Messa al Casale, Mons. Cornacchia: «Con Maria verso ciò che è essenziale» (FOTO)
Folta partecipazione di devoti e autorità alla celebrazione di questa mattina nell’agro giovinazzese
sabato 20 agosto 2022
11.10
È un appuntamento irrinunciabile per i giovinazzesi più affezionati e segna di fatto l'inizio del clou dei festeggiamenti in onore di Maria SS. di Corsignano.
La Messa nel Casale di Corsignano ha richiamato questa mattina tanti devoti e un'importante rappresentanza delle autorità civili cittadine, che si sono ritrovati e radunati in preghiera in quella zona della campagna giovinazzese in cui affondano le radici del culto della co-patrona della città e della storia di Giovinazzo.
A presiedere la celebrazione, come vuole la tradizione, il Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, attorniato da alcuni rappresentanti del clero cittadino. Un ritorno, quello di Mons. Cornacchia, dopo la parentesi pandemica, che nei due anni di emergenza aveva imposto nel 2020 una sospensione dei riti legati alla Festa Patronale e nel 2021 una rimodulazione finalizzata al contenimento della diffusione del contagio.
Nella sua omelia, don Mimmo, appellativo con cui Cornacchia ama farsi chiamare, ha esortato a seguire l'esempio di Maria per costruire una famiglia solida, che rifugga la precarietà delle cose frivole e fugaci e fondi le proprie fondamenta su ciò che è essenziale, vero e autentico. Un invito, dunque, a basare la quotidianità su ciò che è davvero importante, l'amore, che dà solidità alla vita di ogni giorno e rimane immutato nonostante il passare del tempo.
Poi, il Vescovo ha rivolto un pensiero a Papa Luciani, che verrà beatificato tra due settimane e la cui dottrina aveva come filo conduttore principale proprio l'amore di Maria per Gesù, quel sentimento naturale ed al tempo stesso divino che i credenti sono chiamati a riconoscere e riprodurre nella propria vita di cristiani.
La messa al Casale è stata preceduta dalla celebrazione delle ore 6,00 nella chiesetta di S. Maria di Corsignano (Padre Eterno), officiata a devozione dei marittimi giovinazzesi.
Nelle nostre foto, per cui ringraziamo Giangaetano Tortora, il breve racconto di una mattinata di preghiera e adorazione che inaugura ufficialmente la tre giorni di Festa dedicata a Maria di Corsignano.
La Messa nel Casale di Corsignano ha richiamato questa mattina tanti devoti e un'importante rappresentanza delle autorità civili cittadine, che si sono ritrovati e radunati in preghiera in quella zona della campagna giovinazzese in cui affondano le radici del culto della co-patrona della città e della storia di Giovinazzo.
A presiedere la celebrazione, come vuole la tradizione, il Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, attorniato da alcuni rappresentanti del clero cittadino. Un ritorno, quello di Mons. Cornacchia, dopo la parentesi pandemica, che nei due anni di emergenza aveva imposto nel 2020 una sospensione dei riti legati alla Festa Patronale e nel 2021 una rimodulazione finalizzata al contenimento della diffusione del contagio.
Nella sua omelia, don Mimmo, appellativo con cui Cornacchia ama farsi chiamare, ha esortato a seguire l'esempio di Maria per costruire una famiglia solida, che rifugga la precarietà delle cose frivole e fugaci e fondi le proprie fondamenta su ciò che è essenziale, vero e autentico. Un invito, dunque, a basare la quotidianità su ciò che è davvero importante, l'amore, che dà solidità alla vita di ogni giorno e rimane immutato nonostante il passare del tempo.
Poi, il Vescovo ha rivolto un pensiero a Papa Luciani, che verrà beatificato tra due settimane e la cui dottrina aveva come filo conduttore principale proprio l'amore di Maria per Gesù, quel sentimento naturale ed al tempo stesso divino che i credenti sono chiamati a riconoscere e riprodurre nella propria vita di cristiani.
La messa al Casale è stata preceduta dalla celebrazione delle ore 6,00 nella chiesetta di S. Maria di Corsignano (Padre Eterno), officiata a devozione dei marittimi giovinazzesi.
Nelle nostre foto, per cui ringraziamo Giangaetano Tortora, il breve racconto di una mattinata di preghiera e adorazione che inaugura ufficialmente la tre giorni di Festa dedicata a Maria di Corsignano.