Maria Pia Piscitelli incanta il pubblico del Petruzzelli
Successo per la soprano giovinazzese nel tempio barese della lirica
martedì 14 marzo 2017
06.00
Maria Pia Piscitelli, soprano lirico, autentico talento giovinazzese, ha incantato ed emozionato il pubblico del Teatro Petruzzelli di Bari. La cantante si è esibita nelle scorse settimane nell'opera "Manon Lescaut" di Giacomo Puccini, sul palcoscenico di quello che, a buon diritto, è definito il tempio barese della lirica, ed ha riscosso un convincente successo di critica e pubblico.
Il suo è un talento vocale che va affermandosi in tutto il mondo e che in questo frangente è stato apprezzato anche dall'esigente pubblico del capoluogo. Domenica sera, 12 marzo, sono terminate le repliche del melodramma pucciniano, in cui ha interpretato il ruolo della protagonista, Manon, ruolo impegnativo dal punto di vista vocale.
Abbiamo chiacchierato piacevolmente con lei prima della replica finale dell'opera e le abbiamo chiesto di raccontare ai lettori di GiovinazzoViva le sue emozioni per aver cantato nella sua terra d'origine. «Sono soddisfatta - ci ha detto schietta Maria Pia Piscitelli -. Ho mosso i primi passi tanti anni fa al Teatro Petruzzelli e tornarci è stato emozionante. Dopo aver fatto carriera in tutto il mondo, assume un valore speciale per me aver cantato a Bari.
C'è stato grande interesse intorno alla mia esibizione - ha proseguito la soprano -, perché sono venute ad ascoltarmi molte persone ed addetti ai lavori che avevano sentito parlare di me. Spero di non aver disatteso le aspettative - ha poi detto con l'umiltà che la contraddistingue -.
Ho debuttato in quest'opera ed anche io ero emozionata durante le prove. Ho subito amato questo ruolo, che è stato impegnativo dal punto di vista vocale ed interpretativo. È stato il ruolo giusto per questo momento e per la mia maturità artistica - ha poi precisato la Piscitelli -. In passato ho cantato più Verdi, Mozart e Donizetti e meno Puccini. In questo ruolo ho assecondato lo "stile pucciniano" dal punto di vista vocale. La mia voce - ha spiegato -, nel corso dei tre atti dell'opera, si modulava, ora dolce ora drammatica.
Il personaggio che interpreto, Manon, è una donna schiava della sua bellezza, che sacrifica l'amore vero perché attratta dal lusso e dalle futilità. Va tuttavia sottolineato che l'opera si presenta ricca di elementi di modernità, anche se è stata scritta duecento anni fa. Infatti - è stata la sua chiosa -, i personaggi si possono ritrovare nel nostro tempo, un po' come accade, tanto per citare un esempio, con i personaggi e le opere scritte da Shakespeare».
Tanti i giovinazzesi tra il pubblico del Petruzzelli nelle serate in cui Maria Pia Piscitelli si è esibita, curiosi di ascoltarla ed applaudirla per una interpretazione definita, a più riprese, emozionante.
Tra il pubblico c'era anche un melomane santospiritese, ormai giovinazzese d'adozione, Nicola Lamanna, cardiologo di valore e grande appassionato del canto lirico, nonché fan della soprano. Abbiamo chiesto a lui, raffinato intenditore del genere, di esprimere un pensiero sull'interpretazione vocale di Maria Pia Piscitelli.
«È un'artista lirica davvero completa - ha affermato -. A Bari, nel ruolo di Manon, ci siamo lasciati stregare dalla sua capacità di tessere con il pubblico quel legame emotivo che ci ha tenuti con il fiato sospeso in ogni momento della recita. Il coraggioso estro interpretativo, l'espressiva gestualità intrecciati con temprate doti vocali si sono espressi anche nei momenti più aspri della tessitura musicale ed hanno consentito a Maria Pia Piscitelli di disegnare, in modo assolutamente originale, la peculiarità psicologica e la personalità difficile ed estremamente ambigua di Manon.
La cantante - è stata la summa di quanto provato da Nicola Lamanna - si è donata al pubblico con vibrante lirismo, con la voce delicata e leggera, ma anche con una emissione imponente e sicura».
