Mercoledì delle Ceneri, intensa celebrazione nella Concattedrale di Giovinazzo

Padre Francesco Depalo: «Coltivare la parte interiore di noi stessi per mettersi in ascolto della Parola di Dio»

giovedì 15 febbraio 2024 11.41
A cura di Marzia Morva
L'inizio della Quaresima rivive ogni anno nel Mercoledì delle Ceneri, ritualità con cui si segnano i fedeli sulla fronte e che simboleggia il passaggio al periodo penitenziale.
Nella serata di ieri, 14 febbraio, in tutte le parrocchie giovinazzesi è stata celebrata questa solennità, noi abbiamo seguito quella della Concattedrale di Santa Maria Assunta, officiata da padre Francesco Depalo, amministratore della stessa. La storica e splendida chiesa situata nel centro storico è stata gremita da fedeli

Per la Chiesa cattolica la giornata del Mercoledì delle Ceneri pone dunque in risalto la fragilità della condizione umana, spesso attratta dall'effimero. I credenti sono quindi invitati riflettere sulla loro personale esistenza e sulla necessità di convertirsi al Vangelo attraverso la penitenza del periodo quaresimale. Durante l'imposizione delle Ceneri, il sacerdote ha ricordato come queste derivino dai rami di ulivo bruciati nella domenica delle Palme dello scorso anno. Un pensiero, in chiusura della messa vespertina, è andato alle rappresentanze delle confraternite presenti alla celebrazione della liturgia della Parola.

L'omelia di Padre Francesco Depalo
Nell'omelia, il vincenziano Padre Francesco Depalo ha fatto riferimento al messaggio inoltrato da Papa Francesco in occasione della Quaresima. Questo è il pensiero che il parroco della Concattedrale ha rivolto ai fedeli. «È bene guardare, vedere, comprendere e capire, lottando contro l'indifferenza - ha affermato -. Il Papa è attento ai grandi temi della società, al tema della guerra: Papa Francesco teme la globalizzazione dell'indifferenza, perché superati i primi mesi e anni pare che ci stiamo abituando all'idea della guerra. Al primo posto si deve ascoltare, porre attenzione e avere consapevolezza di quanto accade intorno a noi, chiedendosi il perché di tanta sofferenza causata dai conflitti. Perché, in taluni frangenti, l'uomo è incline al male, ma Dio che è misericordioso ha pietà per la debolezza umana. Siamo chiamati a mettere al centro la nostra vita interiore non esteriore, in sintesi è questo il messaggio che si evince dal Vangelo di Matteo: coltivare la vita interiore trovando tempo per mettersi in ascolto della Parola di Dio e rivolgersi a chi ha bisogno, ascoltando per esempio gli anziani ai quali siamo legati da affetti familiari. Questo è il pensiero che da oggi deve pervadere la nostra coscienza e con il quale vi auguro un buon cammino di Quaresima».

Sul finire della celebrazione eucaristica padre Francesco Depalo ha rivolto un intenso momento di preghiera al glorioso concittadino, il domenicano Beato Nicola Paglia, del quale nei prossimi giorni si celebrerà la festa nella nostra città.