Mercato settimanale: nessun distanziamento e troppi ambulanti senza mascherina
Occorre una riflessione collettiva sulla situazione del venerdì mattina
sabato 17 ottobre 2020
Per troppo tempo, soprattutto in estate, abbiamo abbaiato alla luna. Abbiamo più volte sollecitato maggiori misure di sicurezza all'interno dell'area mercatale il venerdì mattina. Richieste in buona parte inascoltate.
Ieri mattina, venerdì 16 ottobre, la situazione era quella che vi documentiamo: in alcuni corridoi grande affollamento, soprattutto tra le 9.30 e le 11.30. Scarso il distanziamento fisico, in molti, soprattutto anziani (già, proprio loro, i più esposti al Covid) che indossavano mascherine in maniera non corretta. Dura a morire l'abitudine dei capannelli, che in condizioni normali sarebbe il bello del ritrovarsi al mercato, ma in questo momento storico può rappresentare una pratica deleteria. E ci duole il cuore anche solo scriverlo in uno Stato di diritto.
E poi un'amara constatazione: molti ambulanti non indossavano affatto dispositivi di protezione. Comprendiamo la fatica, le tante ore anche sotto il sole, la difficoltà di interloquire con i clienti attraverso una mascherina, ma le regole ci sono e vanno rispettate. Troppo a lungo non è stato così, per troppi mesi vi è stata rilassatezza nei controlli, inutile girarci intorno. E gli agenti di Polizia Locale sono in numero limitato e per loro diventa spesso impossibile far rispettare le regole: girano, chiedono di indossare la mascherina correttamente e spesso ricevono improperi. Tuttavia il loro numero resta esiguo per un servizio di primaria importanza in questo periodo storico.
La richiesta che abbiamo raccolto da parte di molti avventori è quella di ripristinare la misurazione della temperatura agli ingressi ed un polso fermo nei confronti di chi non rispetta le regole, ambulanti o clienti, con una rinnovata attenzione ai corridoi in entrata ed in uscita che aiutavano il corretto distanziamento.
Una richiesta che sentiamo di appoggiare in toto, sperando che il Comune di Giovinazzo corra ai ripari sin dall'appuntamento di venerdì 23 ottobre. Il tempo delle mezze misure è purtroppo nuovamente terminato.
Ieri mattina, venerdì 16 ottobre, la situazione era quella che vi documentiamo: in alcuni corridoi grande affollamento, soprattutto tra le 9.30 e le 11.30. Scarso il distanziamento fisico, in molti, soprattutto anziani (già, proprio loro, i più esposti al Covid) che indossavano mascherine in maniera non corretta. Dura a morire l'abitudine dei capannelli, che in condizioni normali sarebbe il bello del ritrovarsi al mercato, ma in questo momento storico può rappresentare una pratica deleteria. E ci duole il cuore anche solo scriverlo in uno Stato di diritto.
E poi un'amara constatazione: molti ambulanti non indossavano affatto dispositivi di protezione. Comprendiamo la fatica, le tante ore anche sotto il sole, la difficoltà di interloquire con i clienti attraverso una mascherina, ma le regole ci sono e vanno rispettate. Troppo a lungo non è stato così, per troppi mesi vi è stata rilassatezza nei controlli, inutile girarci intorno. E gli agenti di Polizia Locale sono in numero limitato e per loro diventa spesso impossibile far rispettare le regole: girano, chiedono di indossare la mascherina correttamente e spesso ricevono improperi. Tuttavia il loro numero resta esiguo per un servizio di primaria importanza in questo periodo storico.
La richiesta che abbiamo raccolto da parte di molti avventori è quella di ripristinare la misurazione della temperatura agli ingressi ed un polso fermo nei confronti di chi non rispetta le regole, ambulanti o clienti, con una rinnovata attenzione ai corridoi in entrata ed in uscita che aiutavano il corretto distanziamento.
Una richiesta che sentiamo di appoggiare in toto, sperando che il Comune di Giovinazzo corra ai ripari sin dall'appuntamento di venerdì 23 ottobre. Il tempo delle mezze misure è purtroppo nuovamente terminato.