Maria Pia Piscitelli ha dunque colpito al cuore il suo appassionato pubblico, dando ancora una volta elevata prova delle sue splendide doti vocali ed interpretative che l'hanno resa celebre in tutto il mondo nel campo della lirica. Un ennesimo motivo d'orgoglio per la gente della sua Giovinazzo.
Il suo è un talento vocale che va affermandosi in tutto il mondo e che in questo frangente è stato apprezzato anche dall'esigente pubblico del capoluogo. Domenica sera, 12 marzo, sono terminate le repliche del melodramma pucciniano, in cui ha interpretato il ruolo della protagonista, Manon, ruolo impegnativo dal punto di vista vocale.
Abbiamo chiacchierato piacevolmente con lei prima della replica finale dell'opera e le abbiamo chiesto di raccontare ai lettori di GiovinazzoViva le sue emozioni per aver cantato nella sua terra d'origine. «Sono soddisfatta - ci ha detto schietta Maria Pia Piscitelli -. Ho mosso i primi passi tanti anni fa al Teatro Petruzzelli e tornarci è stato emozionante. Dopo aver fatto carriera in tutto il mondo, assume un valore speciale per me aver cantato a Bari.
C'è stato grande interesse intorno alla mia esibizione - ha proseguito la soprano -, perché sono venute ad ascoltarmi molte persone ed addetti ai lavori che avevano sentito parlare di me. Spero di non aver disatteso le aspettative - ha poi detto con l'umiltà che la contraddistingue -.
Ho debuttato in quest'opera ed anche io ero emozionata durante le prove. Ho subito amato questo ruolo, che è stato impegnativo dal punto di vista vocale ed interpretativo. È stato il ruolo giusto per questo momento e per la mia maturità artistica - ha poi precisato la Piscitelli -. In passato ho cantato più Verdi, Mozart e Donizetti e meno Puccini. In questo ruolo ho assecondato lo "stile pucciniano" dal punto di vista vocale. La mia voce - ha spiegato -, nel corso dei tre atti dell'opera, si modulava, ora dolce ora drammatica.
Il personaggio che interpreto, Manon, è una donna schiava della sua bellezza, che sacrifica l'amore vero perché attratta dal lusso e dalle futilità. Va tuttavia sottolineato che l'opera si presenta ricca di elementi di modernità, anche se è stata scritta duecento anni fa. Infatti - è stata la sua chiosa -, i personaggi si possono ritrovare nel nostro tempo, un po' come accade, tanto per citare un esempio, con i personaggi e le opere scritte da Shakespeare».
Tanti i giovinazzesi tra il pubblico del Petruzzelli nelle serate in cui Maria Pia Piscitelli si è esibita, curiosi di ascoltarla ed applaudirla per una interpretazione definita, a più riprese, emozionante.
Tra il pubblico c'era anche un melomane santospiritese, ormai giovinazzese d'adozione, Nicola Lamanna, cardiologo di valore e grande appassionato del canto lirico, nonché fan della soprano. Abbiamo chiesto a lui, raffinato intenditore del genere, di esprimere un pensiero sull'interpretazione vocale di Maria Pia Piscitelli.
«È un'artista lirica davvero completa - ha affermato -. A Bari, nel ruolo di Manon, ci siamo lasciati stregare dalla sua capacità di tessere con il pubblico quel legame emotivo che ci ha tenuti con il fiato sospeso in ogni momento della recita. Il coraggioso estro interpretativo, l'espressiva gestualità intrecciati con temprate doti vocali si sono espressi anche nei momenti più aspri della tessitura musicale ed hanno consentito a Maria Pia Piscitelli di disegnare, in modo assolutamente originale, la peculiarità psicologica e la personalità difficile ed estremamente ambigua di Manon.
La cantante - è stata la summa di quanto provato da Nicola Lamanna - si è donata al pubblico con vibrante lirismo, con la voce delicata e leggera, ma anche con una emissione imponente e sicura».
Maria Pia Piscitelli ha dunque colpito al cuore il suo appassionato pubblico, dando ancora una volta elevata prova delle sue splendide doti vocali ed interpretative che l'hanno resa celebre in tutto il mondo nel campo della lirica. Un ennesimo motivo d'orgoglio per la gente della sua Giovinazzo.