Maria Restivo scrive all'Assessore Sollecito

Riceviamo e pubblichiamo

giovedì 17 settembre 2015 14.23
Il garbo ed i contenuti sono le caratteristiche che debbono avere le lettere per essere pubblicate per intero dalla nostra redazione. Devono aggiungere e non togliere al dibattito cittadino. Una di quelle lettere è questa che vi proponiamo oggi, scritta da Maria Restivo, ex Assessora alla Cultura ed alle Politiche della Scuola della prima Giunta (2003-2007) guidata da Antonello Natalicchio, ed insegnante di lungo corso.

Scrive all'Assessore Michele Sollecito, suo omologo con l'attuale Amministrazione. Lo fa con stile e ponendo quesiti pertinenti dopo gli auguri canonici di inizio anno scolastico, pubblicati dal vice Sindaco a mezzo stampa. Ecco il testo integrale, a cui, se vorrà, Michele Sollecito potrà replicare. Anzi, l'augurio, per il bene del dibattito e dell'informazione libera, è che questo avvenga, se non altro per rispondere ad una fetta di popolazione giovinazzese che si rispecchia in quanto scritto dalla signora Restivo.

«Egregio signor Assessore, La ringrazio personalmente degli auguri per il nuovo anno scolastico che ha visto la rimodulazione delle nostre scuole, in due Istituti Comprensivi. Con la collaborazione di tutti e con il loro lavoro, l'impegno e la professionalità dei due Dirigenti, ha consentito un avvio senza scossoni delle attività didattiche dei due Istituti.

La ringrazio per la Sua intenzione circa l'avvio dei vari progetti che l'Ente vorrà proporre e proseguire e vorrei ricordarLe che comunque la scuola non vive solo di progetti ma, vive anche una quotidianità fatta di contenuti forti, validi atti a promuovere lo sviluppo integrale dei bambini , degli alunni e degli studenti.

Vorrei rappresentarLe inoltre, che nel nostro territorio ci sono scuole che oltre a trasmettere contenuti ed apprendimenti offrono anche dei servizi. Parlo delle scuole dell'Infanzia: tali scuole, che scuole sono, offrono ai loro alunni il servizio mensa ovvero un servizio a domanda individuale con la compartecipazione della spesa maggiore sostenuta dai genitori.

Io credo che Lei sia consapevole della valenza educativa di tale attività in quanto la mensa rappresenta, nella quotidianità della sua erogazione un momento altamente educativo che coinvolge in toto il bambino sia dal punto di vista delle regole dello stare a tavola, sia dal punto di vista di una buona e sana educazione alimentare. E soprattutto rappresenta un momento di alta condivisione tra pari e adulti. Mi consenta, senza polemica da parte della scrivente di aver appreso non con disappunto, ma con dispiacere, che tale servizio nella delibera del 30 luglio 2015 n. 117 aveva subito un aumento del 20%.

Posso capire che il costo della vita è aumentato, posso capire che le stoviglie possano aver avuto un incremento del loro costo, posso capire che sia aumentato il costo delle materie prime, ma vivaddio si potevano fare scelte diverse. Non sto ad elencare quali. Lei certamente avrebbe potuto ricercarle. Altro fattore non meno importante è rappresentato dalla compilazione del nuovo reddito ISEE, che con i suoi nuovi parametri farà scivolare quasi tutte le fasce di reddito in quella più alta della fascia di appartenenza.

Detto ciò, ritengo che la scelta dell'Amministrazione da Lei rappresentata abbia, forse, senza averne cognizione di causa, negato a molti bambini un diritto e alle famiglie di non poter usufruire di un servizio che per molti rappresenta un momento fondamentale di crescita dei propri figli. Per mia esperienza pregressa, inoltre, tale aumento sarà motivo di becero e basso utilizzo da parte di qualcuno che per meri fini politici strumentalizzerà tale decisione amministrativa.

Questi ultimi faranno bene a non strumentalizzare tale situazione in quanto la scuola tutta non merita di essere utilizzata per fini personali. La ringrazio per la sua attenzione e Le auguro buon lavoro».