giancarlo Visitilli, intellettuale, giornalista di "Repubblica" e grande esperto di cinema.
Per tutti gli interlocutori di Sollecito, Giovinazzo, vista dall'esterno, è divenuta più bella, più appetibile agli occhi di chi la visita. «Mi capita spesso di votare tappandomi il naso, non essendo contento di farlo - ha detto il prof.Fiorentino -. Per Michele voterei con gioia. I giovinazzesi dovrebbero votare lui e Depalma solo per orgoglio, per quell'orgoglio che sono riusciti a far riaffiorare».
Visitilli ha evidenziato come il rapporto con la città di Giovinazzo sia nata grazie al suo Festival del Cinema, che in questa cittadina ha trovato «porte aperte subito, contrariamente a quanto accade in altri posti dove ci sono intellettuali con la "puzzetta" sotto il naso».
Secondo la nota firma di "Repubblica", «nel barese si parla solo di due città: Giovinazzo, con Tom e Michele, ed un'altra (Bitonto, ndr), grazie a Michele e Rino».
Giovinazzo quindi esempio di buona politica, di politica inclusiva in cui anche l'urbanistica, come ha ricordato lo stesso Sollecito, dovrà piegarsi alle esigenze delle persone svantaggiate.
Quasi commosso Tommaso Depalma, visto il legame stretto con il suo vice e l'unione di intenti. «Sollecito -ha ribadito ancora una volta pubblicamente - è una eccellenza di questa città. Lui è stata la nostra opportunità».
In apertura, era stato il Vicepresidente regionale, Antonio Nunziante, ad evidenziare come nell'opuscolo ricorrano molto spesso il termine composto "bene comune" e la parola "legalità", a lui molto care, come il volontariato. Aspetti su cui Sollecito non sembra essersi tirato indietro in questi cinque anni, vista la folla di estimatori che ha gremito il chiostro del St.Martin.
Saluti e ringraziamenti di Michele Sollecito rivolti agli amici di sempre, ai funzionari, impiegati e dirigenti comunali, alla famiglia ed ai colleghi di LiberBook, la start-up giovinazzese da lui creata con altri 5 soci, i quali «hanno sopportato attacchi di ogni tipo a causa mia. A loro va il mio grazie per non essersi mai scomposti ed essere rimasti fedeli al nostro progetto nato nel 2013».
Chiosa per gli avversari politici: «voglio confrontarmi sui fatti, sulla politica - ha detto - e non intendo rispondere se non politicamente agli attacchi formulati nei miei confronti e che tanto male mi hanno fatto negli ultimi mesi».