Marco Lacarra a Giovinazzo

Domani si parlerà di Reddito di Dignità

martedì 12 gennaio 2016 22.48
A cura di Gianluca Battista
Reddito di Dignità (l'acronimo è ReD), forse l'argomento più discusso, insieme al riordino ospedaliero, in Regione Puglia.

Per far conoscere il nuovo disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale guidata da Michele Emiliano, domani pomeriggio, alle ore 19.30, presso la sede del Partito Democratico in piazza Vittorio Emanuele II n. 17, Marco Lacarra incontrerà i cittadini giovinazzesi.

Lacarra è componente delle Commissioni consiliari per gli Affari generali, la Sanità e lo Sviluppo economico ed interverrà nell'ambito di un incontro dal titolo "La famiglia, Reddito di Dignità" promosso dalla locale sezione. Il Reddito di Dignità è stato definito dal Governatore Emiliano come «una misura di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale ed è una misura che prevede un massimo 600 euro al mese per 20.000 famiglie». Sarebbero così destinatari del progetto all'incirca 60.000 pugliesi, con un auspicio, più volte ribadito dalla maggioranza in Consiglio Regionale, di poter poi implementare il numero di chi potrà usufruirne entro 5 anni.

Ancora Michele Emiliano, sin da prima che il disegno di legge passasse l'esame dell'Assise regionale, aveva delineato i contorni di quello che sarà il "Reddito di Dignità" in Puglia: «Si tratterà - aveva detto - di un patto in cui il cittadino interessato mette a disposizione il proprio tempo per svolgere un'attività concreta, che sia di formazione, di riqualificazione professionale o la disponibilità a svolgere mansioni di utilità sociale». La durata del provvedimento non supererà i 12 mesi annui e la richiesta sarà vagliata tenendo conto di diversi fattori, quali la situazione patrimoniale ed il numero dei componenti del nucleo familiare.

Scetticismo continua, tuttavia, ad essere avanzato non solo dalle opposizioni di centro-destra e dal Movimento 5 Stelle (che si batte da tempo per il Reddito di Cittadinanza ed aveva visto la mossa di Emiliano come propaganda), ma anche dalla stessa Unione Europea, sempre molto attenta ai conti italiani.

Domani pomeriggio esserci potrebbe chiarire le idee a tanti.