Mario Furore (M5S) ospite di PrimaVera Alternativa

Stasera incontro col candidato all'Europarlamento alle ore 19.00

venerdì 17 maggio 2019
A cura di Gianluca Battista
Continua la serie di incontri che PrimaVera Alternativa, principale forza di opposizione cittadina, ha organizzato con i candidati all'Europarlamento in vista del voto del prossimo 26 maggio.

Dopo Eleonora Forenza e Paola Natalicchio di La Sinistra, questa sera, alle ore 19.00, nella sede di piazza Vittorio Emanuele II tocca a Mario Furore, esponente del MoVimento 5 Stelle. La schiettezza è una delle caratteristiche del candidato, sempre pronto a far mea culpa sugli errori dei grillini ed altrettanto pronto a rilevare le incongruenze della Lega, alleato di governo con cui le differenze di vedute a volte appaiono incolmabili.

E proprio questa sua posizione lo avvicina molto al sentire di un'area di centro-sinistra a cui l'elettorato di PrimaVera Alternativa si rifà, motivo per cui è stato invitato in questo ciclo di incontri-dibattito. Chiara la sua posizione anche sulle prossime scommesse all'interno dell'Unione Europea che attendono la pattuglia di rappresentanti italiani. Per lui una priorità assoluta è la discussione «sul prossimo settennale dei fondi Pac per agricoltura e pesca. Il nostro programma - ha dichiarato a FoggiaToday - prevede il coinvolgimento continuo e costante degli operatori. Luigi Di Maio verrà qui ad ascoltarli. Anche perché sono tante le richieste e le lamentele che ci pervengono. C'è scontento diffuso per la gestione fatta dalla Regione Puglia».

Per Furore le operazioni si cambiamento delle istituzioni di Bruxelles partiranno dalla costituzione di un nuovo gruppo europeo, che si proponga come una sorta di ago della bilancia tra forze fortemente euroscettiche e i gruppi che da sempre sono europeisti convinti.

Da questo punto di vista bisognerà capire l'impatto che avranno le sue proposte sul pubblico di PVA. Non resta che ascoltarlo alle 19.00 e farsi un'idea su cosa propone una parte consistente del MoVimento 5 Stelle, convinta che l'esperienza governativa con la Lega sia decisamente a tempo e che le istituzioni continentali vadano modificate alla svelta, partendo tuttavia dal loro interno.